di Maria Ricca
Platea piena per Marco Travaglio, che a
Benevento ha portato in Piazza Roma, la propria “invettiva”
teatrale sulle ragioni del “NO” al Referendum costituzionale che si terrà fra
qualche mese.
Moltissimi gli spettatori in fila, giunti ascoltare il direttore del “Fatto quotidiano”, forse non tutti convinti dai suoi argomenti, ma inevitabilmente attirati dalla popolarità televisiva e dalla sapienza comunicativa del giornalista. Travaglio, dal canto suo, non si è risparmiato, mostrandosi cordiale e disponibile con la stampa ed attento alle esigenze
del pubblico, che ha sfidato umidità e primi rigori autunnali,
popolando la platea.
Nel pistolotto introduttivo di prammatica, ricco di spunti
sarcastici, il giornalista ha ripercorso le fasi che hanno portato alla proposizione
del quesito referendario, senza risparmiare critiche al Governo.
Quindi, spazio ad un botta e risposta con l’attrice Giorgia Salari, nella parte del Ministro Maria Elena Boschi, nucleo di un’ intervista concessa al giornalista, in cui l’esponente politico ripete instancabilmente i concetti chiave su cui si articola l’azione governativa in merito al Referendum. Uno scambio interrotto, di tanto in tanto, da brevi “lampi di coscienza” della stessa “Boschi”, a metà fra estasi mistiche e demoniache possessioni, quando è incalzata dalle domande pressanti del giornalista.
Un confronto serrato, costruito efficacemente, a cui, tuttavia, qualche taglio sarebbe giovato, per consentire una
maggiore fruibilità dei contenuti della performance ed evitare cali di ritmo, soprattutto verso la fine. Tuttavia non di spettacolo teatrale
in senso stretto si trattava, e dunque non lo si può recensire secondo gli schemi consueti. Quindi, spazio ad un botta e risposta con l’attrice Giorgia Salari, nella parte del Ministro Maria Elena Boschi, nucleo di un’ intervista concessa al giornalista, in cui l’esponente politico ripete instancabilmente i concetti chiave su cui si articola l’azione governativa in merito al Referendum. Uno scambio interrotto, di tanto in tanto, da brevi “lampi di coscienza” della stessa “Boschi”, a metà fra estasi mistiche e demoniache possessioni, quando è incalzata dalle domande pressanti del giornalista.
In chiusura di serata il giornalista ha ringraziato il Sindaco Mastella per l'ospitalità al Festival, nonostante le rispettive divergenze.