PARLIAMO DI...
01/02/23
BENEVENTO - Nascono "Cantieri teatrali 2.0", i laboratori di Libero Teatro
28/01/23
BENEVENTO- Eugenio Bennato, "Qualcuno sulla Terra" all'Accademia di S. Sofia
di Emilio Spiniello
MUSICA - La Stagione Artistica 2023 dell’Accademia di Santa Sofia, in sinergia con Università degli Studi del Sannio ed il Conservatorio di Benevento, ha proposto il concerto “Qualcuno sulla Terra”, spettacolo di Eugenio Bennato accompagnato dall’ensemble “Le voci del Sud”.
Pieno in ogni ordine di posti l’Auditorium Sant’Agostino di Benevento, scenografia di un “momento coinvolgente e toccante”, come lo ha definito la Presidente degli “Amici dell'Accademia”, Maria Buonaguro.
La direttrice artistica Marcella Parziale ha avviato la serata introducendo “un racconto plurale che ci parlerà della genesi del mondo, dell’uomo e della sua costruzione, attraverso tutte le meccaniche della nostra vita quotidiana”. Ha successivamente ringraziato per la collaborazione l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio sannita “Nicola Sala”.
A seguire la docente UniSannio Aglaia McClintock ha tenuto un intervento dal titolo “Appia, Via delle genti”.
“Considerata la regina viarum che unisce Roma a Brindisi - ha detto -. Di recente è stato firmato un protocollo per candidarla a patrimonio Unesco”. La professoressa di Diritto romano e diritti dell’antichità ha ricordato l’avventura del giornalista Paolo Rumiz , il quale ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l'Appia. In seguito ha snocciolato la sua ricerca sull’importante arteria romana e su Appio Claudio Cieco, l'uomo che volle e progettò la via Appia.
Si è entrato poi nel vivo della raccolta di brani corali, dedicati al rapporto uomo/universo, in simbiosi con la scienza dal titolo "Qualcuno sulla terra", risalente al 2013.
“Le Voci del Sud” (Letizia D’Angelo soprano, Daniela Dentato mezzosoprano, Laura Cuomo contralto, Francesco Luongo tenore, Angelo Plaitano baritono, Edoardo Cartolano basso, Ezio Lambiase chitarra classica) hanno percorso un viaggio nei sette giorni della Creazione. Le atmosfere del concerto hanno ben valorizzato il luogo dell’evento.
Non sono mancati i brani più noti del cantautore napoletano facenti parte del filone dei Briganti-Emigranti: Evviva chi non conta niente, Ninco Nanco, Ritmo di contrabbando, Ninna Nanna 2002, Che il Mediterraneo sia e Sponda Sud.
NAPOLI - Nasce la "Re.Ga.D" per la tutela delle persone con disabilità. Parla la promotrice e consulente Antonella Sapio
L'INTERVISTA - Disabilità non vuol dire malattia. Considerazione imprescindibile, questa, per ripensare in maniera più ampia e concreta ad una condizione di vita (e non ad una condizione patologica), affinché le persone con disabilità possano avere una qualità di vita soddisfacente. Di qui l’importanza di un’attività di “advocacy”, ovvero di difesa concreta dei diritti delle persone con disabilità, a partire da una piena inclusione sociale. Referenti, nel senso di garanti di tali diritti, ve ne sono in tutta Italia e, quindi, anche in Campania e nella provincia di Napoli; tuttavia, si è fatto poco finora, al di là di iniziative isolate e sporadiche.
Serve, dunque, un intervento risoluto e risolutivo per attivare adeguate politiche per la disabilità e, in particolare, serve un associazionismo territoriale valido e incisivo.
Sul tema, ascoltiamo la dottoressa Antonella Sapio, familiare di persona con disabilità, neuropsichiatra di lunga carriera professionale, docente formatrice; la dottoressa si è fatta promotrice di una “Rete napoletana dei Garanti delle persone con disabilità” (Re.Ga.D), fornendo la propria consulenza al gruppo composto dal dottor Stefano Buonincontro (Ercolano), dall’avv. Alfonso D’Aniello (Sant’Antonio Abate), dal prof. Angelo Di Prisco (Pompei), dal dottor Luigi Mangone (San Giorgio a Cremano), dal prof. Aldo Rivieccio (Torre del Greco).
- Quali sono gli scopi di questa Rete?
