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13/04/17

"Il Principe Abusivo" tra popolanità ed eleganza conquista Benevento

di Emilio Spiniello

di Emilio Spiniello

BENEVENTO - La commedia cinematografica di successo, “Il principe abusivo”, è sbarcata a Benevento, nella sua versione teatrale.
Il folto pubblico del Palatedeschi ha assistito alla performance recitativa del duo composto da Alessandro Siani e Christian De Sica.
Un adattamento caratterizzato da diverse novità rispetto alla pellicola che ha scalato il box office.
Il “grezzo” napoletano Antonio De Biase, scroccone disoccupato che vive di espedienti, si ritrova per caso ad essere fidanzato della principessa Letizia, ma è solo per ‘montatura’ e per convenienza.
Una favola che contrappone la ricchezza alla
povertà, portando con sé modi ed abitudini di due mondi opposti. Ad interagire con De Biase i suoi amici popolani tra gag e scene deliziose.
Una coppia che funziona, il rozzo che diviene personaggio principesco pur di impossessarsi del cuore della bella ragazza dal sangue blu, preoccupata del poco appeal che ha nei confronti del suo popolo.
Eppure il suo fiancheggiatore primario è sicuramente Anastasio(De Sica), l’elegante ciambellano di corte che si scontra con i modi “plebei” degli ospiti del regno. Un inganno bello e buono, ma Antonio saprà far uscire la parte dolce che lo rende diverso dal tamarro che fa soltanto gaffe. Per fare ciò, dovrà sottoporsi ad alcune
lezioni di bon ton.
La dialettica espositiva di Siani e la sua efficace lingua napoletana stretta, sono il suo cavallo di battaglia; invece De Sica si trova a suo agio nei monologhi poetici e negli spezzoni di parti musicali cantate, essendo un amante dei musical. Destino vuole che viceversa, sarà proprio Anastasio a dover apprendere i modi del popolo, per poter stare insieme a Jessica, la fioraia, cugina napoletana arrivata a corte.
Siani convince con le battute a raffica (alcune evitabili), quelle immediate e si prende la scena per abbattere quel muro ‘senz’anima’ di quel mondo fatto di lusso.
“Che brutta parola è "diversi", perchè diversi
significa non amarsi.. E' l'amore che ci rende uguali”, è uno dei pensieri finali del nostro “principe abusivo”, il quale sottolinea l’ipocrisia degli altolocati, opposta all’umiltà di chi ha poco o niente.
Uno spettacolo atteso e gradito, accolto con grande affetto dal pubblico sannita, che ha potuto rivedere il ‘re dei cinepanettoni’ tornare a teatro.
Una scenografia spettacolare ed un cast di tutto rispetto composto da Elena Cucci nel ruolo della principessa, Luis Molteni nel ruolo del Re, Stefania De Francesco è la verace cugina di Antonio, Jessica Quagliarulo e ancora Ciro Salatino cioè il principino Gherez, Antonio Fiorillo e Lello Musella, i simpatici Sasone e Lelluccio, gli inseparabili amici di
Antonio, senza dimenticare Deborah Esposito, Marta Giuliano, Claudia Miele, Gianni Parisi, Giovanni Quaranta, Alessio Schiavo, Mario Uzzi.
Le musiche sono state affidate al maestro Umberto Scipione, scenografia Roberto Crea, coreografie Marcello Sacchetta, costumi Eleonora Rella, il disegno luci di Ciro Ascione.
(foto di Alfonso Maria Salsano per Anni 60 produzioni)