PARLIAMO DI...


01/07/16

L'INTERVISTA - Peppe Fonzo racconta la "Prima Giornata per la Memoria dei Teatri Cittadini", in programma il 3 luglio

di Maria Ricca

La "Prima Giornata per la Memoria dei Teatri Cittadini", annunciata per la domenica 3 luglio, alle 19:00, nel piazzale antistante il Teatro San Nicola, costituirà per la Compagnia "Magnifico Visbaal Teatro", diretta dall'attore e regista Peppe Fonzo, che l'ha istituita, il modo per presentare un progetto artistico, che si trasforma in proposta decisa e in azione volitiva, alla ricerca di un impegno delle anime sensibili della città e delle forze politiche, per la crescita culturale della comunità. 
In programma c'è l'allestimento del "Mercante di Venezia" di Shakespeare, performance di teatro-danza, che unirà le parole del Bardo di Stratford ad una messinscena "corporea", in sintonia con le immagini evocate dal drammaturgo. 
Significativa la scelta della "location" per la manifestazione, che si terrà in un luogo simbolicamente importante: il piazzale antistante al teatro San Nicola, un teatro storico che dal 2005 è inattivo per "ristrutturazione". Si parte dal San Nicola per allargare il raggio di attenzione agli altri teatri cittadini nuovi e vecchi per trasformarli in ricchezza collettiva. Aderiscono all'iniziativa l' Associazione Il Giardno di Oren Associazione il Bambino Incompres Solot Associazione Motus l@p asilo 31 Biblioteca beni del territorio Associazione Exit Strategy.
Ne parliamo con Peppe Fonzo (nella foto).
- Un'iniziativa interessante, quella di domenica. Ne avete già in programma altre consimili?
"Quella di domenica è solo la prima giornata di una serie di incontri che abbiamo in mente per mantenere alta l'attenzione sulla questione Teatri, ma la nostra politica è sempre quella di creare un confronto/dibattito che parte dal basso e che si pone in modo costruttivo verso chi ci governa ed è interessato ad ascoltarci."
- Quali domande, a parte, giustamente, quella di poter gestire uno spazio proprio, farete al nuovo assessore alla Cultura cittadino, Oberdan Picucci?
"Al nuovo assessore, che ci ha appena contattati e che sarà presente, porremmo alcune questioni, oltre quella inerente al tema centrale della giornata, anche riguardanti la programmazione culturale della città che non può e non deve fermarsi solo ai giorni di un festival e che dovrebbe "normalmente" spalmarsi nell'arco dell'intero anno. Poi è chiaro che l'idea della cura degli artisti professionisti che propongono e progettano deve essere tra gli obiettivi più importanti di questa amministrazione altrimenti siamo punto e a capo."
- Avete definito questa, "una performance che meriterebbe altro allestimento", e che rispecchia, in effetti, la situazione problematica in cui vi trovate ad operare. Come avete allora "costruito" tale allestimento e perché proprio questo. C'è un messaggio specifico?
"L'idea era quella di attraversare il Mercante di Venezia per crearne una produzione vendibile. Poi l'alluvione, il naufragio e la distruzione di un sogno, l'affidamento alla sorte e la sostanziale imprevedibilità degli eventi ci hanno legato sempre di più ai temi presenti nel testo e dunque ci siamo sentiti come "le ragusee alla deriva" che Shakespeare racconta. Ma nel testo c'è un bellissimo lieto fine, anche ironico, e quindi magari..."
- "Il Mercante..." sarà lo spunto per un dibattito aperto, dunque, per lanciare un messaggio...
"Come annunciato, la performance è metafora della nostra condizione, quello che si vedrà domenica non è un vero e proprio spettacolo, ma un'idea in nuce non allestita, perchè impossibilitati a farlo visti gli eventi, quindi diciamo che sarà una sorta di "prova aperta" che si spera di mettere in scena al più presto e in teatro. Sarà da pretesto per dare il via al dibattito.Faremo da apripista di una questione che per troppo tempo è stata sottaciuta e che ora è arrivato il momento di affrontare. Sarebbe stato troppo semplice fare il saggio, chiudere l'anno con uno spettacolo, prendere gli eventuali applausi e poi salutarci con una vena malinconica e un semplice arrivederci a chissà quando. Invece con la nostra presenza nuda e cruda, senza nessuna garanzia stiamo dicendo alla città e agli amministratori: vedete che l'arte, il teatro è mettersi a nudo, è essere presenti, scomodamente e senza paura, Vedrete che noi ci saremo comunque e ci vuole coraggio per farlo. Ma siamo sicuri che il tema della cultura in fondo sta nel cuore un po'di tutti.. E per questo voglio ringraziare anticipatamente tutte le persone che saranno presenti domenica, le personalità politiche che hanno dato la loro adesione e soprattutto i miei laboratoristi che mi seguono anche quando come in quest'occasione ci stiamo per lanciare... da un burrone."