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15/08/18

LIBRI - "Musica oltre la Guerra. Babbo, raccontaci..” di Gabriella D'Aiuto, fra suggestioni ed amarcord

di Emilio Spiniello 

Nella sala consiliare di Colle Sannita, una intro sonora composta dal musicista Daniele Mutino, in occasione della morte di Aldo Moro, ha avviato la presentazione del libro “Musica oltre la Guerra. Babbo, raccontaci..”, scritto da Gabriella D'Aiuto ed edito da Arturo Bascetta Editore.
Hanno presenziato all’incontro, coordinato dal giornalista Luigi Moffa: il prof. Davide Nava, già Senatore e dirigente scolastico; il prof.Federico D'Agostino, docente di Sociologia alle Università Roma Tre e Federico II di Napoli;  il presidente dell'Associazione Colle Sannita, Angelo D'Emilia. L’evento è stato organizzato dal Comune di Colle Sannita e dall’associazione Colle Sannita.
Gabriella D’Aiuto è un'artista poliedrica: pittrice, muralista, incisore, poetessa e scrittrice.

È davvero forte il legame dell’autrice, una “collese” a tutti gli effetti, visto che è Colle Sannita è il paese d’origine del marito, il compianto generale Giovanni Mutino.
Il libro è suddiviso in due parti: la prima dedicata alle esperienze del padre con i suoi figli e la seconda sui ricordi vissuti a Cardile, nel Cilento.
“È la storia di chi, all’epilogo della seconda guerra mondiale, preferì essere deportato anziché combattere contro il proprio paese e trovò nella musica la forza di resistere. Quel violino che lo salvò dinanzi ad un generale nazista”, ha detto il presidente D’Emilia.
Carmelo D’Aiuto, infatti, maestro di musica e compositore, direttore della banda musicale sul fronte Dalmata fu deportato dopo l’8 settembre 1943 (armistizio di Cassibile), nel campo di concentramento di Dusseldorf, in Germania,  dove poi fu liberato alla fine della guerra.

I racconti di suo padre Carmelo, che tanto amore ha donato ai suoi quattro figli Elsa, Gabriella, Giuseppe e Massimo, sono il fulcro del testo.
I toni cupi di quelle storie di guerra si contrappongono ai luoghi lieti dei paesaggi della memoria: Cardile e Sorrento, terre dei genitori, di mamma Fortunata e papà Carmelo.
Il Sen.Nava, curatore della prefazione del volume, si è detto ammirato del lavoro della D’Aiuto, sottolineando l’alto valore del testo come fonte di “recupero delle storie delle nostre famiglie e delle nostre comunità, evitando il percorso dell’oblìo. Un grande insegnamento derivante da un animo nobile di un’artista con lo spirito che non muore mai”.
“Una memoria incardinata nella profondità della vita – ha continuato -  lì dove abita l’amore, una vera e propria meditazione agostiana”, l’ha definita l’ex preside.
Il docente D’Agostino ha disquisito sul punto di vista sociologico, rilevando il rapporto tra oralità e scrittura;  la musica come risposta di fiducia e speranza, augurandosi un processo di riscoperta del linguaggio musicale che ricostruisce e nel contempo trasfigura il passato. Analizzati poi altri temi centrali del lavoro.
A chiusura  è intervenuta l’autrice:  “Ogni giorno mi è caro e lo dedico a mio padre,  alla comunità di Colle Sannita e a mio marito Giovanni nel giorno del suo compleanno che ricade oggi.
La magia della musica si incontra con queste bolle che sono i nostri ricordi d’infanzia, impalpabili, ma la memoria è il nodo che li tiene uniti. Le fiabe, poi i raccconti della prigionia, il tutto impresso nella mente.
Noi siamo tempo ed ognuno di noi è un universo che ha bisogno di ricevere e di dare. Mio padre questo lo ha fatto con quella sua serenità e pacatezza che superava di gran lunga i terribili eventi che aveva vissuto.
Spazio infine alle firme e alle dediche per il folto pubblico intervenuto che ha acquistato il libro.

La prossima presentazione del volume si terrà a Cardile il 20 Agosto, ore 19, nella Chiesa parrocchiale.