di Maria Ricca
BENEVENTO - Leit motiv: grazie a tutti.
Parte così, semplicemente, Antonio Frascadore, direttore del BCT, nel suo
bilancio conclusivo del Festival delle meraviglie e dei grandi numeri (70
ospiti, 1000 opere filmiche in concorso, iscritte da 29 Paesi, tutti gli eventi
“sold out”, con almeno 2500 presenze da fuori regione) che nella sua terza edizione ha convinto
tutti, pubblico e critica e raccolto il sostegno degli Enti istituzionali, su
tutti la Camera di Commercio, che è diventata la casa della rassegna. “Abbiamo
riempito ogni spazio – ha detto il direttore artistico - riuscendo a coniugare
qualità e grande partecipazione, in un Festival elegante, dallo stile sobrio,
al quale abbiamo cominciato a lavorare sin dalla fine della scorsa edizione,
convogliando l’interesse della stampa nazionale ad ogni livello. Grandi meriti ha, però, anche la stampa
locale, primo tramite con il pubblico per la presentazione dei nostri eventi,
che hanno raccontato quanto di più interessante vi è al momento nel panorama
cinematografico e televisivo. E però occorre
fare squadra, collaborare tutti nell’interesse della città – ha chiarito
Frascadore - alla quale molto in termini
di visibilità porta questo Festival, nato appena tre anni fa e divenuto il secondo, per importanza, dopo Giffoni, che
ha, tuttavia, una storia quarantennale. Per
far questo occorre entrare nella mentalità che una rassegna del genere
costituisce una “vetrina” e dunque un volano economico per la città.”
A chi gli ha chiesto un confronto
con Benevento Città Spettacolo, la rassegna diretta dall’attore e regista
Renato Giordano, presentata nei giorni scorsi, e al centro delle polemiche
social per le scelte in cartellone, criticate da alcuni intellettuali cittadini,
Frascadore ha naturalmente risposto che “si
tratta di due eventi diversi, di due percorsi diversi. non paragonabili tra di
loro. La rassegna di settembre ha una storia di quarant’anni alle spalle e chi
ne assume l’incarico di direttore artistico, sembra certo dover avere comunque
una linea da seguire. Ma in ogni caso, ogni manifestazione è a sé e può avere
un suo differente successo, esattamente come succede, ad esempio, a Lucca, dove
ci sono due rassegne egualmente interessanti e seguite.”
Soddisfazione è stata espressa
anche dall’Assessore comunale alla Cultura Rossella Del Prete, per il successo
del BCT, che “ha visto la presenza di attori di grande professionalità ed
impegno, ma, allo stesso tempo, “antidivi”, quindi vicini al sentire comune.
Quanto alle polemiche, ben vengano se sono costruttive, naturalmente, ma non se
hanno il sapore dell’ “inciucio” sui social, perché fanno solo male alla città.”
Infine, il presidente della Camera di Commercio Campese ha ribadito il sostegno
di quest’ Ente al Festival, che ha ospitato ed ospiterà ancora in futuro, con
grande entusiasmo, il BCT, certo del suo valore artistico e di promozione dell’economia e dei prodotti del territorio.”