“La Rete si prefigge obiettivi di “policy making” (elaborazione di orientamenti politici) e di ridefinizione della governance in tema di disabilità; inoltre, avvierà la formazione di attivisti civici territoriali al fine di “mettere in rete” l’associazionismo tematico (familiare e non) e di avviare percorsi di “advocacy” (complesso di azioni a sostegno di una causa) per la realizzazione di adeguate politiche territoriali per la disabilità. E’ stata messa in piedi in poco tempo, sollecitando i referenti ad unirsi per attivare appunto iniziative di tutela di persone con disabilità, spesso ad esclusivo carico familiare e prive di qualsiasi forma di protezione sociale (inserimento sociale, abitativo, lavorativo ecc.).”
- Qual è lo stato dell’arte, attualmente, in merito all’assistenza ai disabili in provincia di Napoli?
“In realtà vi sono presenze, per così dire, “spot”, cioè “a macchia di leopardo ”, ovvero iniziative territoriali lacunari , in assenza di una adeguata programmazione istituzionale; inoltre, l’ associazionismo è purtroppo spesso frammentato e debole. La Rete avvierà innanzitutto attività a carattere culturale e formativo, in particolare nell’area vesuviana, con l’obiettivo sia di sensibilizzare comunità cittadine e istituzioni che, nel contempo, attivare la partecipazione delle persone con disabilità e dei loro familiari, secondo criteri di welfare civile.”
- Avete individuato dei punti cardine su cui articolare l’azione della Rete?
“Bisogna puntare in particolare su tre obiettivi. In primis, va sottolineata la “desanitarizzazione” della disabilità, troppo spesso considerata esclusivamente come patologia, e non come condizione di vita. Bisogna passare da un modello di lettura biomedico ad un approccio psicosociale. L’obiettivo è investire sul “welfare di comunità”. Il secondo passaggio, poi, riguarda il superamento dei modelli assistenziali tradizionali e la sperimentazione di forme aggiornate di inclusione sociale affinché la persona con disabilità possa partecipare pienamente alla vita della propria comunità, senza preclusioni. Il terzo obiettivo, infine, riguarda l’attivazione di percorsi di autonomia, soprattutto attraverso nuove forme di inserimento sociale, lavorativo e abitativo. In particolare, le persone con disabilità hanno diritto ad una vita indipendente, attraverso forme abitative (gruppi appartamento ecc.) che consentano l’autonomia dalla famiglia di origine, senza però finire tristemente, come spesso accade, in una delle tante strutture reclusive, tuttora purtroppo ancora numerose in provincia di Napoli. Su questo argomento è molto importante l’impegno dei familiari. Insomma, il vero problema è che, oltre alla latitanza istituzionale, l’associazionismo territoriale è di fatto debole e frammentato. Personalmente ritengo che è tempo che le famiglie delle persone con disabilità riprendano nelle proprie mani il destino dei propri figli, senza più fornire “deleghe in bianco” alle istituzioni. E’ proprio su questo punto che deve fondarsi l’impegno della Rete Garanti.”
- Su quali temi si articolerà la vostra proposta culturale-formativa?
“Il ciclo di incontri sarà incentrato sulle pratiche di inclusione sociale, a partire dalla accessibilità dei luoghi: il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, cosiddetto P.E.B.A., è, infatti, del tutto inapplicato. Si inizierà dall’età evolutiva: partecipazione non solo alla vita scolastica ma ad attività ricreative, artistiche, aggregative . Nel periodo dell’adolescenza è fondamentale la formazione ad esperienze di autonomia e, in particolare, al lavoro con l’ attivazione di tirocini formativi. Purtroppo, c’è ancora tanto da fare. Dopo l’obbligo scolastico, infatti, per i giovani portatori di disabilità spesso c’è il “nulla più cupo”; oltre ai cosiddetti “centri diurni” ( spesso ormai luoghi di sterile “parcheggio”), i territori non offrono alcuna altra opportunità. La famiglia resta, dunque, l’unico vero “microsistema” di welfare e, benché non riconosciuto nella sua enorme portata, continua tutt’oggi a sostituire il palese vuoto istituzionale. Ma è proprio l’autonomia dalla famiglia di origine, come per qualsiasi persona adulta , a segnare un significativo passaggio di crescita che , purtroppo , alla persona con disabilità è spesso negato.
Gli incontri culturali inizieranno tra qualche mese e saranno distribuiti tra alcuni comuni dell’area vesuviana (cioè quelli di appartenenza dei Garanti afferenti alla Rete); sono previste attività seminariali al mattino e gruppi di lavoro (condotti da me) nel pomeriggio; sarà particolarmente gradita la partecipazione delle persone con disabilità e dei familiari, affinché possano acquisire conoscenze e strumenti per realizzare obiettivi ormai inderogabili.”
- Quale accoglienza immagina che ci possa essere per questa iniziativa?
