PARLIAMO DI...


24/11/17

L'INTERVISTA - Viliana Cancellieri presenta "Romoletto Scuppetta", ritratto agrodolce dell'umanità che non si rassegna

Questa sera al Massimo di Benevento, ore 20,30

di Maria Ricca

BENEVENTO - Torna in scena oggi, con il consueto brio, la compagnia “AURI". 
Alle 20,30, al Massimo, Viliana Cancellieri è ancora regista ed autrice di una divertente ed irriverente messinscena, dai toni agrodolci. Per ridere, senza smettere di interrogarsi sulle questioni della vita.
- Come nasce il personaggio di “Romoletto Scuppetta”, protagonista dello spettacolo?
"Romoletto nasce dal desiderio di voler liberare la “rabbia”… quella rabbia che invade l’animo di chi è costretto a vivere in una SOCIETA' INGIUSTA eD INACCETTABILE. Ci hanno insegnato che è necessario “consumare” le nostre emozioni smussandole e domandole?! Ed ecco, allora, che Romoletto è la “rabbia domata” che diventa carne viva sulle tavole di un palco. E’ il figlio del “TEMPO MALINCONICO” di tutti noi; è il figlio della cultura e dei diritti negati; è l’uomo, dilaniato dal POTERE, che si offre “tragi/comicamente” allo spettatore. E’ la necessità di trovare “fughe”, speranze, motivazioni per affrontare la sofferenza e risollevare il capo. Romoletto è il protagonista di una fragile umanità che sta per perdersi ma che NON si rassegna a perdersi."
-    La scelta dei personaggi prevalentemente comici può essere letta con il desiderio di proporre un "messaggio" sorridendo?
"Sicuramente! Ogni risata deve essere (ed è!) un colpo di “frusta”! Dirlo con ironia, ferire con un sorriso, colpire senza armi, urlare con un sussurro è, secondo me, una potente arma. Ecco perché mi piace portare in scena personaggi “dal fare” scanzonato e scherzoso: sorridendo, ognuno di loro denuncia e racconta una realtà dai risvolti tragici."
-    Teatro tradizionale, comico o drammatico, o teatro moderno, fatto di monologhi, essenzialmente, come quello piú recentemente proposto soprattutto nei festival...Quale ritieni piú gradito al pubblico odierno e perché? Quale piú efficace?
"Amo ogni forma d’arte e ogni genere di Teatro ma so (per esperienza diretta!) che il pubblico, immerso in una quotidianità dolorosa e stressante, cerca rifugio nella risata per evadere, per rigenerasi e per liberarsi (anche se soloper un paio d’ore) dall’energia negativa accumulata. Ridere fa bene! Donata Francescano, autrice del libro “Ridere è una cosa seria”, afferma che “evadere ridendo dai toni grigi del quotidiano permette di deserializzare la propria esistenza, apportandovi dei mutamenti, facendovi riaffiorare la vitalità e i desideri sepolti dal dover essere”. Ben venga, dunque una sana (e sferzante!...) risata."
-    Quali iniziative per il prossimo futuro?
"Il futuro lasciamolo al futuro: viviamo l’oggi! E viviamolo a piene mani."