di Maria Ricca
S. GIORGIO A CREMANO - Pomeriggio di “full immersion” nella
Storia e nella Cultura, per gli allievi della classe IV CS del Liceo “Urbani” di San Giorgio a Cremano,
diretto dalla preside Mariarosaria De Luca.
Scenario la settecentesca Villa
Tufarelli, animata dalla folta presenza di docenti e studenti, nell’ultimo
atto del percorso collegato all’Alternanza Scuola Lavoro, sul tema “Cittadini del sito Unesco", e inserito nella manifestazione “Maggio dei Monumenti”.
Il
Sindaco Zinno , l’assessore comunale alla Cultura De Martino, il Sindaco
Vincenzo Cuomo di Portici, nell’incontro coordinato dal responsabile dell’Ufficio
Stampa del Comune Valeria Di Giorgio, hanno accolto gli allievi del territorio per l'evento, ripreso dalle telecamere di Rai Tre Regione.
Per
il Liceo “Urbani” è toccato all’alunno Elia Cortini illustrare il progetto
studentesco,
che si è proposto di sviluppare nelle nuove generazioni la consapevolezza del
valore del grande patrimonio storico dei siti tutelati dall’ Unesco. Con
disinvoltura ed entusiasmo, lo studente ha ripercorso, nei tratti salienti, il contenuto
delle lezioni, guidate ed articolate dalla docente Loredana Di Franco, sul tema
del “Tempo”, che tutto trasforma e tutto deteriora, come le opere d’arte, che
però l’amore e la cura dell’uomo possono
riportare a nuova vita. Proprio come è accaduto per “Villa Tufarelli – ha sottolineato
l’alunno – che fu costruita per essere bella, ma poi, trascurata, decadde; grazie
all’amore, al lavoro e alla passione della famiglia Tufarelli che nella prima
metà del '700 la acquistò e la riqualifico, la Villa riconobbe il suo splendore,
che ha conservato e che conserva tutt’ora."
Convincente l’intervento, che ha
riscosso il plauso unanime. L’invito al Liceo “Urbani” è stato a proseguire nell’impegno nelle prossime edizioni del “Maggio dei monumenti” di San Giorgio ed in consimili progetti. In quest’ambito
gli studenti, anche con la collaborazione delle docenti Maria De Marinis e Roberta Varriale, hanno svolto inoltre il ruolo di guide per un giorno, dopo aver
approfondito ugualmente la storia delle altre dimore del Miglio d’Oro, come “Villa
Bruno” e “Villa Vannucchi”.