PARLIAMO DI...


01/07/25

TELESE TERME, 9 luglio - “Magia in Musica”: riflessioni autorevoli e un concerto al lume di candela contro la violenza di genere

 


Una serata di emozione, impegno e bellezza: è questo lo spirito di “Magia in Musica”, format ideato dall’Accademia delle Opere APS, che si terrà il 9 luglio alle ore 19:30 presso il suggestivo Parco delle Antiche Terme Jacobelli di Telese Terme, ad ingresso libero.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione per i Diritti Fondamentali e dal Comune di Telese Terme, è organizzata dalla Dr.ssa Mariarosaria Focaccio, Dirigente Responsabile dell’Umanizzazione del Policlinico Universitario Federico II di Napoli e Vicepresidente della Fondazione, con il supporto del suo staff, in particolare della giornalista Amelia Focaccio, della psicoterapeuta Maria Di Carlo e dell’Accademia delle Opere APS, nonché grazie al prezioso sostegno degli sponsor.

Tra questi, il Pastificio Massa, che omaggerà i presenti con una confezione di “paccheri” recanti la graffiante dicitura: "...solo questi paccheri a noi piacciono”.

Ad aprire la serata sarà il Dr. Antonio Gialanella, Presidente della Fondazione promotrice e già Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli, che illustrerà il tema dell’incontro e accompagnerà il pubblico lungo le diverse fasi dell’evento.

Porteranno il loro saluto istituzionale il Sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso, e S.E. Monsignor Giuseppe Mazzafaro, Vescovo di Sant’Agata, Cerreto Sannita e Telese Terme.

Seguirà l’intervento di apertura del Prefetto di Benevento, S.E. Dr.ssa Raffaela Moscarella, che introdurrà i lavori della serata.

A seguire, prenderanno la parola la Dr.ssa Antonella Sica, Direttrice dell’Unità UOC MEU dell’ASL Salerno; la psicoterapeuta Dr.ssa Fabiola Filippelli (Coop iCare); e Alessandro D’Alessio, giovane studente del Liceo Statale Ernesto Pascal di Pompei, che offrirà uno sguardo generazionale sul tema.

Il momento centrale di riflessione sarà affidato a S.E. Dr.ssa Maria Rosaria Covelli, Presidente della Corte d’Appello di Napoli, a capo dell’Osservatorio permanente sull’efficacia delle norme in materia di violenza di genere e domestica, istituito dal Ministro della Giustizia nel 2022.

Saranno ascoltate toccanti testimonianze dal vivo di Emanuela Castaldo e Annamaria Bianca Nicolae; seguirà un contributo video di “Maria” — nome di fantasia per tutelarne la riservatezza — che ha scelto di condividere la propria esperienza di coraggio.

Le conclusioni saranno affidate al Prefetto di Napoli, S.E. Dr. Michele Di Bari, che offrirà una riflessione finale con la sua consueta intensità.

La serata proseguirà con l’esibizione del Quintetto d’archi dell’Orchestra Internazionale della Campania, diretto dal Maestro Veaceslav Quadini Ceaicovschi, che eseguirà brani di musica classica e moderna, accompagnati dalla danza di tangheri.

A chiudere l’evento, l’estro e la comicità di Francesco Cicchella regaleranno un sorriso di speranza a tutti i presenti.

“Magia in Musica” sarà un momento di ascolto, denuncia e rinascita, in cui parole e musica si intrecceranno per accendere una luce – simbolica e reale – contro ogni forma di violenza.

30/06/25

BENEVENTO, 5-6 luglio - "Struscio di Streghe - La Notte delle donne" in centro storico



Terza edizione di "Struscio di Streghe" , nel centro storico di Benevento, il 5 e 6 luglio 2025. L’evento è promosso dalla Fondazione Terre Magiche Sannite, nasce da un’idea di Carmen Castiello che ne cura la direzione artistica, ed è il frutto dello studio e della collaborazione della Compagnia Balletto di Benevento con le realtà artistiche e culturali partecipanti.

Struscio di Streghe quest’anno si presenta con una straordinaria novità. Non ci sarà un concorso tra scuole e compagnie di danza come nelle due edizioni precedenti, ma sinergie tra le scuole di danza e i gruppi artistici.

Sabato 5 luglio, a partire dalle ore 21, su progetto coreografico di Carmen Castiello e regia di Linda Ocone, prenderanno forma numerose performance artistiche che rappresenteranno i vari aspetti della condizione di vita quotidiana delle donne in cui il mistero della Janara si è innestato e cristallizzato nel tempo con momenti particolari della storia e della leggenda delle Streghe e delle Janare.

Le scene saranno replicate più volte nel corso della serata per consentire al pubblico di partecipare a tutte le rappresentazioni. Le parole Rispetto e Riscatto caratterizzeranno le due giornate.

Tante e significative le scene che faranno immergere il pubblico in una dimensione di magia e mistero.

Il programma prevede il 5 luglio: all’Hortus Conclusus con “Bellezza Orsini” abbiamo l’eterno conflitto tra il bene e il male; testi di Tullia Bartolini, con Miriana Viele , coreografia di Odette Marucci e Maria Chiara Tedesco.

in piazza Guerrazzi le “Cantilene” , con la regia teatrale di Viliana Cancellieri;

Quadro dei Cunti In piazza Santa Sofia il “Canto delle Lavandaie”, coreografia di Sara Scuderi la partecipazione di Alda Parrella, la musica di Assurd e il coro di Daniela Polito;

nel Chiostro di Santa Sofia (Museo del Sannio), la “Danza dei Capelli”, coreografia di Teresa Vitale con Marika Parcesepe e la violinista Gabriella Rosato;

nel Giardino del Mago “La foglia che sapeva guarire i cuori” racconti per bambini a cura di Aurelia Palmieri.

Quadro della Magia Bianca in Piazza Federico Torre con la fisarmonica di Lorenzo Cirocco, le interpretazioni di Rosaria Preziosi e Sabrina Saati saranno rappresentate: la “Raccolta del Grano”, coreografia di Roberto Prete, la “Danza della Farina”, coreografia di Odette Marucci e Sara Scuderi, “Danza della Panificazione”, coreografia di Sara Scuderi; con la partecipazione straordinaria della Coldiretti di Benevento con Angelica De Ieso e Michele Magno,

 Quadro delle Origini in piazza Papiniano presso l’obelisco Egizio, con la conduzione di Giusy De Rienzo saranno rappresentate: la “Danza del Culto Di Iside”, coreografia di Ornella Mirra, la “Danza del Fuoco”, coreografia di Rachele Iavarone, al termine delle performance si potrà visitare il museo delle streghe “Janua” a Palazzo Paolo V; mentre nella Galleria di palazzo Bosco la “Danza degli Zoccoli e della Zoccolara”, con testi e recitazione di Antonella La Frazia, la danza di Eva Iamunno e le percussioni di Carlo Corso;

Quadro del Mistero in piazza Roma, con la conduzione di Laura Febbraro saranno rappresentate: la “Danza del Mistero”, coreografia di Giovanni Mauriello con la direzione artistica di Michele Leone, la “Danza del Sussurro”, coreografia Carmen Pepe, la “Danza dello Strofinio delle Mani”, coreografia Lia Turchiarolo .

La serata del sabato si concluderà in piazza Roma con la “Danza della Terra e del Cielo”, su coreografia Hassan Awad Eltabie. Questo momento conclusivo vedrà confluire tutti gli artisti in piazza per un movimento corale unico e straordinario.

Il 6 luglio in piazza Roma alle 18,30 si svolgerà il “Laboratorio di Pizzica “Sentire” a cura di Massimiliano De Marco e Veronica Calati con la partecipazione straordinaria del gruppo musicale ”Assurd”; l’appuntamento sarà un viaggio comune per esplorare le varie possibilità che nascono dall’incontro e dalla sinergia tra musica e danza.

Per i partecipanti al corso “Sentire” sarà necessaria la prenotazione al numero 3490036936. Mentre per il pubblico l’ingresso è libero.

