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06/11/19

NAPOLI - "Il traditore" di Bellocchio, candidato all'Oscar, apre al Pierrot il trentennale del Cineforum Arcimovie, nel segno della cultura e della solidarietà.


In sala la sceneggiatrice Vania Santella, per commentare l' opera interpretata magistralmente  da Favino


di Maria Ricca

CINEMA - Buona la prima, come sempre, e consueto avvio di stagione al fulmicotone, per la rassegna Cineforum Arcimovie, promossa al Pierrot di Ponticelli, Napoli. L’esordio, affidato alla forza narrativa della drammatica parabola umana di Tommaso Buscetta ne “Il Traditore”, firmato da Marco Bellocchio ed interpretato da un Pierfrancesco Favino in stato di grazia, ha visto riempirsi la sala di via De Meis, per la trentesima stagione consecutiva, “per costruire cultura e solidarietà”, da quel 6 novembre 1990, quando nella Casa del Popolo si tenne la prima delle interessanti proiezioni che hanno accompagnato tante generazioni di appassionati. 
E’ toccato a Roberto D’Avascio, presidente di Arci Movie, docente di Letteratura Inglese presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" e di Storia del Teatro presso l'Università degli Studi di Salerno,. aprire il nuovo anno, ricordando l’impegno costante dell’Assciazione,  in prima linea  nella promozione della cultura cinematografica, e nella realizzazione di rassegne, laboratori, concorsi, festival e produzioni . 
Fra i titoli più interessanti del Cineforum 2019-2020, sicuramente spiccano “Martin Eden”,  premiato a Cannes, “Yesterday”, “Il sindaco del Rione Sanità” di Martone, per citare
solo alcuni dei venticinque film in programma, in abbonamento a prezzi ridottisimi, in uno sforzo soprattutto sociale di condivisione della cultura. 
Ciascuno dei film sarà commentato e dibattuto, alla presenza significativa di uno dei membri del cast o della produzione, il che consentirà agli spettatori di approfondire i contenuti della pellicola appena vista. 
Per “Il traditore” di Bellocchio, in sala c'è stata Vania Santella, sceneggiatrice del film, presentata da Antonella Di Nocera, docente, operatrice culturale, produttrice cinematografica, da una vita impegnata nel sociale e nella formazione. La Santella ha ripercorso il cammino intrapreso per la realizzazione della pellicola attraverso la difficile ricostruzione della vicenda di Tommaso Buscetta che, nel lungo interrogatorio  condotto dal  giudice Falcone, consentì di smascherare le trame più importanti della criminalità organizzata siciliana, fino all’arresto di Totò Riina. 
L’interpretazione magistrale di Pierfrancesco Favino, che dà corpo ed anima al personaggio, fino alla più totale immedesimazione, è stata sottolineata dalla sceneggiatrice che per due anni e mezzo, con i propri collaboratori, ha raccolto documenti fondamentali e ha incontrato molte persone che avevano conosciuto e parlato con Buscetta, fino al giornalista Francesco La Licata de “L’Ora di Palermo”, testimone fedele delle vicende narrate. 
La presenza di un efficacissimo Salvatore Lo Cascio e la lingua palermitana, che è l’idioma in cui si esprimono i personaggi, ricostruito attraverso la sceneggiatura e le battute degli attori in maniera filologica e certosina, hanno dato incisività e verità all’opera. Dopo i Nastri d’Argento e la presentazione a Cannes, la pellicola è candidata italiana all’Oscar per il miglior film in lingua straniera. 
Prossimo appuntamento il 13 e 14 novembre, con "Mio fratello rincorre i dinosauri", di Stefano Cipani, che interverrà alla presentazione.