PARLIAMO DI...


25/01/20

L'INCONTRO - Il Liceo "Urbani" incontra Giorgio Balzoni, per riscoprire la figura di Aldo Moro

di Maria Ricca

S.GIORGIO A CREMANO - Incontro molto partecipato ed interessante, questa mattina alla Biblioteca di Villa Bruno, in San Giorgio a Cremano. Il Liceo “Urbani” , con le classi quinta A e quinta  H dell’istituto di via Buongiovanni, per le iniziative collegate a Cittadinanza e Costituzione, ha offerto ancora una volta ai propri allievi l’opportunità di sperimentare forme di

“didattica trasferita” , questa volta per i temi della Storia Contemporanea, partecipando alla presentazione del volume di Giorgio Balzoni, “Aldo Moro, il professore”.
Una figura, quella dello statista,  che ha segnato la storia del nostro Paese e che oggi si rivela in tutta la sua sorprendente attualità, appassionando i giovani per l’onestà del proprio
agire e per l’assoluta modernità delle proprie posizioni ideologiche, che già all’epoca si aprivano a quella dimensione europea del dibattito politico, quando ben lontana era ancora la definizione dell’Unione
come la conosciamo oggi, nucleo di sintesi culturale ed umana, oltre che squisitamente economica.
Fu questa capacità di guardare in prospettiva, probabilmente, e di vedere oltre, che costò la vita, secondo Balzoni, allievo fra i più attenti e collaborativi di Moro, all’uomo politico.
Lo scrittore ha così recuperato nel volume  lo spessore tridimensionale dell'abile statista e soprattutto del professore appassionato e partecipe della vita dei suoi studenti e delle sue studentesse e non si è sottratto al fuoco di fila di domande dei giovanissimi, che del politico hanno appreso non solo dai libri di storia e dalle lezioni dei docenti, ma anche dalle testimonianze dei propri familiari, che vissero allora quei giorni terribili, ascoltando la Tv e leggendo i giornali, con incredulità ed apprensione. Chiarendo così, grazie agli studi svolti e alle deduzioni compiute, le responsabilità materiali, ma anche morali di chi ha voluto la fine di Moro, ipotizzando scenari ben più ampi e circostanziati, che quelli politici di allora.


Insomma, un incontro davvero propositivo e costruttivo, che ha consentito ai giovanissimi di ascoltare dalla viva voce di chi ha vissuto e ha letto, attraverso le esperienze personali e dell’intera comunità, eventi che hanno sconvolto il Paese e determinato molti degli accadimenti successivi.