 Alle 21 con partenza dalla Rocca dei Rettori si terrà la Parata delle Donne di Luce con arrivo a Piazza Roma. Il corteo sarà accompagnato dalla musica delle “Assurd” che terranno un concerto a conclusione dell’evento.

La città diventa teatro a cielo aperto. Un viaggio nell’universo femminile attraverso epoche, luoghi e arti, dove mito e memoria si intrecciano in un percorso notturno a tappe, per restituire alle donne il proprio ruolo.

“Struscio di Streghe”, attraverso la danza, punta a dare nuova luce alla donna del mistero vestita di un fascino senza tempo, avvolta da un’aura di magia. Ha l’obiettivo di restituire valore e spessore culturale alla figura della Janara, liberandola dall’immagine deleteria di donna malefica e nefasta e valorizzandola, invece, per le competenze, il pensiero e il carattere avanguardistico.



29/06/25

BENEVENTO - Al BCT la "strana coppia" Chiambretti-Pascale, ironici ed appassionanti. E Benevento diventa la "Svizzera"


di Emilio Spiniello

Una coppia inedita sul palco di piazza Roma per la quinta serata del Festival BCT. Incontro schietto e coinvolgente quello tra Piero Chiambretti  e Francesca Pascale. Quest’ultima, nota soprattutto per la love story con Berlusconi, non si è risparmiata nel porre le domande al comico e autore che dal 1984, dopo un concorso in Rai, ha sempre portato ironia nel mondo televisivo.

“ Credo che ancora sia necessaria una buona e sana gavetta:  indispensabile non per arrivare, ma per rimanere. – Ha detto il conduttore torinese.  Dopo il concorso vinto senza raccomandazione, ero la mosca bianca della famiglia che pensò di lavorare nel mondo dello spettacolo. Dalle prime tv locali fino alla chiamata in Rai con i programmi dedicati ai ragazzi. 

“Mai avuto pressioni politiche?” Chiede la Pascale. La risposta: “Ebbi problemi quando filmai delle immagini nell’archivio segreto di Andreotti in via Borgognona”.



Si è scagliato poi contro il “politicamente corretto visto che il troppo storpia ed è un disastro”. Eppure – ha proseguito Chiambretti - il miglioramento tecnologico dei nostri tempi ha impoverito un po’ tutto, essendo la televisione lo specchio rotto della realtà odierna, governata da bulli rozzi che hanno soltanto milioni di followers ma non sono bravi in nulla”. 


Effetto nostalgia poi sulle clip mandate in onda in piazza, riferite ai programmi degli anni Ottanta e Novanta come “Va' pensiero” (dove Chiambretti incontrava gente comune in strada),  fino a “Il portalettere”, programma irriverente di straordinaria intelligenza umoristica in cui consegnava scomode lettere ai personaggi dello spettacolo, ma soprattutto della politica italiana . Rispetto a quest’ultima esperienza furono riuscitissimi e piacevolissimi gli incontri faccia a faccia con Moana Pozzi e gli esponenti politici, l’ex capo di Stato Francesco Cossiga e l’ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti.



Un passaggio anche sul futuro televisivo di Chiambretti, proprio nelle ore in cui è sparito dai palinsesti Rai, presentati nelle scorse ore. Proprio la Rai, secondo Chiambretti, “segue i modelli della tv commerciale, dove spesso la qualità non corrisponde ai numeri, come dimostrano le rilevazioni Auditel”.

Di recente  Piero Chiambretti è  tornato su Rai 3 con la seconda edizione di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, un programma di infotainment incentrato sull’universo femminile, caratterizzato da ironia, comicità e intrattenimento. Da marzo scorso, invece, lo abbiamo visto alla conduzione di “Fin che la barca va”: una striscia serale di 25 puntate in cui il conduttore naviga lungo il Tevere invitando a bordo di una barca personaggi dello spettacolo, del giornalismo e dello sport per confrontarsi e dialogare su temi d'attualità.

Per Chiambretti infine la consegna del premio Noce d’Oro ed un caloroso saluto finale alla città di Benevento  “diventata come la Svizzera”, dinanzi ai divertiti coniugi Mastella seduta in prima fila.


28/06/25

BENEVENTO - "Propaganda live" al BCT, con la verve di Diego Bianchi-Zoro, magnetico affabulatore


di Emilio Spiniello 

“Propaganda Live”, il programma di Diego Bianchi, in arte Zoro, è approdato simbolicamente in piazza Santa Sofia di Benevento, per la quarta serata targata BCT Festival. La giornalista Sonia Serafini ha presentato sul palco il conduttore del programma di approfondimento e satira politica in onda ogni venerdì su La7.


In tanti ad ascoltare Bianchi, il quale ha vissuto l’epoca dei primi video satirici su Youtube,  fin dal 2003 quando era conosciuto con il nickname “Zoro”, finendo poi, grazie alle tante parodie video pubblicate sul web (Grande fratello e non solo) nei programmi televisivi dell’epoca come “Matrix” su canale 5 e nel talk show di Serena Dandini “Parla con me”,  fino al suo  “Gazebo” su Rai 3.

E’ stato un pioniere delle produzioni da autodidatta e continua tutt’ora oggi a preparare i pezzi video da mandare in onda e a montarli. Un lavoro condiviso con tutta la squadra di Propaganda Live che dal 2017 racconta pregi e difetti dell’Italia, partendo dalla politica nostrana e dai suoi personaggi.


Bianchi ha raccontato i momenti più esilaranti della trasmissione, gli incontri epici con il Presidente del Senato La Russa ed altre figure politiche,  mettendo in evidenza la comicità della politica di oggi, che quasi supera la fantasia.

Caratteristici della sue puntate,  i reportage in giro per l’Italia, distinguendosi nel panorama dell’informazione per lo stile unico e riconoscibile della sua narrazione giornalistica.

Dalla federazione giovanile comunista al racconto del “reality” politico dei partiti odierni: sempre momenti  ricchi di spunti e di risate. 

Ha infiammato e solleticato il pubblico in piazza anche quando si è rivolto all’assente sindaco Mastella: “Dov’è Mastella? Non c’è Mastella? Ma perché non c’è? È lui che deve venire da me e dirmi ‘benvenuto nella mia città’. Io ero pronto a prendere il posto di Lenny Kravitz”.

Momento pungente  poi sugli esponenti politici del momento, sulle loro frasi imbarazzanti e le contraddizioni perenni. Spazio infine al cinema. In pochi sapevano che Zoro ha diretto anche il film Arance & martello, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

Bianchi ha saputo coinvolgere il pubblico portando sul palco temi rilevanti e discussioni animate. 

A fine chiacchierata la consegna del Premio Noce d’Oro per il miglior programma di satira dell’anno.


27/06/25

BENEVENTO - Al Festival BCT, lo sguardo indagatore sull'attualità di Gianluigi Nuzzi


di Emilio Spiniello

Piazza Torre ha accolto il volto televisivo Gianluigi Nuzzi, scrittore e giornalista, conosciuto soprattutto per il programma di Rete 4 “Quarto grado”, in occasione della terza serata del Festival Nazionale del Cinema e della Televisione Città di Benevento. Con il giornalista Alessio Viola una carrellata di racconti legati al suo lavoro di cronista di storie di cronaca nera, che si è sempre distinto per il “rispetto e per l’attenzione giornalistica”. 
Nuzzi è stato autore di diverse inchieste che hanno avuto vasta eco, anche internazionale. Da anni conduce la trasmissione Mediaset incentrata sui grandi casi di cronaca che appassionano e dividono l’opinione pubblica.
Da La7 a Mediaset si è detto “sempre legato ai documenti, con l’obiettivo di analizzare cercando testimonianze con una ostinazione santa ed una dedizione assoluta, che sono caratteristiche mie e della mia squadra”.
Nuzzi ha spiegato di come la sua soddisfazione sia legata alla fiducia che il pubblico gli accorda da anni, apprezzando il lavoro del suo team.
Poi un’analisi sull’attuale situazione italiana, “dove tutti sono criminologi, esperti e complottisti. Ci distacchiamo da personaggi del momento come Fabrizio Corona o altri, che improvvisano per aver un po’ di seguito oppure dai supertestimoni dell’ultimo momento sempre pronti ad apparire. Non è mancata una critica ai campioni della disinformazione, agli improvvisatori del mestiere e ai personaggi poco credibili, che di tanto in tanto vediamo tramite i media commentare i delitti italiani più noti: strage di Erba (2006), il delitto di Garlasco (2007), l’omicidio di Yara Gambirasio (2010),  l’omicidio di Meredith Kercher.


