BENEVENTO - Una serata speciale, di grande suggestione ha concluso il
ciclo di eventi culturali, intitolati a “Benevento Città in fiore”, la rassegna promossa dalla Ladebh di Benevento, di cui è
segretaria Deborah D’Aronzo,
operatrice culturale sannita, attiva nella promozione della manifestazione, che
ha visto nel corso dell’estate,
alternarsi concerti, incontri, degustazioni enogastronomiche, mostre di pittura
e fotografia. Una rassegna voluta dalla rete delle Associazioni per la
valorizzazione e la promozione turistica di Benevento, coordinata dal prof.
Pasquale Mazzone, divenuta comitato del FAI per la raccolta firme per i luoghi
del cuore.
Nella suggestiva Chiesa di Santa Teresa ai Sabariani, sullo
sfondo dei dipinti di Emanuele Lemmo, le letture di Anna Caserta, docente ed
attrice sensibile ed appassionata, hanno aperto uno squarcio potente su una
problematica emersa recentemente nella scuola italiana, che solo da qualche
anno a questa parte ha cominciato a rendere la giusta attenzione ai giovani
caratterizzati dalla dislessia o dall’ ADHD, il cosiddetto “deficit di attenzione ed iperattività”.
Fino a qualche tempo fa, infatti, chi aveva difficoltà di
lettura o di concentrazione era considerato semplicemente refrattario all’impegno scolastico, svogliato,
incoerente. In una parola “inadeguato.
Una condanna senza appello, che distruggeva ogni speranza di
progresso negli studenti dislessici e ADHD del passato ed affliggeva genitori
attenti, ma pieni di sensi di colpa, incapaci, non certo per proprio demerito,
di ritrovare il bandolo della matassa ed aiutare il proprio figlio, nell’ottica di un migliore, più
promettente futuro scolastico e lavorativo.
Se n’è
parlato con il dott. Roberto Ghiaccio, docente in facoltà di Ostetricia e in
master di Neuropsicologia, fondatore di AID (Associazione Italiana Dislessia)
ed AIFA (Associazione Italiana Famiglie ADHD), membro della Consensus
Conference su DSA, che si occupa di ADHD negli adulti, e con il dott. Massimo Micco,
fondatore dell’AIFA
nazionale e presidente di AIFA Campania, che da oltre dieci anni segue pazienti
e genitori per aiutarli nell’affermazione
dei propri diritti.
In apertura l’intervento
del past president del Rotary Club della Valle Telesina Lucio Altieri, che con
le suddette associazioni ha promosso, nell’anno scolastico 2017-18, un corso di formazione che ha visto
la partecipazione di oltre mille docenti.
Ed è stato poi subito dibattito, coordinato dalla docente e
giornalista Maria Ricca, a cui le letture illustrative di Anna Caserta hanno
fatto da utile introduzione e corollario.
Professionali e coinvolgenti gli interventi del dottor Ghiaccio, ma non scevri da umanità ed empatia, per
le problematiche affrontate dai suoi
giovani pazienti, che ha invitato a considerare sempre come persone vere,
sensibili, speciali, non come astratti portatori di un “disturbo”afferente alla sfera neurologica.
Interessante ed appassionata la
testimonianza del dott. Micco, genitore
di Silvia, che ha ricordato il difficile iter in tal senso di ciascun papà o
mamma, che davvero voglia guardare in
faccia la realtà, consapevole che solo riconoscendo il problema del proprio
ragazzo, lo si potrà in qualche modo risolvere, senza nascondere la testa sotto
la sabbia.
Si è parlato dunque delle problematiche familiari, della
tutela legislativa che circonda questi studenti , dei falsi miti dell’educazione, che ci vorrebbero
tutti uguali, omologati, competitivi, mentre ogni bambino, ogni ragazzo è a sé,
unico nell’esprimersi
e nel giungere alle competenze necessarie per affrontare con successo l’esistenza.
Indicazioni utilissime, che hanno sollecitato l’intervento del pubblico,
composto da docenti, genitori, operatori culturali e didattici, ai quali sono
state date informazioni importanti.
Si è ricordato, infine, che ad ottobre, nel Sannio, si terrà
la settimana della dislessia, con incontri a S.Agata dei Goti (1/10), Morcone
(2/10), Benevento (3/10). Il 5 ottobre lo spettacolo conclusivo, “I bambini raccontano la
dislessia”, presso la Guardiense di
Guardia Sanframondi.