PARLIAMO DI...


14/09/13

Bn Città Spettacolo ed. 2013- "Resistere non serve a niente", Peppe Servillo e Valter Siti, per la platea dell'Hortus, nel segno dello "Strega"



L'ironia amara del vincitore dell'ambito riconoscimento al Festival



di Maria Ricca

“Resistere non serve a niente”.  Resistere al progresso, al tempo che corre, alla tecnologia che cambia la nostra vita, a certe dinamiche, che modificano il nostro mondo, non rendendolo per forza migliore, ma impossibili  da fermare. Così Valter Siti, protagonista delle “Letture stregate” di venerdì 15 settembre, all’Hortus Conclusus, appuntamento ormai tradizionale del festival “Benevento Città Spettacolo”, con l’Autore, vincitore del Premio Strega, per illustrare il significato del titolo del suo romanzo,  lucida analisi della realtà, “visionario ed inquietante, sulla nostra nudità di fronte al potere del denaro” (definizione del

“Corriere della Sera” ).  Su questo si è incentrato il dibattito condotto da Gabriella D’Angelo, curatrice dell’incontro, con Stefano Petrocchi della “Fondazione Bellonci”, ispiratrice del riconoscimento, intitolato alla Strega “Alberti”, rappresentata da Giuseppe D’Avino.
Dopo i saluti di Giulio Baffi, direttore artistico della rassegna “Benevento Città Spettacolo”, e l’inaugurazione della bella e suggestiva mostra di fotografie, realizzate dall’artista Valentina Saccomanno, sulla serata conclusiva al Ninfeo di Villa Giulia, Siti ha raccontato l’esperienza e l’emozione degli ultimi mesi, prima e dopo la vittoria e l’effetto “Strega”, ovvero la conferma di una certa popolarità e,naturalmente, la crescita dei dati di vendita del suo, come di tutti i libri che hanno conquistato l’ambito riconoscimento.

Le opere di Valentina Saccomanno
Poi, subito nel vivo, con la garbata interpretazione di Peppe Servillo, leader degli “Avion Travel”, qui nelle vesti di attore, dopo le ottime prove fornite in tal senso, non ultima quella in “Passione”, di John Turturro. E’ stato  lui a condurre per mano gli spettatori, numerosi nella frizzantina serata di settembre all’Hortus, alla scoperta delle dinamiche che si instaurano fra gli esseri viventi, non solo umani, alla vista del denaro, mediatore universale, procacciatore di finta onnipotenza per chi lo possiede, descritte da Siti nel volume, con prosa efficace e sferzante ironia. L’opera, che si presta a vari piani di lettura, aprendosi, con la tecnica dell’ auto fiction, ad una parte psicologica e ad una esistenziale, si anima nella vicenda di Tommaso, infelice e surreale protagonista, “giocoliere della finanza”, non odioso, però, nonostante tutto, e  cittadino di quella “zona grigia” , capace di nefandezze, in un mondo in cui non ci si scandalizza più di niente.”Resistere”, appunto, “non serve a niente”: cambiare certi percorsi non appare possibile, l’importante è essere consapevoli della verità delle cose.