Un commento anche sui recenti casi di cronaca, che hanno colpito il pubblico: gli omicidi di Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano.
Spazio anche ad aneddoti legati al processo penale che ha avuto in Vaticano a causa della pubblicazione del libro “Via Crucis”, che sarebbe frutto della sottrazione di documenti riservati. 
Già nel 2010 il giornalista milanese pubblicò  il saggio “Vaticano S.p.A. Da un archivio segreto la verità sugli scandali finanziari e politici della Chiesa”, poi divenuto un best seller, tradotto in 14 lingue.
A fine intervista  la consegna del Premio Donatella Raffai 2025 da parte del cugino, il giornalista Andrea Jelardi.
La Raffai, di origini sannite di San Marco dei Cavoti, scomparsa nel 2022,  raggiunse una popolarità straordinaria soprattutto grazie al programma Rai “Chi l’ha Visto?”. Il premio Raffai da quest’anno si lega stabilmente al festival BCT. 


26/06/25

BENEVENTO - James Franco, star internazionale, conquista il pubblico del BCT 2025


di Emilio Spiniello

L'INCONTRO - Bagno di folla per la star internazionale, James Franco, ospite in piazza Roma a Benevento per la seconda serata del BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione. L’attore e regista statunitense, sul palco, in compagnia di una traduttrice, ha strappato sorrisi ai fan e ai fotografi presenti.

Tanti i contenuti affrontati nel dialogo/intervista con la giornalista Sonia Serafini.

Svariati i successi nel corso della sua carriera iniziata nel 1999. La somiglianza forte con James Dean, gli fa conquistare il Golden Globe come Miglior Attore nel biopic televisivo dedicato al "gigante" di Hollywood morto nel 1955.

Spazio ai suoi ruoli iconici come i film discussi e pluripremiati “127 ore” (diretto da Danny Boyle) e The Disaster Artist (con la regia di Franco) per la cui interpretazione si aggiudica il Golden Globe come miglior protagonista di una commedia, fino alle ultime esperienze italiane , come in ‘Hey Joe’ diretto da Claudio Giovannesi, dello scorso anno.

Franco è anche regista di corti, documentari e 


lungometraggi, per esempio Zeroville. Nel 2013 il suo talento viene riconosciuto con la conquista di una stella sulla Walk of Fame. Tra una clip e l’altra si è raccontato sul passato, sugli esordi a Palo Alto in California e sulle relazioni personali, come il legame con il fratello minore Dave Franco, con cui ha lavorato sul set. 

Sicuramente la sua carriera brilla grazie ai film Marvel, dal  2002 quando entra nel cast del  franchise cinematografico Spider-Man e recita nei panni di Harry Osborn oppure la  saga de Il pianeta delle scimmie, con la coppia James Franco-Freida Pinto.


Si è detto pronto ad una eventuale chiamata del regista e amico Sam Raimi ed altresì attratto e incuriosito dalla cultura italiana, dove pensa in futuro di girare una pellicola come regista. A fine intervista premio Noce e selfie con il pubblico entusiasta.

Come comunicato dall'organizzazione, il divo di Hollywood nelle prossime ore visiterà  il capoluogo sannita.

24/06/25

PIETRELCINA (BN), 27 giugno - I vent'anni del festival "Jazz sotto le stelle", nel libro fotografico di Angelo Masone


Quest’anno ricorrono i 20 anni del Jazz sotto le stelle Pietrelcina festival. Dal 2005 i grandi nomi del jazz che hanno suonato sono stati ripresi da tanti fotografi ma uno in particolare si è distinto per la continuità e la maestria: Angelo Masone. Da qui l’idea di celebrare la sua arte con un libro fotografico intitolato PHOTO JAZZ che sarà ufficialmente presentato a Pietrelcina venerdì 27 giugno alle ore 21,30 presso il Centro Socio-Culturale “Grazio Forgione” in Piazza SS. Annunziata. All’evento, il cui ingresso è gratuito, parteciperanno oltre ad Angelo Masone e a Giovanni Russo, direttore artistico del festival, il Sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, il Rettore dell’UniSannio, Gerardo Canfora, lo storico della fotografia Angelo Orsillo, il noto operatore culturale Gennaro Del Piano, il docente universitario Lino Santillo, l’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali del Comune di Pietrelcina, Domenico Rossi, il giornalista de Il Mattino Donato Faiella e Vincenzo Mastronardi, Presidente della locale Pro Loco che dal 2005 organizza il festival. Sarà l’occasione per raccontare cosa è stato fatto negli ultimi 20 anni nel Sannio nell’ambito della cultura e della musica in particolare con un piccolo dibattito moderato da Giovanni Russo. Inevitabili alcuni momenti di musica live affidati al pianista Aldo Pareo e al chitarrista Andrea Orlando, entrambi ospiti in varie edizioni del JssPf. L’evento precede la 21ᵃ edizione del festival che si svolgerà dal 28 al 31 luglio ed avrà come tema Bellezze Connesse.


23/06/25

BENEVENTO - Successo per "Essere Umani" di Test Teatro Stage, diretto da Monica Carbini in chiusura di "Rapsodie"


TEATRO
- Grandi applausi e meritato successo di critica e pubblico, sempre attento, coinvolto, commosso o divertito, che ha gremito il chiostro del Convento San Francesco, per il nuovo spettacolo teatrale “Essere Umani” a cura di Test Teatro Stage con la regia di Monica Carbini, andato in scena sabato sera, come evento straordinario fuori cartellone a speciale chiusura della seconda edizione di “Rapsodie”, l’intensa e ricca stagione di eventi live da lei ideata e prodotta.

L’iniziativa era come sempre a sostegno del Convento di Benevento che ha ospitato, con costante successo l’intera rassegna Rapsodie 2025, da marzo a giugno, così come tutte le altre attività del Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Scenica diretto da Monica Carbini che conclude così il suo terzo anno di formazione teatrale, svoltosi da ottobre 2024 a oggi.

Lo spettacolo “Essere Umani”, commovente, variopinto ed emozionante, in continuo equilibrio tra impegno e leggerezza, è il saggio finale di questo anno di formazione, il risultato di un difficile e lungo lavoro collettivo di ricerca e sperimentazione, estenuanti prove ed entusiasmo creativo sempre aperto a nuove suggestioni e proposte fino al minuto prima di andare in scena.

La performance, intensa e coinvolgente, è ricca di divertenti sorprese e stimolanti e coinvolgenti riflessioni sulla condizione umana, sulle relazioni, sui sentimenti, sui drammi personali, il disagio, la malattia, le incomprensioni, sulle tribolazioni e sulle tragedie collettive, sull’esistenza e sulla responsabilità che essa comporta, nel bene e nel male, sia per il singolo sia per la società.

Dopo un inizio corale e suggestivo dedicato agli albori dell’universo, dello spazio, del tempo, e alla nascita della vita, dell’essere umano, della comunicazione, della babele dei linguaggi, dell’alienazione e delle varie maschere della coscienza, ecco dipanarsi racconti in prima persona e considerazioni sul passato, sull’attualità e sui destini del singolo o dell’umanità, e poi piccoli spaccati di vita quotidiana e ancora temi trasversali e universali, con testi originali, bellissimi e potenti, scritti dagli attori ma anche mirabili e intramontabili versi o frammenti di alta letteratura e dei maestri immortali del teatro e della poesia, da William Shakespeare, ad Anton Čechov e Luigi Pirandello, passando per Bertold Brecht e Primo Levi, e poi Fabrizio De André, Alessandro Baricco, Peter Handke e Wislawa Szymborska.

