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18/12/17

L'INTERVISTA - Sandra Milo si racconta al De Simone, per l'Artelesia: "L'emozione del teatro, il contatto vivo col pubblico, valgono ore di spettacolo."

di Maria Ricca

BENEVENTO - Splendida solare, elegante e perfettamente consapevole del tempo che passa, sebbene non se ne leggano tracce, davvero, sulla sua persona, è Sandra Milo, sabato sera, a Benevento, per ricevere il premio alla carriera al Teatro De Simone.
 Una serata che è valsa a riconsiderare l’aspetto più umano, oltre i riflettori, di un’attrice che molti sedusse e molti affascinò, non ultimo il Maestro Federico Fellini.
Con Pino Strabioli (nella foto),  regista teatrale, attore e conduttore televisivo, invitata dal “Social Film ArTelesia”, la musa felliniana  ha idealmente ritrovato il suo pubblico, offrendosi nel film documentario “Salvatrice – Sandra Milo si racconta“, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma lo scorso 04 Novembre.  Quindi, l’intervista-spettacolo tratta dalla pièce teatrale “Caro Federico”, su libro edito nel 1982, in cui l’attrice racconta la propria storia d’amore con il Maestro, dopo aver ripercorso amori, successi e scandali.
-Televisione e cinema li ha percorsi entrambi, come generi. Qual è stato più nelle sue corde?
“Ci sono grandi differenze senza dubbio. Io amo lo spettacolo, mi piace raccontare alla gente le storie, i personaggi. Sono due forme diverse di intrattenimento. Nel cinema c’è sempre una creazione, un personaggio, una sceneggiatura da seguire fedelmente e da interpretare, la televisione è più libera, hai più spazio per creare, per inventare. E poi a me piace la diretta: sei col pubblico, non devi aspettare mesi, come con il cinema, per sapere cosa diranno gli spettatori, come reagirà la critica. Con la Tv lo sai subito.
Però, la cosa che mi piace molto, adesso, è il teatro. L’ho scoperto tardi, in verità.
Mi ero sempre rifiutata di farlo, temevo di non riuscire a farcela e poi, invece, l’ho trovato meraviglioso, perché ogni volta che un attore recita c’è sempre un momento fantastico, per cui tu senti che entri nel pubblico ed il pubblico entra dentro di te. E’ difficile da spiegare, è un’emozione incredibile, però vale ore di spettacolo.
-Il mondo dello spettacolo ieri e oggi…Differenze sostanziali?
“La sofferenza umana non passa mai e c’è sempre. Oggi è meno importante la parte umana dell’essere, la si considera meno. Forse è dovuto al fatto che nulla ti offende o ti ferisce più tanto. Io invece credo che un essere umano, senza voglia di crescere e di conoscere non valga più di tanto.”
Qual è la sua filosofia di vita?
“E’ considerare meravigliosa l’esistenza, anche quando è difficile, perché ci dà la possibilità di provare tutta una gamma di sentimenti che ci fanno sentire importanti. L’importante è fare bene tutti i passaggi, al meglio delle proprie possibilità.”