“Mi aspetto che l’iniziativa sia vista con interesse, perché avremo un approccio nuovo a vecchi problemi . Ciò che conta è che non siano più le istituzioni ad agire ma che ognuno , in prima persona , si renda consapevole di poter diventare un importante motore di cambiamento sociale. Bisogna mettersi in gioco in prima persona, senza dare o accettare deleghe. Qualsiasi persona può farlo, con o senza disabilità. È da qui che bisogna partire. Sono certa che questo territorio sia ricco di risorse umane spendibili per un impegno in tal senso. Ho deciso alcuni mesi fa di rientrare a Napoli, dopo tanti anni. Ho incontrato entusiasmo, vitalità, generosità e gratuità, virtù non così frequenti, al primo impatto, in altre città italiane. C’è una grande ricchezza sommersa in questo territorio. Vogliamo e dobbiamo farla emergere. Questa bella e preziosa energia deve entrare in circolo nella vita della comunità. E, per quanto mi riguarda, saranno proprio le persone con disabilità ad essere il faro a cui guardare per tracciare nuove rotte alla evoluzione sociale collettiva”
BENEVENTO - Al via il progetto “PAPER LESS” al Galilei Vetrone
21/01/23
BENEVENTO- Luca Ward racconta "Il Carnevale degli Animali" ed elogia l'OFB
di Emilio Spiniello
L’incanto della voce di Luca Ward combinata con la bravura dei musicisti dell'Orchestra Filarmonica di Benevento ha regalato una serata piacevole al pubblico intervenuto per il secondo concerto della stagione 2023 al Teatro Comunale Vittorio Emmanuele, diretta dal Maestro Danila Grassi.
L’attore e doppiatore romano famoso per la frase «Al mio segnale, scatenate l’inferno» nel film “Il Gladiatore” è stata la voce narrante nella grande fantasia zoologica di C. Saint-Saëns, “Il Carnevale degli animali”. Una favola in musica per due pianoforti ed orchestra composta di 14 brevi brani.
È la storia del popolo degli Elefanti costretti, un brutto giorno, a lasciare il loro Paese e cercarsi un altro posto per vivere. Nella loro fuga, una sorta di esodo epico e surreale, saranno aiutati dall'ingenua e disarmante fantasia del piccolo elefantino figlio del Re, e dagli animali protagonisti della partitura di Saint-Saéns. Una favola senza tempo, ma anche un racconto sul tema della migrazione dei popoli che aggiunge al divertente scherzo musicale di Camille Saint-Saéns uno spunto di riflessione sulla nostra epoca.
Un insieme di musica e parole che in un’ora e mezza hanno affascinato dapprima con le danze rumene popolari di Béla Bartók e la sinfonia n.83 in sol minore ‘La gallina’ di Haydn, poi con l’opera di Saint-Saëns.
Grossi applausi finali per Ward, il quale ha chiesto di sostenere i professionisti dell’Ofb, una realtà importante del nostro territorio che promuove la nuova stagione realizzata con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania, con il patrocinio morale del Comune e della Provincia di Benevento, in partnership con l’Università degli Studi del Sannio ed il Pastificio Rummo.
20/01/23
BENEVENTO- Al San Nicola riapre "Il Paese dei Sogni" della Eidos, con "In fondo al mar"
19/01/23
T. ANNUNZIATA (NA) - "Oltre la linea inverno": dal 22 gennaio al Magma la danza dialoga con altre forme d'arte
DANZA E TEATRO - "Oltre la linea inverno", la rassegna itinerante dedicata alla danza in dialogo con altre forme d'arte, approda al Magma Teatro di Torre Annunziata, in via Vesuvio 55, con quattro appuntamenti: 22 gennaio, 12 marzo, 26 marzo, 23 aprile. La kermesse, diretta da Sabrina D'Aguanno e Rosario Liguoro, si inserisce nell'ambito della VII stagione teatrale del Magma, La Materia dei Sogni, curata dall'associazione Balagancik.
Sono cinque le compagnie che si esibiranno alternandosi, in performance che mantengono il filo conduttore della contaminazione tra linguaggi e l'aspirazione a oltrepassare la linea della pura forma. Si debutta il 22 gennaio ore 19.00 con Quadri 2023 e Terra di Nessuno.