Si alternano così, nei vari spazi di una scena resa ancor più suggestiva dalla naturale scenografia delle affascinanti vetuste architetture del chiostro conventuale, con ritmo incalzante e senza cali di tensione emotiva, toccanti momenti poetici, musicali, ironici, di satira o di critica spietata ai vizi, ai difetti, alle debolezze, alle fragilità, alle paure, al coraggio, ai pregi e alle virtù che ci rendono umani, simili ma anche diversi e unici, almeno finché qualche organismo o entità artificiale non metterà in dubbio le poche certezze che ci rimangono (ammesso che ne abbiamo mai avute) riflettendo la nostra immagine e rubandoci l’anima o ciò che di più simile pensiamo di avere o magari qualcosa di più, ma forse è già successo o sta succedendo. O forse resisteremo, sopravviveremo, evolveremo, chissà? Questo il dubbio, la provocazione lanciata alla fine dello spettacolo.

L’intrigante e multiforme proposta scenica, forte di una drammaturgia chiara, essenziale ma sfaccettata, e di una regia esigente e precisa, corredate da una ricercata colonna sonora molto apprezzata, sempre curate da Monica Carbini, è stata interpretata con talento, passione, straordinaria maturità artistica e potente intensità da tutti gli ottimi allievi attori, autori e interpreti: Mariapia Boffa, Francesca Bozzella, Eleonora Furno, Antonio Inserra, Antonella La Frazia, Valerio Meola, Marialuisa Russo, Anna Chiara Serino, Anna Spiezia, Maria Giulia Fabozzi.

Grande collaborazione corale ha visto le attrici e gli attori coinvolti anche nella scelta e preparazione dei costumi e delle scene. La regista al termine dello spettacolo ha espresso grande soddisfazione e riconoscenza nei confronti dell’impegno di tutti per l’ottima riuscita del progetto che sarà sicuramente replicato presto mentre i corsi di Test Teatro Stage torneranno a ottobre 2025.

Il pubblico folto e sempre caloroso, ora divertito, ora stupito o commosso, ha tributato grandi applausi per tutto lo spettacolo, fino al duro ma toccante finale di invocazione e appello alla fraternità e alla pace per tutti, concetto richiamato anche dalle parole di Frate Luciano, Responsabile generale del Convento, insieme alla benedizione per il lavoro e il futuro di tutti i partecipanti, al termine dei saluti finali che sono stati anche occasione di ringraziamento reciproco con Monica Carbini e sono culminati con la consegna degli attestati per ciascuno dei bravissimi allievi del laboratorio Test Teatro Stage.


20/06/25

BENEVENTO, 27 giugno - "Frida, sulle mie rovine", la produzione Solot di Noemi Francesca per il "Campania Teatro Festival"


TEATRO
- Ritorna al Teatro Mulino Pacifico ancora una volta, un appuntamento firmato Campania Teatro Festival edizione 2025, rassegna multidisciplinare di prestigio internazionale che giunge alla sua 18ª edizione, che ha preso il via lo scorso 13 giugno e terminerà il 13 luglio 2025. Il Festival è diretto da Ruggero Cappuccio, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, con il sostegno della Regione Campania e presenta un ricco programma di oltre 150 eventi, tra cui 70 prime nazionali e internazionali e numerose co-produzioni.

Il prossimo 27 giugno, nell’ambito del Campania Teatro Festival 2025, alle ore 21.00, sul palco del Mulino Pacifico andrà in scena “Frida. Sulle mie rovine” (primo studio), per la regia di Noemi Francesca che sarà anche interprete, drammaturgia Riccardo Festa, musiche e soundscape Marco Vidino.

Una produzione Solot Compagnia Stabile di Benevento.

Organizzazione generale Antonio Intorcia e Michelangelo Fetto

Amministrazione Paola Fetto

Ufficio Stampa Annalisa Ucci

Attraverso l’evocazione della figura della pittrice Frida Kahlo, lo spettacolo si propone di dischiudere il tema dell’autoritratto come atto di memoria e di resistenza.

Cosa vuol dire ritrarsi in un’opera? Quale spettro è il soggetto dell’autoritratto? Chi viene dipinto e da chi? E perché?

C’è, in fondo, nell’autoritrarsi, l’espropriazione di uno sguardo, uno scambio di identità che, come nel gioco teatrale, non è mai la propria.

Partendo dall’iconico movimento di trasfigurazione del dolore messo in atto dall’artista messicana, davanti allo specchio del pubblico si dispiegano una serie di autoritratti in cui la pittrice si mette al posto dell’altro, di quell’altro che è il protagonista di una particolare vicenda, di una storia, di una tragedia per la quale diventa necessario tentare una forma di redenzione. Ci si fa ascoltatori di una memoria collettiva, protesa ad intercettare temi che ricorrono nella vita dell’artista, dal dolore fisico all’impegno politico, dall’amore alla lotta di genere.

Nel rappresentare un segno, il tracciato di un’esperienza, qualcosa che chiama in causa la memoria e non la presenza, si risponde così ad un appello, quello di una rovina, intesa non come usura, invecchiamento, il morso del tempo, ma come ciò che è all’origine dell’opera. “Rovina è l’autoritratto, il viso fissato come memoria di sé, ciò che resta o ritorna come uno spettro non appena al primo sguardo su di sé una raffigurazione si eclissa. (…) Come amare altra cosa della possibilità della rovina? Della totalità dell’impossibile?” (J.Derrida).

I biglietti dello spettacolo potranno essere acquistati sul sito campaniateatrofestival.it, presso i punti vendita autorizzati o presso i luoghi di spettacolo, previa disponibilità


19/06/25

BENEVENTO, 21 giugno - "Essere umani" con Test Teatro Stage chiude la seconda edizione di "Rapsodie" di Monica Carbini


TEATRO - Il nuovo spettacolo teatrale “Essere Umani” a cura di Test Teatro Stage con la regia di Monica Carbini, come evento straordinario fuori cartellone, chiuderà sabato 21 giugno alle ore 20.30, nel Chiostro del Convento San Francesco Benevento (Piazza Dogana) la seconda edizione di “Rapsodie”, l’intensa e ricca stagione di eventi live da lei ideata e prodotta.

L’iniziativa si svolge, come sempre, a sostegno del Convento che ha ospitato, con grande successo di pubblico e critica, l’intera rassegna Rapsodie 2025, iniziata a marzo, e chiuderà per quest’anno anche le attività (ivi svolte da ottobre 2024 a giugno 2025 e giunte al loro terzo anno) del Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Scenica sempre diretto da Monica Carbini.

Lo spettacolo “Essere Umani”, variopinto ed emozionante, tra apparente leggerezza e connaturato impegno, vuole divertire ma anche suscitare dei dubbi, porre delle domande, lanciare delle provocazioni.

Frutto di un difficile e lungo lavoro collettivo di ricerca e sperimentazione, estenuanti prove e lavoro mai finito e sempre aperto a nuove suggestioni e proposte fino al minuto prima di andare in scena, la performance è ricca di divertenti sorprese e stimolanti e coinvolgenti riflessioni sulla condizione umana, sulle relazioni, sui sentimenti, sui drammi personali e sulle tragedie collettive, sull’esistenza e sulla responsabilità che essa comporta, sia per il singolo, sia per una società, nel bene e nel male.

