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25/07/13

RASSEGNE – “Benevento Teatro Romano Festival”: “Rigoletto”, “Traviata” e recital verdiano dal 4 alll’11 agosto

Il Direttore artistico Renato Giordano: “Abbiamo già  in città talenti e risorse per organizzare rassegne di livello”


di Maria Ricca

Torna la grande lirica in città. E non solo. E torna per due motivi essenziali, come ha sottolineato Antonio Verga, presidente CEDAM , in sede di conferenza stampa di presentazione, al President, questa mattina, del “Benevento Teatro Romano Festival”, fra gli organizzatori della manifestazione con gli Enti istituzionali: “Riprendiamo una tradizione cara al pubblico della città, quella della stagione lirica di tradizione,  interrottasi nel 2005, con l’ultima rappresentazione de “L’Aida” e poi desideriamo assolutamente che essa non si limiti solo al periodo estivo, ma che anche in inverno si possano recuperare spazi per eventi consimili, perché Benevento non resti al di sotto di altre realtà.” Rossella Pelosi, funzionario  dell’EPT, in rappresentanza del Presidente Barretta, ha ricordato come sia desiderio dell’Ente riprendere “la stagione della lirica, ma anche quella della prosa, impegno reso difficoltoso dalla crisi generalizzata degli enti pubblici. Ben venga dunque accanto all’impegno istituzionale, anche quello dei privati, che come il CEDAM, costituiscono valido appoggio per queste iniziative.” La preside Maria Felicia Crisci, in rappresentanza dell’Ente Provincia, ha ricordato come avesse apprezzato il progetto di questa mini-rassegna, quando era assessore provinciale e quando le fu presentato, e lo avesse ritenuto degno di considerazione. “Perché organizzato  - ha detto - in occasione del Bicentenario Verdiano e in quanto fonte di recupero dell’interesse per la lirica e per la musica e per i beni culturali beneventani. Se i nostri monumenti – ha continuato la Crisci – non diventano “attrattori” in tal senso, restano cosa morta, che non parla. E poi Benevento è città cresciuta nel gusto culturale e nei suoi talenti, espressione di risorse che trovano spesso spazio fuori. Invece bisognerebbe promuoverli meglio e utilizzare strategie per far parlare della città. Mi auguro che il  solco qui tracciato possa consolidarsi ed ampliarsi, mettendo in relazione queste potenzialità, nel segno dell’impegno per la valorizzazione del territorio.”

Infine, dopo il saluto del maestro Massimo Testa, che dirigerà il “Rigoletto”, al Teatro Romano, il 4 agosto, mentre il 7 agosto toccherà a “La Traviata”, diretta dal M° Leonardo Quadrini, con coro lirico di Brasov e Craiova e l’Orchestra Sinfonica Tchaikovsky della Repubblica di Udmurtia, c’è stato l’intervento del direttore artistico della rassegna Renato Giordano, che ha ringraziato l’autore del logo del Festival, l’architetto Morante: “Il mio sogno sarebbe quello di poter ampliare le locations del BN Teatro Romano Festival ai vicoli  e alle strade di questa città. Sono contento che accanto all’intervento dei privati ci sia stato anche quello degli Enti, come la Regione, la Provincia, il Comune, l’Ept, la Camera di Commercio, perché è giusto che questi ultimi partecipino attivamente alla promozione culturale che è crescita per la Città, anche per l’indotto economico che deriva dalla realizzazione di iniziative nel cuore del centro storico.” Basti pensare all’ultima delle tre serate, ad ingresso gratuito, aperta al pubblico, all’Arco del Sacramento, “Viva Verdi”, l’11 agosto, con l’esecuzione di arie dal “Nabucco”, “La Traviata”, l’ “Aida”, il “Trovatore”. Al pianoforte Cristina Stein, al violino la talentuosa Erika Verga, beneventana d’origine ed affermatasi in campo nazionale, dopo la frequenza dell’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, e di vari Masterclass, e con la sua presenza, fra l’altro,  nell’orchestra giovanile”Luigi Cherubini” del M° Riccardo Muti e nella rassegna musicale “I remember”, diretta da Sir Antonio Pappano, oltre che in Rai, diretta dal M° Renato Serio. “Occorrono fantasia e voglia di fare – ha ricordato Renato Giordano – la collaborazione degli Enti, come detto, e quella delle Compagnie, autolimitatesi nei cachet.” Ma la critica più dura è nel finale: “Non serve contattare grandi nomi provenienti dall’esterno della Città, per realizzare rassegne valide e per far bene: le professionalità nate sul territorio ed affermatesi ben oltre le mura cittadine, sanno già operare per il meglio. E il pubblico sa distinguere tra semplici “marchette estive” e produzioni di qualità. A Benevento non abbiamo l’anello al naso.”