Quadri 2023 è un programma contenitore ideato da Ricky Bonavita che si rinnova ogni anno con nuovi allestimenti di sezioni coreografiche appartenenti al repertorio più recente della compagnia. Lo spettacolo cambia con il mutare del luogo, proponendo una fruizione ogni volta diversa. La performance è divisa in due parti: la prima è costituita da una suite di brani scelti da Elegia, un lavoro di matrice romantica e surreale; nella seconda parte viene proposto lo spettacolo Affinità, un duo dal carattere metropolitano, contraddistinto da azioni più forti ma a tratti anche ironiche, sempre giocato sulla complessità delle relazioni all’interno dell’universo maschile. Coreografia e regia di Ricky Bonavita, assistente alla coreografia Valerio De Vita, musiche di Debussy, Rachmaninov e autori vari, musiche originali di Michelangelo Lupone, scene e costumi di Daniele Amenta e Yari Molinari. Interpreti: Ricky Bonavita e Valerio De Vita.
Terra di nessuno (estratto), produzione Akerusia Danza, è liberamente ispirato al romanzo di Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia. La terra di nessuno è lo spartiacque tra due mondi agli antipodi, un bosco fitto, oscuro e intricato popolato da creature fantastiche. In uno dei due mondi vige l’età aurea, un tempo mitico di prosperità, abbondanza e pace assoluta. L’umanità è composta da sole donne che adorano una dea regina. Nell’altro mondo regnano invece il caos e le tenebre, gli individui si sopraffanno l’uno con l’altro e le guerre infestano il tempo. La terra però avrà il suo corso senza più contrasti e divisioni. Gli uomini in grigio, consapevoli dei limiti dell’esistenza, del dubbio, della possibilità del compromesso e dell’equilibrio trasformeranno il bosco. Ideazione e regia di Rosario Liguoro, coreografie di Sabrina D’Aguanno, musiche originali di Massimo D’Avanzo, direttore di scena Ciro di Matteo, direzione artistica Elena D’Aguanno. Interpreti: Francesca Gifuni, Marcella Martusciello, Mayra Minopoli.
Info e prenotazioni: cell. 366 8711689 – itinerarteass@gmail.com
28/12/22
BENEVENTO- Festival ArTelesia, è "Il Viaggio" il tema della 15a edizione
CONCORSI - Pronto il bando per la quindicesima edizione del Benevento Social Film Festival ArTelesia, concorso internazionale del Cinema Sociale per registi emergenti e professionisti, Scuole e Università. L’evento è promosso dall’Associazione Culturale Libero Teatro, con il patrocinio ed il sostegno di diversi Ministeri, Atenei ed Enti pubblici e privati. Il leitmotiv della quindicesima edizione è “Il Viaggio” . Quattro i bandi di concorso: Filmmaker e DivAbili; School and University, Anteprime nazionali ed internazionali e Film di animazione. Questi i temi: IO MI APPARTENGO – rispetto della propria individualità, saper essere oltre ogni apparire, coltivare la propria libertà contro ogni dipendenza. – INTEGRAZIONE – rispetto dell’identità etnica e culturale contro ogni forma di discriminazione: beyond cultural stereotypes. SUPERFICI PROFONDE – scoperta e valorizzazione del patrimonio storico-artistico dei territori. ORTOMETRAGGIO – Storie di agricoltura sostenibile – LIBERO. Nella sezione DivAbili, concorso esclusivo del Social Film Festival ArTelesia, è possibile iscrivere lavori realizzati da registi diversamente abili o che abbiano coinvolto attori diversamente abili che non devono necessariamente incentrarsi sul tema della disabilità. Questo nell’ottica di una reale inclusione delle persone diversamente abili nel mondo del cinema e dello spettacolo. Temi della sezione School and University: L’OROLOGIO SULLE 20.30: buone pratiche per lo sviluppo sostenibile. INTEGRAZIONE: rispetto dell’identità etnica e culturale contro ogni forma di discriminazione: beyond cultural stereotypes. CINELIBRIAMOCI: lavori ispirati ad opere della narrativa italiana e mondiale. Particolare attenzione sarà riservata alle opere realizzate dagli studenti con dispositivi mobili – smartphone, tablet, action camera, droni. Le sezioni ANTEPRIME NAZIONALI ED INTERNAZIONALI e CINEMA DI ANIMAZIONE si propongono di valorizzare e favorire la promozione di nuovi prodotti cinematografici nel circuito festivaliero. Per tutte le categorie è comunque previsto il tema libero. Il termine ultimo per l’invio dei lavori è il 28 febbraio 2023. E’ possibile scaricare bando e scheda di iscrizione dal sito www.socialfilmfestivalartelesia.it . Le modalità di preselezione e selezione delle opere, improntate a criteri di originalità, efficacia del tema trattato e qualità tecnica, sono esposte nel bando di concorso. Nel corso delle precedenti edizioni, sono stati premiati cortometraggi e lungometraggi di altissima qualità provenienti da diverse parti del mondo, in una kermesse che ha registrato un’affluenza e un favore sempre crescente da parte del pubblico. Il Festival, inoltre, si caratterizza anche per una serie di iniziative collaterali quali l’organizzazione di spettacoli teatrali e musicali, stage, convegni e incontri tra esperti del settore e studenti che desiderano avvicinarsi al mondo del cinema, mostre d’arte, spazi dedicati alla promozione del turismo e delle risorse del territorio con la presenza di qualificate aziende sannite, laboratori creativi rivolti espressamente ai bambini e percorsi di formazione cinematografica dedicati ai ragazzi.