Proporrà racconti in prima persona e considerazioni sul passato, sull’attualità e sul futuro dell’umanità, piccoli spaccati di vita quotidiana e temi trasversali e universali, con testi originali scritti dagli attori ma anche mirabili e intramontabili versi o frammenti di alta letteratura, toccanti momenti poetici oppure ironici o di satira e critica spietata ai vizi, ai difetti, alle debolezze, alle fragilità, alle paure, al coraggio, ai pregi e alle virtù che ci rendono umani, simili ma anche diversi e unici, almeno finché qualche organismo o entità artificiale non metterà in dubbio le poche certezze che ci rimangono (ammesso che ne abbiamo mai avute) riflettendo la nostra immagine e rubandoci l’anima o ciò che di più simile pensiamo di avere o magari qualcosa di più, ma forse è già successo o sta succedendo…chissà?!

L’intrigante proposta scenica sarà interpretata da: Mariapia Boffa, Francesca Bozzella, Eleonora Furno, Antonio Inserra, Antonella La Frazia, Valerio Meola, Marialuisa Russo, Anna Chiara Serino, Anna Spiezia, Maria Giulia Fabozzi.


17/06/25

BENEVENTO, dal 24 al 29 giugno - Torna il BCT, con l'hollywoodiano James Franco, e gli italiani Ornella Muti, Marco Giallini, Piero Chiambretti, The Jackal


di Emilio Spiniello

L'EVENTO - Presentata la nona edizione del BCT, il Festival Nazionale del Cinema e della Televisione Città di Benevento, che si svolgerà dal 24 al 29 giugno prossimi. L’idea vincente di Antonio Frascadore il prossimo anno spegnerà il traguardo dei 10 anni di storia. Hanno partecipato all’incontro, svoltosi a palazzo San Domenico, il sindaco Clemente Mastella ed il Rettore dell’Università del Sannio, Gerardo Canfora.

Il direttore artistico ha sottolineato lo sforzo di scegliere un cast di ospiti sempre mantenendo un livello buono, nonostante i nove anni di festival alle spalle. Tanti i graditi ritorni, come Marco Giallini, Piero Chiambretti e i The Jackal per la manifestazione che partirà dal teatro romano il giorno 24 giugno con il concerto “The Musico of Legends”, dedicato alle musiche da Oscar di Hans Zimmer, John Williams e Alan Silvestri. La serata sarà condotta da Celeste Dalla Porta, candidata ai Premi David Di Donatello, nella cinquina "Migliore Attrice Protagonista", per il film Parthenope, accompagnata dall’Orchestra Filarmonica di Benevento. 

Ospite hollywoodiano sarà James Franco. L’attore e regista statunitense, candidato all’Oscar per 127 ore e protagonista di titoli cult come Spider-Man, Milk, The Interview e Spring Breakers, presenterà il suo ultimo lavoro, Hey Joe, girato in Italia con la regia di Claudio Giovannesi. 

Anche quest’anno, il festival si snoderà tra Piazza Roma, Piazza Federico Torre e Piazza Santa Sofia, con oltre 200 opere in concorso selezionate tra le 1500 pervenute da 31 Paesi del mondo — tra lungometraggi, corti e documentari, che saranno disponibili anche in streaming sul sito ufficiale. A presiedere la giuria della sezione documentari, i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, tra i registi italiani più stimati degli ultimi anni.

Per l’ultima serata spazio a quattro talenti sanniti: il regista Valerio Vestoso, gli attori Angelo Spagnoletti, Alessandro Orrei e il fotografo e regista di videoclip Attilio Cusani.


Tutti gli eventi, ad eccezione dello spettacolo “The Music of Legends”, sono a ingresso libero e gratuito. Per partecipare agli incontri in programma in Piazza Roma è necessario essere in possesso dei biglietti , che potranno essere ritirati a partire dalle ore 10:00 di giovedì 12 giugno presso gli uffici del Festival BCT, in Via Erchemperto 15 (alle spalle di Piazza Roma) a Benevento. I non residenti in provincia potranno invece prenotarli inviando una mail a info@festivalbeneventocinematv.it 


Di seguito il programma: 

Martedì 24 giugno

 Teatro Romano ore 21:30 The music of the legends con Celeste Dalla Porta e l'Orchestra Filarmonica di Benevento direttore: Marco Attura Regia e testi: Antonio Frascadore.

Mercoledì 25 giugno

Piazza Roma – Ore 21:45 The Way To Hollywood - Ospite: James Franco

Piazza Santa Sofia – Ore 21:30 Hanno ucciso l'uomo ragno. Serie rivelazione  Ospiti: Elia Nuzzolo, Ludovica Barbarito

Piazza Federico Torre – Ore 21:00 Creatività e talento: il Linguaggio dei bambini Ospite: Carolina Benvenga

Ore 22:00 – dietro e davanti la macchina da presa  Ospiti: Giovanni Esposito, Susy Del Giudice Proiezione film: Nero (Regia di Giovanni Esposito)

Giovedì 26 giugno

Piazza Roma – Ore 21:30 Io non torno a casa (Pièce teatrale) Con: Anna Foglietta Regia e Testi: Antonio Frascadore

Piazza Federico Torre – Ore 21:45 Quarto Grado – Ospite: Gianluigi Nuzzi

Piazza Santa Sofia – Ore 21:30 Cinema d’incanto – Ospiti: Vittoria Puccini, Pier Paolo Paganelli Proiezione film in anteprima: Incanto

Venerdí 27 giugno

Piazza Roma – Ore 21:30 Cinema, vita e talento – Ospite: Marco Giallini

Piazza Santa Sofia – Ore 21:15 Propaganda, semplicemente live – Ospite: Diego Bianchi Ore 22:15 – Tradimento. La nuova serie turca Ospiti: Caner Sahin, Yussuf Cim, Feyza Sevil Gungor

Piazza Federico Torre – Ore 21:45 Lol, Stand Up Comedy – Ospite: Federico Basso.

Sabato 28 giugno 

Piazza Roma – Ore 21:30 A voce Libera – Ospite: Piero Chiambretti in dialogo con Francesca Pascale.

Piazza Santa Sofia – Ore 21:30 Oltre lo sguardo – Ospite: Francesca Chillemi.

Ore 22:30 – Il camaleontico Mondo di Brenda – Ospite: Brenda Lodigiani

Piazza Federico Torre – Ore 21:00 e 22:00 Presentazioni libri con Sabrina Nobile e Nicoletta Romanoff

Domenica 29 giugno

Piazza Roma – Ore 21:30 Pesci Piccoli 2 – Ospiti: The Jackal

Piazza Santa Sofia – Ore 20:45 Presentazione del libro “Piro” – Ospite: Adriano Giannini

Ore 21:45 – Icona Cinematografica – Ospite: Ornella Muti

Piazza Federico Torre – Ore 21:00 Premiazione Opere in Concorso

Ore 22:00 – Nemo Propheta in patria – Ospiti Valerio Vestoso, Angelo Spagnoletti, Alessandro Orrei e Attilio Cusani.

Per quanto riguarda il Bct Music Festival,  all'Arena del Musa arriveranno il 5 Luglio in concerto gli “Skunk Anansie” e il 31 Luglio Umberto Tozzi.



 

BENEVENTO - Dal congresso medico AOGOI, "rete" di sinergie tra specialisti per il benessere del paziente. Qualità e tecnologie avanzate al S. Pio.


L'EVENTO
- Si è svolto a Benevento un importante convegno sulla innovazione in ginecologia e ostetricia, che ha sottolineato l'importanza di lavorare in rete e di utilizzare la tecnologia per migliorare la salute delle donne. Il congresso ha visto la partecipazione di oltre 100 relatori e ha trattato temi come la medicina riproduttiva, la medicina territoriale e la gestione della violenza di genere. Durante l'evento è stato eseguito un intervento di chirurgia robotica in diretta dall' Ospedale S. Pio di Benevento . Il dottor Luciano Pino, Direttore dell'UOC di Ginecologia ed Ostetricia del nosocomio cittadino e presidente del Congresso, ha sottolineato l'importanza della "terza intelligenza", quella collettiva, che scaturisce dal confronto tra professionisti e dalla condivisione delle conoscenze. Ha inoltre affermato che "quella di Benevento e provincia è un'area in cui l'assistenza sanitaria offerta non solo è di ottimo livello, per cui possiamo affermare che anche in un'area interna, appartenente a sua volta ad 'area vasta', l'organizzazione sanitaria può essere ben organizzata e resa possibile". L'Ospedale San Pio di Benevento si è dimostrato all'avanguardia nell'utilizzo della tecnologia e ha sottolineato l'importanza di offrire assistenza sanitaria di alta qualità anche nelle aree interne. Il convegno ha evidenziato la necessità di lavorare insieme e di condividere le conoscenze per raggiungere i migliori risultati per la salute delle donne.

