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19/07/16

ASSOCIAZIONI - L'impegno dell'Auser di Benevento, per la cultura e la crescita del territorio, nel segno della cittadinanza attiva

Un’attività socio-culturale  di notevole  interesse  e di qualità   è stata svolta  dall’associazione AUSER di Benevento che ha alternato incontri culturali,  affidati  a conosciuti professionisti  del nostro territorio,  a gite e incontri conviviali. 
Gli interventi  sono stati numerosi, ricordiamo solo alcuni :  gli appuntamenti  con Mario Stranges che ha illustrato opere liriche ma anche  la storia della canzone napoletana, le relazioni di Elio  Galasso  con  I segreti del Chiostro di Santa Sofia e di  Anna Viola  che ha trattato  il tema del  femminicidio   con la partecipazione delle allieve  del Guacci  della prof.ssa  Marisa  Zotti. E ancora la partecipazione di  Mario Pedicini  con il Novecento a Benevento, il Viale Atlantici, di Padre Antonino Carrillo e di Marcello Di Pinto che hanno trattato il confronto  tra islamismo, cristianesimo e buddismo.  Coinvolgente,   poi, lo studio  di  Emanuele  Troisi   sulla “Flagellazione  di Cristo”  di Piero della Francesca . 
E’ necessario,  però,  dare  qualche notizia più precisa  su cosa  sia l’AUSER e in che cosa consiste  la  sua attività  complessa   che  comunemente  viene  sminuita da una  semplice  sigla.
L’AUSER  nasce  nel 1989  e viene riconosciuta come Ente Nazionale  con finalità assistenziali tese a garantire  promozione sociale  e attività  di volontariato . Ed è lo stesso presidente dell’AUSER di Benevento Giuseppe Iodice   a darci delle indicazioni  più precise. Nel 1990 viene costituita  l’AUSER  Filo D’Argento  di Benevento che persegue  attività di volontariato, di solidarietà, di educazione  degli adulti,  di socializzazione  ispirandosi  a principi  di equità sociale, di rispetto delle differenze, di tutela dei diritti,  di sviluppo  delle opportunità  e di beni  comuni.
Si propone  di diffondere la cultura  della legalità  e  pertanto  persegue  finalità  di lotta alla  mafia  e ad ogni  altra  forma di criminalità. L’AUSER  Filo D’Argento, completamente autofinanziata  realizza  ogni anno  centinaia   di contatti con soggetti  ultrasettantenni  in condizioni di isolamento  materiale  e sociale. Il servizio, conclude Iodice è dotato  di numero verde e call center  totalmente gratuito.
Corre l’obbligo, a questo punto. precisare  che l’associazione con la  denominazione  di AUSER-USELTE  e con presidente  Marcello Di Pinto, opera  invece nel campo  della formazione culturale con convegni, lavori e conferenze tenute come “Università dell’età libera  e della terza età” e di cui si è accennato all’inizio.
Considerato, allora, l’influente rilievo che tale associazione assume nella nostra realtà locale,  sia per le attività di volontariato che culturale, necessita  una fattiva collaborazione con le istituzioni che non si limiti a sporadici incontri di convenienza, ma che sfoci in una rete di  solidarietà in una città che diventa sempre più anziana  e dove la politica sociale risulta spesso insufficiente.
Il Welfare State  nelle fasce deboli  include  anche gli anziani che non sono autosufficienti  e che hanno bisogno  di assistenza fisica  e psicologica. E quanti  di essi  potrebbero  mettere a disposizione  della collettività le loro specificità e competenze raggiungendo quella gratificazione che nasce dalla convinzione  di essere utili agli altri  e  partecipi dei cambiamenti  sociali ! .  La psicologia   ha spostato i termini dell’età evolutiva dall’adolescenza alla terza età. Infatti la formazione  avviene per tutto l’arco  della vita e anche un “diversamente  giovane ”  può continuare a migliorare, a mettere  a disposizione la propria  esperienza,  può continuare a progettare  per sé e per gli altri.  E l’AUSER  può contribuire concretamente  a quel recupero della cultura della quale si sente spesso parlare ma che si riduce  il più delle volte a uno slogan elettorale  o ad una frase convenzionale  che apre  gli incontri istituzionali .  Le parole non bastano, i cittadini vogliono partecipare   attivamente alle iniziative  culturali  come spettatori ma anche  come protagonisti.
E’ tempo di sostituire alla città dell’immagine  e dell’apparenza  la città nella quale  tutte le istituzioni e le associazioni si impegnino  insieme per il  miglioramento, lo sviluppo  e la crescita  di Benevento dando spazio  a quanti  vogliono contribuire con le proprie specificità.  L’associazionismo costituisce una forza, deve far sentire la sua voce  e proporre a chi ci amministra.  E poiché la politica è un servizio e non un mestiere,  è lecita ogni pretesa di presenza istituzionale nei dibattiti e negli incontri che riguardano le problematiche sociali.  Solo in questo modo si realizza  nella sua vera essenza  il concetto spesso citato  ma mai attuato concretamente di “ cittadinanza attiva ”.