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31/10/17

TEATRO - “Herbarie: le chiamavano Streghe”: la ricerca storica sulle erboriste di un tempo

di Emilio Spiniello




BENEVENTO - Al Piccolo Teatro Libertà di Benevento, nella notte del Sabba e di Halloween, in scena, dopo 27 repliche in giro per l’Italia, lo spettacolo “Herbarie: le chiamavano Streghe”.
La serata è stata promossa da CAAT (Cultura Arte Ambiente e Territorio) Benevento, in collaborazione con l’associazione “Io per Benevento”, retta da Giuseppe Schipani. Un progetto a cura di Anemofilia Teatro, con Laura Giallombardo, Manuela Tufariello, Giambattista Martino, Rossella Barrucci, per la regia di Silvia Pietrovanni.
Proprio quest’ultima ha spiegato la genesi: “Abbandonando il folklore della figura della strega, approfondiamo i saperi tramandati da queste donne che erano conosciute come herbarie, quelle che raccoglievano e manipolavano le erbe. Poi alcuni fatti le hanno messe in cattiva luce rispetto ai dotti dell’epoca.
L’herbaria era un vero punto di riferimento del popolo ed aveva un rapporto speciale con la natura”.
Erano le regine della cosiddetta medicina alternativa. I loro rimedi: natura ed erbe spontanee con i loro segreti terapeutici tramandati da madre in figlia, come accade per Mercuria, la nonna, e sua figlia Caterina, che a sua volta educa la giovane Lucia, tramite saggezza ed insegnamenti. Avevano a che fare con la gioia della vita e la tristezza della morte ed intervenivano anche per diminuire i dolori del parto, grazie alle loro cure naturali.
Appare la figura del medico o prete odierno, il physicus, l’inquisitore del tempo, la voce della scienza e della ragione che rigetta queste forme di credenza, fatte di fatture e maledizioni.
“Ogni filo d'erba ha la sua voce e la sua storia” ed infatti Mercuria invita “a chiedere il permesso prima di raccogliere un’erba”. Le bevande “consolatrici” vengono usate per evitare le conseguenze dell’inquisizione, a causa dell’accusa di stregoneria ed è qui che le herbarie dicono “ricordateci”.
Le musiche di Daniele Fusacchia, recentemente scomparso, sono state eseguite dal vivo da “Quinto Quarto Trio” , formato da Ernesto Ranfi, Luisa Pellegrini e Stefania Militello.