20/12/22
S. GIORGIO A CR. - Giovanni Liccardo riscopre e narra "La Storia di Napoli in 1001 luoghi", tra passione e verità
Gli alunni dell'ITI Medi presentano "Le nuove leggende napoletane" alla Biblioteca Alagi
di Maria Ricca
LIBRI - Una guida preziosissima per lo studioso ed il colto, per il turista curioso e per il cittadino appassionato di storia e di cultura. Semplicemente un’opera di ampio respiro, che sa incontrare il gusto di chi voglia scoprire o riscoprire ogni volta le particolarità della propria città. E’ “La storia di Napoli in 1001 luoghi”, nuovo volume dato alle stampe, per i tipi della Newton e Compton, collana “Quest’Italia”, dal professor Giovanni Liccardo, storico e studioso di fama nazionale, oggi Dirigente dell’Istituto “Levi” di Portici. L’agile pubblicazione è stata presentata alla Biblioteca “Alagi” di San Giorgio a Cremano nell’ ultimo appuntamento con la rassegna “ Biblioteca d’Autore”, promossa dalla “Bottega delle Parole”, patrocinio morale del Comune.
Il Sindaco Zinno ha introdotto i lavori, accogliendo con piacere l’iniziativa dedicata all’Autore Liccardo, “studioso eclettico, che finalmente anche a San Giorgio a Cremano porta la propria passione culturale e la propria professionalità.” L’Assessore al Patrimonio Carlo Sarno si è, poi, soffermato sulle infinite contraddizioni della Napoli raccontata nel libro, ricca di bellezze architettoniche e piena di vitalità, ma purtroppo anche di problemi.
“Napoli stessa, come ben si può intuire dalla struttura ad anfratti e grotte dei suoi famosi presepi, si racconta attraverso il proprio territorio costruito a strati, uno sull’altro, in senso fisico ed in senso storico e artistico -– ha sottolineato l’Autore, che di napoletanistica si occupa da molti anni, rispondendo alle sollecitazioni di Oriana Russo, sensibile operatrice culturale, che ha condotto l’amabile, dotta conversazione. “Nel redigere l’opera ho dovuto mio malgrado – ha ribadito Liccardo - operare delle precise scelte. E ho scelto di procedere per “piste”, in ordine alfabetico, che spero il lettore condivida. Un libro, del resto, una volta partorito dalla mente dell’Autore, appartiene a chi lo legge e che dunque sceglierà come procedere fra “chiese, palazzi, piazze e non solo”, in questa “magica passeggiata in mezzo ai simboli della città partenopea”. Un percorso deliberatamente condotto anche fra i luoghi meno celebri, “che però custodiscono la vera storia del posto” e dunque sono “fondamentali per chiunque voglia conoscere” davvero l’anima della città. Rievocati, via via nella conversazione, le diverse e sorprendenti caratteristiche del Duomo, per la cui visita non si sa da che parte cominciare, il “culto di Mitra”, divinità orientale maschilista, con i suoi riti iniziatici, a cui poi la tradizione cristiana si è sovrapposta, gli ipogei di un città “porosa”, che conserva acquedotti e canali che la attraversano. E poi ancora il cimitero delle 366 fosse e l’appassionato culto dei defunti in una Napoli, città dell’amore. E così, vien voglia davvero di scoprirla o riscoprirla la Partenope delle mille meraviglie e contraddizioni, appassionandosi alla lettura del complesso lavoro di Giovanni Liccardo, che abilmente cuce insieme questo intenso percorso di riflessioni storico-culturali, in un utile manuale di approfondimento per chi, scegliendo di volta in volta fior da fiore, può correre dall’uno all’altro aspetto delle vestigia della civiltà partenopea e apprezzarla in pieno.
Storia e fantasia, infine, si sono poi fuse insieme negli interventi degli alunni dell’Iti Medi di San Giorgio a Cremano, che hanno presentato contestualmente la propria mostra “Le nuove leggende napoletane”, in esposizione in sala, nata con il coordinamento dei docenti Giuseppe Bonaguro e Salvatore Edipio, nell’ambito del “Fantasy Day” e Le connessioni inattese”, regalando emozioni e sorrisi, con le proprie descrizioni e reinterpretazioni della città dai mille volti e dalle mille sfumature.
