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31/03/15

DANZA - "Quelli che la Danza 2015": quinta edizione della rassegna,della danza contemporanea



Teatro Nuovo e Sala Assoli di Napoli, dall'8 aprile

Saranno le performance della MM Contemporary Dance Company a dare il via alla rassegna Quelli che la Danza 2015 - Linguaggi della danza contemporanea, programmata da mercoledì 8 a domenica 12 aprile 2015 nelle storiche sale partenopee del Teatro Nuovo e della Sala Assoli.
Saranno undici spettacoli, due al giorno eccetto la giornata inaugurale, proposti nei cinque giorni della manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, che identificano, nel linguaggio coreografico, il fluido che attraversa, in modo quasi invisibile, i canoni espressivi della società contemporanea.
La sensibilità sempre più multidisciplinare, l’internazionalità delle esperienze culturali, dalla ricerca artistica alla comunicazione, trovano corpo e vita nella danza, e la rassegna Quelli che la Danzaa ssimila le attività di danza promosse e distribuite nella Regione Campania.
Un successo che si conferma ogni anno e che accende i riflettori sulla danza contemporanea in una sorta di maratona, concentrando, in un’unica rassegna, importanti esponenti della scena coreutica.
Per l’anno 2015, con l’obiettivo di rendere più forte il rapporto fra le discipline della danza e della musica con il territorio, e in linea con il Mibact che ha promosso la costituzione dei Circuiti Regionali Multidisciplinari.
Il Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo, ha aderito a questo percorso, per incrementare, attraverso la rete territoriale dei Comuni Associati, la programmazione di spettacoli coreutici e musicali, recuperando quelle attività meritorie oggetto del lavoro del CDTM, che, da quest’anno, assumerà il ruolo di consulenza.
Quelli che la Danza conferma la formula della piattaforma incontro/confronto, occasione unica per giovani coreografi e giovani compagnie, e propone un costo contenuto per biglietti e abbonamenti, favorendo la più ampia partecipazione di pubblico, specialmente giovane.
L’appuntamento inaugurale della rassegna, programmato per mercoledì 8 aprile, è con la MM Contemporary Dance Company che presenterà Carmen/Bolero, doppia performance con le coreografie di Emanuele Soavi e Michele Merola.
Nel realizzare una nuova versione coreografica del Bolero, Michele Merola si è confrontato con questa musica ossessiva e ripetitiva, cercando di comprenderne l’identità, la ragione e la funzione, per arrivare così alla sua interpretazione: alla fine di questo percorso. Carmen Sweet è volutamente permeata d’ironia e sarcasmo, ha inizio nell’arena in cui Carmen,  Micaela, Frasquita, Mercédès, Don José, Zuniga, Escamillo danno libero sfogo alle loro emozioni.
Giovedì 9 aprile la Sala Assoli ospiterà la Compagnia Excursus in Colori Proibiti, coreografie di Ricky Bonavita. Nello spazio stilizzato di una stanza chiusa, il coreografo esplora la relazione fra i protagonisti di diversa età ed esperienza di vita, attraverso il pathos della danza e la complicità e la dinamica dei corpi. Una scenografia essenziale, che evidenzia i limiti di questo gioco e, allo stesso tempo, la sofferenza che implica.
A seguire, al Teatro Nuovo, la Compagnia Artemis Danza proporrà La Traviata,  coreografia, regia, scene, luci e costumi di Monica Casadei. E’ il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana, dedicato a Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano.
Ancora due appuntamenti programmati venerdì 10 aprile, che inizieranno nella Sala Assoli con la Compagnia Atacama in Sleep Elevation, regia, coreografia, scenografia e costumi di Mariella Celia.Sleep Elevation è il sogno in cui volare lontano dalla realtà e, appropriandosi di atteggiamenti e personalità altrui, essere ciò che vorremmo essere, ciò che la società e i mass media ci suggeriscono come modelli “vincenti”.
Al Teatro Nuovo la Spellbound Dance Company porterà in scena Lost for words - L’invasione delle parole vuote, regia e coreografia di Mauro Astolfi. Sconfitti da un'invasione di parole vuote, il corpo inizialmente cerca di opporsi, ma alla fine si accomoda, poichè vede che molti altri fanno finta di capire e di essere d'accordo.
La giornata di sabato 11 aprile inizierà alla Sala Assoli con la Serata Anticorpi EXPLO che proporrà la compagnia Cuenca/Lauro in (Zero) Work in progress – estratto, di e con Elisabetta Lauro, César Augusto Cuenca Torres, e Tame Game, con la coreografia di Moreno Solinas in collaborazione con Igor Urzelai e Csaba Molnar.
Nella prima performance il vortice dello zero ha annullato ogni certezza, ha demolito le nostre strutture come l'uragano con la casa, e ci ha lasciati così, sradicati ed esposti, alieni a noi stessi e al mondo che abitiamo. La seconda, Tame Game, esplora la nostra congenita tendenza a intrometterci negli affari degli altri. Tre danzatori dipingono un mondo sfrontato ed esuberante in cui testano i loro freni inibitori e riflettono sugli schemi performativi tradizionali. Il pubblico diventa complice dello spiritoso gioco di ruoli. Seguirà, al Teatro Nuovo, l’Opus Ballet in Otello, coreografie e regia di Arianna Benedetti.
Passato, presente, sentimenti eterni. Una classicità viva e tuttora vibrante nei versi di Shakespeare che ci catapulta, anzi ci getta con violenza nell’attualità più drammatica dei nostri giorni: Otello e Desdemona, forse non il primo femminicidio della storia, senza dubbio, però, quello più famoso, più forte, più attuale.
L’ultima giornata della manifestazione, domenica 12 aprile, avrà inizio nella Sala Assoli con la Cecco Company che presenterà Maria Addolorata - Studio per due vivi, coreografia di Carlo Massari e Chiara Taviani, e la Tarinof Dance Company in Hai, coreografia di Maiko  Hasegawa e Mamoru Sakata.
Maria Addolorata è una sorta di moderna sacra-rappresentazione nella quale i due performers alterneranno incessantemente grezze processioni Kantoriane a leggere sequenze danzate, canto e verbo. É un’inchiesta sul dolore. Hai sottolinea il nostro disagio tra l’incerta verità e fatti vaghi, e in che modo possiamo prendere il dominio di queste incertezze.
A seguire, chiuderà la rassegna al Teatro Nuovo, la Compagnia Zappalà Danza con
Invenzioni a tre voci, coreografia e regia di Roberto Zappalà. E’ il primo step del nuovo ampio progetto di Roberto Zappalà, dal titolo Transiti Humanitatis, che avrà esito finale nel 2017. Le “invenzioni” e le “voci” sono rispettivamente quelle di J.S.Bach, eseguite dal vivo dal pianoforte, dal violino, e dalle tre danzatrici protagoniste della creazione.