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09/04/14

L'INTERVISTA - "Medaglia d'Oro" ad "Obiettivo T": il 12 e 13 aprile, al Mulino, lo "sguardo d'Ulisse" della Solot sulla memoria cittadina

MICHELANGELO FETTO
di Maria Ricca

Il 12 (20,30) e 13 aprile (18,30) prossimi, al Mulino Pacifico, in Benevento, va ancora in scena...la storia. "Medaglia d'Oro" lo spettacolo conclusivo della rassegna Obiettivo T, della Solot, interpretato da Michelangelo Fetto ed Antonio Intorcia, prende le mosse da quel 15 giugno 1967, quando il presidente della repubblica Giuseppe Saragat consegna al sindaco della città di Benevento Pasquale Meomartini una medaglia d’oro, poiché, “sottoposta a violenti bombardamenti terrestri ed aerei e all'infuriare di combattimenti nelle vie cittadine, Benevento subiva con impavida fierezza gravi distruzioni, disagi e pericoli di ogni sorta." 

Michelangelo Fetto, attore e regista,  racconta la filosofia alla base di questo allestimento. 


-“Medaglia d’oro” rappresenta il punto di approdo di una particolarissima trilogia, avviatasi con i “Valani” e proseguita con “Memoria”. Esplorare la storia “recente” della città, vi ha dato l’opportunità di conoscerne un aspetto inedito, tragico, solo parzialmente raccontato. Quanto vi ha sorpreso, in positivo ed in negativo, quello che avete scoperto, rileggendo gli eventi? Le vostre emozioni… 

Rileggere la storia attraverso la lente di ingrandimento del palcoscenico è operazione appassionante come tutto ciò che riguarda la conoscenza : ci piace quello che non conosciamo, non ci rassicura quello che già sappiamo … speriamo di conservare “lo sguardo di Ulisse” per tutta la vita.
LA TARGA COMMEMORATIVA 
-Come si fa a rendere fruibili e non noiose per il pubblico, queste tematiche? Che strumenti avete adottato, nella costruzione della sceneggiatura e nelle scelte registiche? 
Ti confesso di non averci pensato nemmeno tre secondi alla questione della noia del pubblico che, solo per il fatto di scomodarsi nell’arte complicata dell’abbandono del sofà per uno spettacolo che parla della distruzione completa della propria città, dovrebbe essere motivato abbastanza ; normalmente usiamo il seguente metodo : impegno feroce , scelte amorose, mestiere …. se poi s’annoiano pazienza … chi nun fa’ nun sbaglia! Personalmente credo di scrivere in un certo modo e chi ha provato emozioni in “Valani”, “Memoria”, “Festa di Matrimonio”, “Pasticceria Criminale” non resterà deluso. E poi c’è Intorcia in scena … una garanzia!!!!
-Il percorso di rilettura storica è terminato o cosa pensate ancora di raccontare? 
Tante cose ancora. Questa estate ci aspettano due produzioni in cui le nostre origini contadine saranno protagoniste assolute.
-Nel vostro “portfolio”, opere ironiche come “La Mandragola-carpazica, opere drammatiche come queste contenute nella trilogia, ecc. Quanto è difficile e appassionante passare da un genere all’altro, in contemporaneità, praticamente. 
Non amo particolarmente la suddivisione in generi …. fondamentalmente crediamo di fare sempre lo stesso genere, di raccontare metaforicamente ogni volta la vita …..quella strana catena di avvenimenti in cui si susseguono momenti belli e brutti, pianto e riso. “Pecorari” (siamo all’autocitazione!!!) è una commedia tragica ? O piuttosto una tragedia divertente? E “Memoria”? Per cui …..
-Un bilancio della stagione “Obiettivo T” è d’obbligo. Cosa terreste e cosa cambiereste di quanto proposto in cartellone? Idee per il prossimo anno?
Onestamente niente , ci sono stati spettacoli più o meno interessanti; noi seguiamo il nostro personale gusto ed il nostro istinto … a volte va bene altre volte meno ma un dato è innegabile: ottima partecipazione del pubblico a livello quantitativo e di apprezzamento degli spettacoli …..bene dunque. Per il prossimo anno: novità e qualità binomio perfetto! •
-Vostri progetti artistici per l’immediato?
Per ora una ventina di date estive (speriamo che diventino molte di più) fra cui la partecipazione ad almeno due festival molto prestigiosi … uno è il “Fringe Festival” di Roma dove presenteremo “Memoria”. E poi “Universo Teatro” a fine ottobre.