15/12/22
BENEVENTO- "Il Paese dei Sogni" della Eidos chiude (per ora) domenica 18, con "Babbo Natale è sempre puntuale"
TEATRO - Ultimo appuntamento domenica 18 dicembre alle ore 17,00, presso il Teatro San Nicola, per la diciottesima edizione de “Il paese dei sogni”, la storica rassegna dedicata ai più piccini organizzata dalla compagnia Teatro Eidos, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento. Il nuovo titolo in cartellone sarà “BABBO NATALE E’ SEMPRE PUNTUALE”, della stessa compagnia Teatro Eidos, scritto e diretto da Virginio De Matteo.
Dalle note di regia:
“E se Babbo Natale e la Befana si scambiassero la notte? Se il ventiquattro dicembre venisse a farti visita la Befana e il sei gennaio Babbo Natale, a te potrebbe far piacere?
Cosa preferisci ricevere prima: i giocattoli o il carbone?
Non credi sia possibile? Bhe dipende! Dipende da quanto Babbo Natale sia in effetti puntuale.
“È sempre puntuale!”. Tu dici? Io non so, vediamo cosa ci narra questa storia e togliamoci ogni dubbio.
La messa in scena, che propone i personaggi caratteristici del Natale cari ai bambini, quali Babbo Natale e la Befana, si sviluppa tra colpi di scena e gags comiche, coniugando tradizione ed attualità, quotidiano e fiabesco, assicurando uno spettacolo deliziosamente divertente.”
Si conclude, così, la diciottesima edizione della rassegna di teatro per ragazzi Il Paese dei Sogni. Il bilancio della rassegna rivolta al giovane pubblico è molto positivo e segnato da una presenza di bambini e adulti sempre numerosa.
Il Teatro Eidos è già al lavoro per la prossima edizione che inizierà a fine gennaio 2023.
Intanto fino al 30 dicembre sarà possibile consegnare, anche via mail, al Teatro Eidos i disegni per il concorso: “Colora il tuo spettacolo”.
Per informazioni e prenotazioni
Tel.: 0824.58474 / 335.413060 - www.teatroeidos.it - info@teatroeidos.it
N.B.: I biglietti potranno essere prenotati via mail. L’acquisto potrà avvenire on line sul sito del Teatro Eidos alla sezione Ticket oppure il giorno dello spettacolo presso il Teatro San Nicola dalle ore 16,00. Posto unico: € 7,00.
09/12/22
BENEVENTO - Tra suoni, giochi di luce e atmosfere incantate, è stato inaugurato “Il giardino di Natale”
EVENTI - Ha avuto un bel riscontro l’inaugurazione del “Giardino di Natale”, organizzato dall’Accademia delle Opere Aps e dal comitato festa della Chiesa SS. Addolorata. Dopo la celebrazione eucaristica delle 18, c’è stata la benedizione di don Gaetano, che ha dato il via ad un percorso fatto di luci, colori e suoni che i visitatori hanno potuto ammirare. I più piccini sono stati omaggiati di un piccolo cadeau e hanno potuto scattare una foto ricordo con Babbo Natale.
Molto bella l’atmosfera, contornata dalle note di Hallelujah.
Da sottolineare l’importante sforzo compiuto dagli organizzatori: “Ci siamo autotassati - sottolinea il presidente dell’Accademia delle Opere Aps, Francesco Tuzio - . Non abbiamo avuto nessuno sponsor per quanto concerne gli allestimenti, ad eccezione di qualche piccolo contributo che ci ha consentito di mettere a disposizione dei premi per la lotteria del 6 gennaio. Mi preme sottolineare che l’ingresso è gratuito, così come le foto dei bambini con Babbo Natale, a differenza di quanto accaduto da qualche altra parte. Con i nostri piccoli mezzi siamo riusciti ad organizzare un lavoro del quale siamo fieri. Ci saranno altre iniziative - continua Tuzio - legate alla Pasqua e ad interessanti eventi estivi. Il giardino di Natale non è un evento dissociato dagli altri. Il programma è vario e ogni settimana ci saranno degustazioni diverse. Abbiamo cercato di creare qualcosa di simpatico e innovativo per il rione”.
“Il giardino di Natale” ci terrà compagnia fino al 6 gennaio con un’estrazione che si terrà alle 19.30 nella saletta parrocchiale della chiesa SS. Addolorata.