15/06/25

ROMA - L'Orchestra sannita di giovanissimi "Sirio" incanta la Capitale. Il 30 giugno, bis al Convento di S. Francesco a Benevento


Un pubblico numeroso e caloroso ha accolto con entusiasmo l’Orchestra Sirio di Benevento nella splendida cornice della Chiesa di Santa Croce al Flaminio a Roma, dove si è tenuto un concerto che ha incantato e coinvolto i numerosi presenti. L’evento, inserito nelle iniziative culturali romane in collaborazione con i Fatebenefratelli di Benevento, si è rivelato un autentico trionfo di musica, eleganza ed emozione. Sotto la direzione del Maestro Sergio Fanelli, fondatore e ideatore dell’ensemble, la giovane orchestra sannita ha proposto un programma raffinato che ha spaziato dal classicismo al romanticismo europeo, con musiche di Franz Krommer, Giuseppe Verdi e Camille Saint-Saëns. Le esecuzioni hanno messo in luce l’altissima qualità dell’ensemble, capace di unire precisione tecnica e sensibilità interpretativa. A catturare l'attenzione del pubblico è stata la straordinaria maturità musicale dei giovanissimi interpreti: “I musicisti dell’Orchestra Sirio, con un’età media di appena 15 anni, hanno dimostrato un talento fuori dal comune e una disciplina degna delle grandi formazioni professionali”. Ad impreziosire ulteriormente la serata le esibizioni dei solisti: Leandro Fanelli e Mario D’Apice, apprezzati per padronanza ed intensità; Maya Fanelli - arpa, che ha affascinato con eleganza e delicatezza, e Giovanni Sanarico - violoncello, che ha saputo commuovere con una performance intensa e profondamente espressiva.


L’Orchestra Sirio, realtà sannita in piena crescita, si sta facendo strada nel panorama musicale nazionale, grazie a un progetto formativo che unisce rigore artistico, passione e visione educativa. Il merito va anche al lavoro instancabile del Maestro Sergio Fanelli, il cui impegno ha dato vita a una realtà unica nel suo genere. La Chiesa di Santa Croce al Flaminio, con la sua atmosfera suggestiva e l’eccellente acustica, ha rappresentato il palcoscenico ideale per un concerto capace di fondere spiritualità e bellezza musicale. A conclusione del concerto è intervenuto anche Fra Lorenzo Antonio Gamos - Superiore dell’Ospedale Fatebenefratelli di Benevento, che ha voluto esprimere un sentito ringraziamento all’Orchestra Sirio per il valore artistico e umano della serata, consolidando ulteriormente un rapporto iniziato qualche anno fa con le performance tenute a Benevento nell'Auditorium Fra Pietro Maria dè Giovanni. Le sue parole hanno sottolineato come la musica, in contesti di bellezza e raccoglimento, rappresenti un autentico strumento di elevazione spirituale e condivisione. 


I lunghi e calorosi applausi tributati sabato scorso nella Chiesa di Santa Croce al Flaminio a Roma hanno ribadito la qualità dell’Orchestra Sirio, una delle formazioni giovanili più interessanti e promettenti della scena musicale italiana. L'evento, che ha unito talento, passione e speranza in una serata memorabile realizzata in collaborazione ancora una volta con i Fatebenefratelli di Benevento, sarà replicato con la direzione artistica di Enrico Salzano, domenica  30 giugno a Benevento presso il Complesso Monumentale di San Francesco in piazza Dogana. 

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11/06/25

BENEVENTO, 13 e 14 giugno - "Innovazione e Tecnologia in Ginecologia ed Ostetricia: impatto nella pratica clinica", prestigioso convegno a S. Agostino

 


di Maria Ricca

EVENTI - “Progettiamo insieme la sanità del futuro, partendo dalla salute delle donne”. Questo l'intento dichiarato dei promotori del Convegno Regionale AOGOI ( Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) Campania 2025, sul tema "Innovazione e Tecnologia in Ginecologia ed Ostetricia: impatto nella pratica clinica", che si terrà nei giorni di venerdì 13 e sabato 14 giugno all'Auditorium Sant'Agostino di Benevento, uno dei poli dell'Università degli Studi del Sannio.

L'evento, di alto profilo scientifico ed istituzionale, proietterà relatori e corsisti nel futuro di questa branca della disciplina medica, alla luce delle innovazioni tecnologiche, con particolare attenzione alla I.A. applicata alla diagnostica in Ostetricia e alla chirurgia ginecologica anche robotica, medicina personalizzata, PMA e oncofertilità, menopausa e telemedicina, responsabilità medico-legale e comunicazione medico-paziente.

L’incontro, che si terrà alla presenza delle Autorità regionali e locali, riunirà oltre 100 relatori tra i più autorevoli esponenti della ginecologia italiana con il patrocinio della Regione Campania, del Comune e della Provincia di Benevento, dell’Università degli Studi del Sannio, della Fondazione Confalonieri Ragonese, degli Ordini dei Medici e dei Farmacisti di Benevento e della Croce Rossa Italiana e, inoltre, vedrà la partecipazione delle Società scientifiche nazionali SIGO, AGITE e AGUI.


A dirigere i lavori del Congresso saranno il prof. Antonio Chiantera (foto a sx), presidente onorario dell'assise e presidente nazionale AOGOI, e il dott. Luciano Pino (foto a dx), direttore della UOC di Ginecologia ed Ostetricia dell’AORN San Pio di Benevento.
Tra gli organizzatori, oltre Luciano Pino, il comitato scientifico: Mario Passaro, Nicola Antonio Ciarlo, Bianca Barbieri, Luigi Di Prisco, Mario Rotondi e Luigi Stradella.
L'inaugurazione ufficiale, alla presenza delle autorità cittadine, si terrà alle ore 13 del 13 giugno, ma già alle 9 inizieranno le prime lezioni.
Il programma prevede 8 sessioni scientifiche, due corsi pre-congressuali, una live surgery endoscopica-robotica, letture magistrali e tavole rotonde di alto valore formativo.
L’evento è accreditato ECM, rappresenta, dunque, un’occasione di confronto interdisciplinare e aggiornamento scientifico su temi che stanno già trasformando il nostro modo di fare medicina ed è aperto a Ginecologi, Chirurghi, Radiologi, Oncologi, Neonatologi, Pediatri, Anatomopatologi, Infettivologi, medici di medicina generale, medici legali e giuristi, Farmacisti, Ricercatori e biotecnologi, studenti, Ostetriche/i, professionisti della sanità pubblica e rappresentanti dell'industria biomedica. Tra i relatori previsti: Gerardo Canfora, Vito Chiantera, Vito Cela, Francesco Legge, Onofrio Catalano, Pasquale De Franciscis, Eugenio Guglielmelli, Loredana Zollo,  Costantino Di Carlo, Stefano Lello, Umberto Malapelle, Elsa Viora, Herbert Valensise, Fabio Parazzini, Antonio Pellegrino, Antonio Ragusa, Maria Grazia Frigo, Claudio Santangelo, Maurizio Guida, Thanopulos Sarantis, Sabino Laudadio, Riccardo Morgera, Valerio Pisaturo, Maurizio Somma e tanti altri protagonisti.
Benevento, dunque, si conferma crocevia di innovazione e cultura medica, accogliendo con orgoglio una comunità di professionisti uniti dalla volontà di costruire una ginecologia e ostetricia sempre più consapevole, tecnologica e umana.
“Tecnologia e innovazione saranno sempre al servizio della scienza. L’evoluzione digitale in Ostetricia e Ginecologia rappresenta un’opportunità straordinaria, ma che dovremo imparare a comprendere, integrare e governare con responsabilità” – ha dichiarato Luciano Pino, presidente del Congresso.
“Il Congresso regionale AOGOI Campania previsto per le giornate del 13 e 14 giugno a Benevento è una splendida occasione di crescita professionale. Il confronto tra professionisti provenienti da diverse parti di Italia incentiva alla collaborazione e fornisce gli strumenti utili per affrontare le nuove sfide che il futuro ci riserva.

