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14/12/16

L'EVENTO - Solot-Motus. “Il Diario di bordo”, presentata l’ultima tappa del progetto “Limiti”



di Emilio Spiniello

Un’immagine di 28 anni fa ritraente dei giovani attori, Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia, ha aperto l’evento di chiusura del progetto “Limiti” (a cura di Motus – Solot), svoltosi in due anni. Al Mulino Pacifico di Benevento c’è stata la presentazione del libro “Il Diario di bordo”, ultima tappa del progetto, definito da Fetto “d’amore, appassionante, teatrale, letterario e cinematografico”. Assieme a lui sul palco, oltre al collega della Solot Antonio Intorcia, la direttrice del carcere di Benevento, Maria Luisa Palma.
Si tratta di un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ed attuato presso la casa circondariale sannita.
“È stato un percorso ricco di sogni, pauri, disagi e sofferenza – ha aggiunto la Palma -, ma la grande forza di questa iniziativa è stata il mettersi in gioco e poter cercare di fare quello che desideravano. Noi siamo un’istituzione carceraria e per legge dobbiamo farlo, non si tratta di semplice intrattenimento”.
“Nella società c’è un enorme disequilibrio, quindi è doveroso poter fare qualcosa per chi ha di meno”, ha continuato Fetto. Per la direttrice Palma, “ “Limiti” ha fatto da stura alla possibilità di sperimentarsi da parte dei nostri ospiti, molti dei quali oggi hanno concluso la loro pena ed alcuni si sono dedicati al teatro anche oltre le sbarre”.
A chiudere il libro le illustrazioni di Concetta Affannoso Amicolo e i “racconti dal carcere”, a cura di Marialaura Simeone, con i punti di vista di coloro che hanno ed hanno avuto un rapporto con il sistema carcerario (operatori, familiari, pazienti).
A seguire Celeste Mervoglino, Marialaura Simeone e Daniele Muratore hanno spiegato il volume creato diviso in sezioni, dettagliando la composizione dello stesso, tramite foto e video. Sono state ripercorse tutte le tappe e le attività di “Limiti”. Ricordato il blog “SenzaCravatta”, i convegni realizzati, il laboratorio teatrale, lo spettacolo “…Come comincia una poesia”andato in scena in giro per le scuole e le università, il docu film “Fine Pena – il futuro oltre le sbarre” ed il canale Youtube dedicato.
Una foto finale con tutti i presenti ha chiuso la serata.
Poi alcuni versi letti da Carlotta Boccaccino e da Giuseppe De Vincentis, napoletano che ha vissuto molti anni in carcere e ha trovato il modo di cambiare strada fuori, divenendo attore. Una foto finale con tutti i presenti ha chiuso la serata. attore.