Di seguito il programma degli appuntamenti
Ogni venerdì e sabato, dalle 17.30 alle 19.30, e la domenica alle 11.30, 12.30, 17.30 e 19.30; si potranno ammirare illuminazioni e casette natalizie presenti all’interno del giardino della chiesa SS.Addolorata. Sarà possibile degustare alcuni prodotti messi a disposizione da un’azienda leader nel settore.
Dal 15 dicembre, alle 19 di ogni giovedì, nella sala parrocchiale della chiesa Addolorata ci sarà la tombolata musicale.
Il 26 dicembre, alle 19.30, da non perdere l’appuntamento con il presepe vivente presso la contrada Madonna della salute.03/12/22
BENEVENTO - "Il Giardino di Natale" per adulti e bambini all'Addolorata, con l'Accademia delle Opere
Il programma prevede diversi appuntamenti: tutti i venerdì e sabato, dalle 17.30 alle 19.00, e la domenica dalle 11.30 alle 12.30 e 17.30 - 19.30, sarà possibile ammirare particolari illuminazioni e casette natalizie con degustazioni ed esposizioni. I più piccini, invece, avranno la possibilità di scattare una foto ricordo nella casetta di Babbo Natale.
Gli appuntamenti non finiscono qui: a partire dal 15 dicembre, ogni giovedì, alle 19, presso la sala parrocchiale della Chiesa "SS. Addolorata" ci sarà la tombolata musicale.
Il 26 dicembre, alle 17.30, sarà possibile assistere al presepe vivente presso la contrada "Madonna della salute".
Dulcis in fundo, tanti bei premi vi aspettano con l' estrazione del 6 gennaio 2023, che si svolgerà presso la saletta parrocchiale della Chiesa "SS. Addolorata" alle 19.30.
30/11/22
BENEVENTO - "Process drama" al Mulino Pacifico. La Solot ospita il teatro sociale
“Siamo frontiera e il teatro è sociale”, si è espresso cosi Antonio Intorcia nel passare la parola alle rappresentanti della Fondazione Campania dei Festival che ha promosso “Quartieri di vita. Life infected with Social Theatre!”, il Festival di formazione e teatro sociale che ha voluto il process drama al Mulino Pacifico.
27/11/22
SAN GIORGIO A CREMANO - Miriam Candurro apre “La settima stanza” del cuore in “Biblioteca d’Autore”
LIBRI - “Una scrittrice leggiadra, molto attenta ai
particolari, alla scelta delle parole giuste per descrivere atmosfere intense e
complicate, che sa “afferrare” il
lettore e introdurlo nella mente dei personaggi, una grande rivelazione.” Così
la docente ed operatrice culturale Loredana Di Franco per presentare “La
settima stanza” di Miriam Candurro, ed. Sperling & Kupfer. L’attrice e scrittrice partenopea,
all’attivo diverse esperienze cinematografiche e televisive, fra i volti più
amati di “Un posto al sole”, ha aperto il ciclo di incontri letterari nella
Villa Bruno di San Giorgio A Cremano,
promossi da “La bottega delle parole” per il ciclo “Biblioteca
d’Autore”.
Alla professoressa Di Franco, con Martina Giardulli, promotrice di eventi
culturali, attiva nel campo della formazione e del teatro, il compito di introdurre l’autrice, dopo i
saluti istituzionali del sindaco Giorgio Zinno e dell’Assessore alla Cultura
Giuseppe Giordano.
Martina Giardulli, che ha curato ogni particolare della
presentazione, dalla regia dell’evento alla realizzazione di piccoli segnalibri
e di foglietti-messaggi, per offrire al pubblico la possibilità di intervenire
anche attraverso la scrittura di un proprio pensiero su quanto proposto dal
libro, ha individuato alcuni fra i punti più salienti dell’opera, letti poi
intensamente.
Miriam Candurro ha parlato con emozione del suo percorso di interprete e scrittrice: “La scrittura
mi ha sempre accompagnato da quando ero piccola. Amo scrivere a mano, perché
quando si scrive a mano, si pensa davvero.” La storia proposta, la sintonia di
anime fra Giovanni ed Anna, era da tempo nella mente dell’autrice, che quando
scrive, penetra completamente nella mente dei personaggi, esattamente come fa
quando ha un ruolo da interpretare. Personaggi bloccati in una dimensione che
non possono abbandonare, l’obbligo di dimora, ben rappresentato in quel tempo
della pandemia che ha costretto tutti a restare in compagnia di se stessi,
“l’unico confronto che ci accompagnerà per la vita intera, il più difficile”.