Al dott. Luciano Pino, al Prof. Antonio Chiàntera e a tutti i partecipanti al Congresso, vanno i miei migliori auguri di buon lavoro”, quanto dichiarato dal Direttore Generale A.O.R.N. “San Pio di Benevento
Dott.ssa Maria Morgante (nella foto in alto)
A corollario del convegno, la presidente del Conservatorio Nicola Sala di Benevento Caterina Meglio, con il Direttore Giuseppe Ilario, offriranno a relatori e corsisti un concerto dell’ Orchestra da camera del conservatorio al completo, diretta dal maestro Patrizio Rocchini.

09/06/25

CAPUA - Jury Monaco rilegge la storia dell'Unità d'Italia, fra applausi e dibattito infervorato al FaziOpen Theater

di Maria Ricca


TEATRO - Che la storia la scrivano i vincitori è cosa nota. O almeno così si dice...E' giusto quindi non fermarsi alla prima interpretazione, quella di convenienza, magari, ma provare a vedere se ci può essere un'altra verità, quella degli sconfitti, sicuramente, o almeno una visione più equilibrata, che tenga conto dell'una e dell'altra istanza.

E' così che Jury Monaco, artista eclettico, da trent'anni in scena, autore ed interprete dei suoi spettacoli, ha scritto “Una farsa chiamata unità”, andata in scena questo fine settimana, a Palazzo Fazio di Capua, ultimo appuntamento della rassegna “FaziOpen Theater”, diretta da Antonio Iavazzo, regista ed autore, con l'organizzazione generale di Gianni Arciprete.


Progetto ambizioso sin dal suo concepimento, la pièce ha tenuto incollati alle poltrone gli spettatori, offrendo un'ora e venti di narrazione storica sugli eventi che portarono all'unità d'Italia, senza risparmiare battute sarcastiche, ma anche approfondendo pagine dolorose. 

In apertura il “canto eroico” del protagonista, simbolicamente immagine del Regno di Napoli, orgogliosa e battagliera, e naturalmente oggetto di invidie, perché meravigliosa, da parte di tutti e soprattutto di quei Piemontesi che la depredarono, portando al Nord la capitale, per un'unità solo di facciata. 

Una vera e propria dichiarazione d'intenti, prolusione all'entrata in scena del servitore di re Francesco II delle Due Sicilie, “Franceschiello”, chiamato da quest'ultimo a scrivere un libro sull'intera vicenda, e filo conduttore della narrazione, guidata brillantemente dal solo ed instancabile poliedrico Jury Monaco, con l' alternarsi in scena dei personaggi più significativi della vicenda che portò all'annessione. Grande la sua abilità nel passare da un registro all'altro con facilità e nel ritrovare lo spirito più vero del teatro, che si costruisce con lavoro certosino, senza improvvisazioni, curando ogni particolare dell'interpretazione e della messinscena. 

E quindi, nel continuo alternare ironia, disincanto e tragedia, cambiando ogni volta registro ed abito, sia fisico che mentale, Jury Monaco ha dato voce, meravigliando di continuo il pubblico, a personaggi positivi e negativi, tutti protagonisti della strada verso l' “Unità”: il triste Franceschiello, figlio di cotanto padre, Ferdinando, detto “re bomba”, mentre lui è solo “re lasagna”, fragile, ma onesto; i fieri e feroci briganti, il campano Cosimo Giordano e il lucano Carmine Crocco (“nu brigante nun ten diman/”quann 'o stommac' è vacante, sì costrett' a ffa 'o brigante); il camorrista Tore 'e Criscienzo, “utilizzato” da chi voleva affermarsi al potere in ruoli chiave per dominare la popolazione napoletana più povera; Garibaldi, “amato dalle donne”, ma con i capelli lunghi per nascondere le orecchie mozzategli in Sud America. 


Fino alle opposte figure del feroce Enrico Cialdini, che ordinò la strage di Pontelandolfo e Casalduni e del giovane soldato piemontese Ferrero, che per la popolazione ebbe pietà e preferì il proprio sacrificio a quello della donna meridionale amata: “La guerra è orrenda e i soldati son pupi nelle mani dei potenti”. 

In sottofondo, “Palummella zompa e vola”, satira contro il Regno d'Italia e lamento per la perduta libertà del meridione all'indomani dell'ingiusta conquista. 

Applausi, infine, e “standing ovation” per Monaco, ottimo attore e fine analista storico, che in chiusura ha incontrato il pubblico, dichiarando il proprio orgoglio di essere campano e raccontando di aver scritto, riscritto e corretto il testo messo in scena durante il periodo della pandemia, anche per adattarlo e renderlo godibile agli spettatori. Vivacissimo il dibattito del dopo-spettacolo, che ha rivelato un rinnovato e ritrovato fervore culturale, in un meraviglioso confronto-scontro di opinioni, su tutte quella di Marco Palasciano, filosofo ed artista multidisciplinare, opposta alla teoria proposta nello spettacolo, segno che la Cultura non è morta e che necessarie sono le arene di discussione e di arricchimento reciproco come quella offerta dal FaziOpen Theater. Indubbiamente, le opinioni in merito possono essere diverse, l'importante è rivendicarle “nel segno dell'ideale”, ha concluso Jury Monaco, quello che distingue l'uomo vero ed appassionato da chi non ha interesse che per il proprio orto. 


"L'appuntamento è al prossimo anno, dopo “una stagione – ha confermato il direttore artistico Iavazzo, con l'organizzatore Arciprete – ricca di soddisfazioni, apprezzata dalla critica ed apertasi anche a proposte internazionali, ma soprattutto assolutamente indipendente dal punto di vista economico, frutto di impegno, passione ed entusiasmo.”

NAPOLI, 10 giugno - "Oncologia di genere: percorsi multidisciplinari" : importante collegamento con l'India al convegno dell'Ordine dei Medici

 


di Maria Ricca

CONVEGNI - Le linee guida, i protocolli, le procedure più adatte nella cura dei tumori saranno al centro del Corso – Convegno sull' “Oncologia di genere: percorsi multidisciplinari”, che si terrà domani, 10 giugno, presso l'Auditorium dell'Ordine dei Medici di Napoli, alla Riviera di Chiaia. L'assise, che avrà alla base le nuove frontiere dell'oncologia, porrà, dunque, a confronto fra loro una serie importante di ambiti disciplinari.

I lavori cominceranno alle 9 del mattino con la presentazione da parte del Presidente dell'Ordine Bruno Zuccarelli, del Presidente del CUG, Ordine di Napoli Clara Imperatore, del Presidente Nazionale dell'AIDM Concetta Lauretaci, del Vicepresidente dell'AIDM Sud Italia Rosalia Sorce, della delegata per la Regione Campania AIDM Marina Taurisano,delle delegate per la sezione R.F. Lucia De Simone e Maria Di Lanno.

Successivamente la dott.ssa Paola Russo, presidente dell'AIDM di Napoli introdurrà la dott.ssa Usha Bharat Saraiya della Elimination of Cancers MWIA Special Interest Group, che sarà in collegamento. "Un incontro  - sottolinea la dott.ssa Russo, che ha spesso collaborato con la dott.ssa Saraiya  - che nasce dalla stima reciproca,  e dalla convinzione dell'importanza dei programmi di screening, fondamentali per una diagnosi precoce."