Violenza e amore in questa vicenda, che lascia il fiato
sospeso fino alla fine e della quale si riesce a non dire troppo in sede di
presentazione, stuzzicando però l’immaginario del pubblico, attraverso alcune frasi rivelatrici del testo, che
penetrano talmente nell’anima del lettore da farlo sentire in perfetta sintonia
con i personaggi, come se la storia raccontata fosse la propria. “La settima
stanza”, scritto da Miriam Candurro con
slancio e senza interruzioni, quasi come una “missione” nei giorni difficili
del lock down diventa così il luogo del cuore, “quell’angolino dove abbiamo
lasciato i desideri della nostra vita”: “Vorrei essere una montagna di neve mai
scalata”, dice la protagonista del romanzo, tra rabbia e rimpianto ed è struggente.
BENEVENTO - Angelo Sateriale firma "Una causa persa", fra satira e colpi di scena
19/11/22
BENEVENTO - Mario Pedicini all'Auser parla dei novant'anni del Viale degli Atlantici
17/11/22
BENEVENTO- La Sirenetta apre "Il Paese dei Sogni" della Eidos
12/11/22
BENEVENTO - Nello Mascia e "A che servono questi quattrini?" , classico immortale di arguzia e divertimento
Fu una delle più divertenti commedie che resero celebri i fratelli De Filippo, scritta da Armando Curcio nel 1940 e trasposta in versione cinematografica nel 1942.
Il Marchese, plagiando Vincenzino, continua nel suo incessante elogio dell’ozio, del dolce far niente, come se fosse un reale lavoro impegnativo, una vera e propria arte sapiente.
Un intreccio divertente che tocca il punto più alto quando si sparge la voce che il povero Vincenzino, con poca voglia di lavorare, abbia ereditato una cospicua somma di denaro dall’America.
La sceneggiatura calca il solco del rapporto dell’uomo con l’apparire e con i beni materiali, elogiando il piacere del tempo considerato “perso” giacchè improduttivo, andando incontro al guadagno a tutti i costi, alla ricerca perpetua dell’arricchimento.
Una commedia semplice e godibile tratteggiata da un piano paradossale con una incisiva frase finale “Il danaro non ha mai dato la felicità a nessuno! Specialmente quann'è poco! ".
11/11/22
CAPUA - "Juorne", il dramma di una madre al Fazio Open Theatre con Chiara Vitiello, diretta da Diego Sommaripa
di Maria Ricca
TEATRO - Secondo appuntamento, domenica prossima, 13 novembre, ore 19, al palazzo Fazio di Capua, con la quinta edizione della rassegna FaziOpenTheater 2022 - 2023 (V Edizione), Teatro - Danza - Arti Performative, nata su Ideazione e direzione artistica di Antonio Iavazzo.
Buon successo di
pubblico e di critica per il cartellone
di ben 19 eventi di grande qualità, presentato ad ottobre, con molte importanti
novità e atteso dagli appassionati, che amano il teatro e hanno salutato con
gioia e partecipazione, già l’anno scorso, la ripresa delle attività, dopo il lungo stop
dovuto alla pandemia.
In scena,
stavolta, c’è “Juorne”,
dell’Associazione “Musicien” – “Resistenza Teatro” di NAPOLI. Interprete dell’allestimento, che ha vinto il
Premio Migliore Drammaturgia “Corti della Formica” (concorso ideato, curato e
diretto da Gianmarco Cesario), è Chiara Vitiello, su testo e regia di Diego Sommaripa.
A lei, si legge nelle note dell’autore, “il compito di dar vita a pensieri ed
amarezze di una madre, sola a battagliare in una guerra giornaliera con un peso
specifico: crescere un bambino disabile. A questa guerra sarà contrapposta la
Pace, ovvero l’amore per il figlio, un amore smisurato, che però porterà
conseguenze irreparabili. “Juorne” è una storia di rapporti, che si creano, si
formano, si rompono, si contorcono, si sgretolano, gli anni d’amore e d’odio di questi Rapporti
Madre/Figlio, Madre/Padre, Madre/Istituzioni.” Un monologo davvero pieno di
significati e sofferenza, espressione di una vita non clemente, e di un destino
infelice, nei confronti della quale la donna avrà atteggiamenti contrapposti,
nell’alternarsi di tensione e di pietà.
Alla fine dello
spettacolo, come di consueto, vi sarà il dibattito tra pubblico e protagonisti
della scena, qui attrice e regista-autore, per approfondire i temi che hanno
portato alla realizzazione dello spettacolo.
Info e
prenotazioni: Antonio Iavazzo - info@antonioiavazzo.it
Gianni Arciprete -
gianniarciprete@libero.it