Straordinarietà e prestigio all'evento saranno, appunto, conferiti dalla presenza, per la prima volta in un tale dibattito, dell'India, nazione ancora molto povera, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni e popolosissima. Ne consegue la necessità di informare e diffondere anche in Paesi come questo l'importanza della prevenzione e della cura, nel segno dell'inclusione, facendo il punto sui passi che restano ancora da fare per aiutare popolazioni diseredate a comprendere l'indispensabilità dello screening preventivo e del conseguente accesso alle cure. Naturalmente le donne-medico intendono porre l'accento sul principale tumore che colpisce il sesso femminile, ovvero il cancro alla mammella e sull' importanza  della prevenzione del tumore della cervice uterina, mediante il vaccino contro il papillomavirus, anti HPV.  Un raggio di speranza con la diminuzione delle malattie genitali si intravede già, comunque, per la dottoressa Saraiya, che nella sua relazione si soffermerà appunto sulla diffusione di questo vaccino nella sua India, nazione in via di sviluppo, ricordando che già oltre 15 mila medici sono stati addestrati a somministrare il CERVAVAC, realizzato proprio su quel territorio, e disponibile ed accessibile nei costi. 

Il punto sulla situazione della oncologia di genere rientrerà nella lettura magistrale, condotta dalla dott.ssa Rossana Berardi e vi sarà una prima sessione di confronto sulla prevenzione e la diagnosi.

Successivamente, la dott.ssa Concetta Laurentaci parlerà della Terapia Oncologica e della Personalizzazione dell'Attività Fisica.

Di “Prevenzione, screening e oncologia di genere” si occuperà la dottoressa Tiziana Spinosa, specialista della materia e già relatrice principale sul tema nel corso di formazione per medici ed infermieri della ASL NA 1. 

Del “Rischio cancerogeno nei luoghi di lavoro: l'influenza del genere” parlerà la dott.ssa Eliana Elia, che relazionerà appunto sulla cancerogenesi dovuta agli ambienti in cui si opera e, in particolare, sui tumori testa/collo. L'esperta sottolineerà come l'interferenza con il ritmo circadiano e le conseguenti alterazioni ormonali ed epigenetiche siano alla base del rischio di ammalarsi in infermiere, operaie, hostess, donne-medico e donne pilota. Le operaie in fabbriche di plastica, vernici e materiali sintetici, naturalmente, soffriranno dell'esposizione a sostanze endocrine-disrupting. Problemi potranno avere coloro che sono a contatto con pesticidi ad azione estrogenica o mutagena o esposte a radiazioni ionizzanti, farmaci chemioterapici, etilene ossido o che hanno contatto cronico con coloranti, formaldeide, solventi. 

Alla dottoressa Filomena Masone sarà affidata la trattazione dell'argomento “La PET/TC nell'oncologia di genere”: “l'importanza dell'imaging molecolare – sottolinea la dirigente dell'UOC di Medicina Nucleare dell'Ospedale del Mare – è quella di far diagnosi in una fase pre-clinica, quando la malattia ancor non è clinicamente evidenziabile, rappresentata. Di qui l'importanza della PET/TC, della valutazione dell'uso secondo le linee guida, che però, comunque, non sempre sono adatte a tutti, perché spesso il nostro paziente è un paziente “complesso”, che ha una sua unicità e pertanto va valutato in maniera particolare, per effettuare una diagnosi di precisione, arrivare a migliori cure, prognosi, valutazioni precoci della sua risposta al trattamento.”

La seconda sessione comincerà discutendo delle Terapie nell'Oncologia di genere. “La risposta ai trattamenti di immunoterapia, chemioterapia e target “therapy” sarà argomento della relazione della dott.ssa Ivana Cerillo. Della “Risposta ai trattamenti: la tossicità” si occuperà la dott.ssa Raffaella Ruocco. Infine del “paradigma del melanoma” nell'oncologia di genere parlerà la dott.ssa Margaret Ottaviano.


08/06/25

BENEVENTO - Melania Petriello, giornalista e autrice Tv, ripercorre "La strada di casa", raccontando emozioni

di Maria Ricca


LIBRI - "La strada di casa" e le emozioni. Tantissime, tangibili, straordinarie quelle emerse nella serata speciale di riflessione e di condivisione, nel senso più puro della parola, dedicata al nuovo volume portato alle stampe, edizioni Fuori Rotta - Inchiesta, dalla giornalista ed autrice televisiva Melania Petriello. Sommersa da testimonianze di stima ed affetto sinceri alla Ubik di Benevento, l'autrice ha scelto di iniziare il lungo tour che la porterà in giro per l'Italia a proporre la propria fatica letteraria, nella propria città di origine, circondata dagli amici di sempre, la "famiglia" che si sceglie, giorno dopo giorno, condividendo gioie e difficoltà. 


Per lei, nella libreria beneventana, un bagno di folla e di affetto. E c'erano, infatti, proprio tutti, ma tutti davvero, vecchi giornalisti e nuove leve, appassionati di letteratura e frequentatori abituali degli eventi culturali ad accogliere la persona amica e l'intervistatrice di razza, giorno dopo giorno sempre più apprezzata nel mondo della stampa radiotelevisiva.

Con il consueto piglio e la disinvoltura che le appartengono, cuore in mano e commozione palpabile, Melania Petriello ha ricordato il desiderio che l'ha sempre mossa, sin dalla prima gioventù, di conoscere, indagare, raccontare storie, con la schiettezza e la semplicità di chi si considera "una femminista in cammino", proveniente da un retroterra familiare semplice ed onesto, di lavoratori, emigrati, antifascisti. E poi ha ripercorso i momenti che l'hanno condotta a scrivere "La strada di casa", storie di madri costrette dalla vita a lasciare ad altri le proprie creature, sempre alle prese con il senso di incompiutezza, e di figli che, pur grati alle famiglie adottive, instancabilmente le cercano, per ricostruire se stessi e la propria identità. Perché "c'è il diritto a lasciare, ma anche il d
iritto a cercare - ha sottolineato la scrittrice - perché noi abbiamo un patrimonio di cellule fisiche che però è anche
patrimonio culturale e morale. E dunque chi cerca le proprie radici lo fa, avvertendo distintamente di avere "un buco nel genoma". 

Attraverso le sue parole e quelle di Isabella Pedicini, scrittrice, Claudia Benassi, giornalista e Antonio Di Fede, giurista, che hanno introdotto e commentato il lavoro dell'Autrice, si è delineata in parole e forma l'impresa realizzata dalla Petriello, che ha saputo raccontare, con grazia e senza sbavature retoriche, le piccole, grandi vicende di chi ha voluto confidarle i tratti significativi di quelle, riuscendo a dare a loro centralità, intervistando le persone con la "generosità e la delicatezza - ha detto la Benassi - di chi sa ascoltare senza giudicare" e dando significato, ha confermato la Pedicini, alla domanda che al Sud forse ha più senso che altrove: "A chi appartieni?". E pensare che la scrittura del libro non è stata esente da incidenti di percorso, come il furto del cellulare della scrittrice e la conseguente perdita del materiale registrato, che però, divenuto escamotage narrativo,  le hanno consentito una ricostruzione quasi psicoanalitica, a memoria e dunque con la forza del sentimento, delle vicende da lei narrate.
Infine, al giurista Di Fede è toccato il compito di ricordare la legge che in Italia consente di lasciare in ospedale, senza riconoscerlo, il proprio figlio e di rivendicare il diritto all'oblio per cento anni dall'evento, dunque per una vita intera, con tutti gli annessi e connessi legislativi che la materia richiede. "È un tema, questo - ha detto - che dà la possibilità di interrogarci, e magari di offrire nuove istanze in merito al nostro Parlamento."
Infine, la lettura emozionante da parte della Benassi, di una delle vicende, narrate con l'unico metodo valido per un giornalista: ricercare la verità. E cercare di trarne insegnamento e speranza.