PARLIAMO DI...


22/09/23

S. GIORGIO A CR. - "Lo sguardo collettivo sulla realtà" nelle opere di 18 sensibili artisti in Villa Vannucchi

 


MOSTRE - “Lo sguardo collettivo” sulla realtà passa attraverso opere artistiche di vario tipo e di varie forme, tutte profondamente ricche di carattere e suggestione.  Si intitola proprio così  la mostra inauguratasi a San Giorgio a Cremano, nella Cappella di Villa Vannucchi, che consente, ad ingresso gratuito, di ammirare fino al 24 settembre i lavori più interessanti di diciotto artisti vesuviani. Curatore della rassegna è il maestro Gaetano (Aitan) Riccio, mentre l’organizzazione è stata curata dalla Pro Loco, retta da Gennaro Improta, con Maria Falbo, responsabile delle attività culturali.

Aitan, Anna Annibale, Antonio Annicelli, Francesco Chiarenza, Giuseppe Castiello, Ilaria Mignano, Liliana Mosca, Luciana Laurora, Luigi Vecchione, Marco Luongo, Marisa Labriola, Onelove, Pasquale Minervino, Patrizio De Biase, Renata Guido, Roberto Russo, Vincenzo Iacobelli, Vincent Volajou: questi i nomi degli artisti coinvolti, che espongono nella collettiva promossa nell’ambito delle  Giornate Europee del Patrimonio.

Ciascuna opera ha la sua peculiarità. Notevoli sono quelle in legno e sugheri e in vetro pluricolorato, ma interessante è la ritrattistica ed anche le nature morte, che sono state rivisitate con materiali riciclati, per ribadire l’importanza della questione della sostenibilità ambientale. Particolare attenzione meritano le opere che sono ispirate dall’orrore della guerra.

Infine, interessante è il dipinto che ricorda la locandina di “C’era una volta in America”, l’immortale pellicola di Sergio Leone.

20/09/23

BENEVENTO - Dal 27 ottobre, l' "Obiettivo T" della Solot torna a puntare sul teatro di qualità, sempre vitale e pieno di energia

 di Maria Ricca


RASSEGNE
- Davvero un cartellone interessante, quello di “Obiettivo T” della Solot, che torna al Mulino Pacifico di Benevento, dal 27 ottobre al 3 maggio prossimi, a valorizzare il teatro “nuovo” , la nuova drammaturgia, per intenderci, quella che immette nuova linfa vitale in un genere che non perde mai di attualità e di consensi, e che si concretizza soprattutto nelle proposte delle giovani compagnie e dei giovani autori, che popolano sempre più il panorama artistico italiano.

La rassegna, presentata questa mattina da Michelangelo Fetto e Tonino Intorcia, primi curatori delle numerose attività che la Solot svolge da oltre trent’anni nel capoluogo, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini, rappresenta – hanno ribadito -  “una proposta organica che incontri l’importante esigenza di programmazione culturale della città di Benevento e che interpreti la forte vocazione teatrale della nostra terra, puntando ad un rilancio effettivo del suo ruolo.”

Un “Obiettivo T” che diventa, dunque, un vero e proprio indirizzo programmatico, rispecchiato, peraltro nella suggestiva comunicazione grafica della rassegna, curata da Furialab, che interpreta il teatro come “un muro sbrecciato su un campo di grano, un’apparizione di corpi tra velluti rossi battuti dal vento, una porta di accesso per questi ed altri mondi”.

E quindi le scelte della Compagnia organizzatrice spaziano in cartellone dall’ironico al grottesco, dalla “black comedy” al gioco esilarante del paradosso, per ritrovare poi il pensiero profondo di De Andrè, il rapporto padre-figlio e uomo-donna, il teatro di narrazione giornalistica e di inchiesta, quello geniale ed irriverente. Temi declinati con l’aiuto di interpreti d’eccezione, quali Gea Martire, Gianfelice Imparato e di giornalisti come Domenico Iannaccone.

Risalta in cartellone la presenza di Enrico Torzillo, con il suo “Fuochi”, liberamente ispirato all’omonimo testo di Marguerite Yourcenar, attore e regista sannita, che racconta dell’  “amore che si impone alla vittima come malattia e come vocazione”, attraverso un collage “composto, come in uno stato di trance, che attinge al panorama della mitologia classica e della tradizione cristiana.” Torzillo, inizialmente formatosi proprio alla  Scuola di Teatro Studio della Solot,  è intervenuto alla conferenza, in collegamento da Roma, dove ora è all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”  e cura diversi progetti in qualità di regista ed interprete, andando sempre più affermandosi  nell’universo artistico italiano a tutto tondo, fra teatro, prima grande passione, ma anche cinema e TV.

Di seguito il cartellone completo della rassegna. 



17/09/23

RASSEGNE - "Metti una sera...": il tema della conoscenza vince e convince il pubblico di Culture e Letture Aps

Il 24 settembre, incontro su Isabella Morra, con Lucia Gangale






Si è conclusa con successo la quarta edizione di “Metti una sera …”, la rassegna letteraria promossa da Culture e Letture aps in collaborazione con la Libreria Barbarossa e con il patrocinio morale della Provincia di Benevento. Tema conduttore di tutti gli incontri è stato il tema della conoscenza come mezzo per aprirsi al mondo e agli altri. 
Questa tematica è emersa da tutti gli incontri: la conoscenza del mondo dei Rom nel caso del romanzo di Floriana Coppola “La bambina, il carro, la ruota” , della napoletanità e delle tante parole mutuate da lingue diverse per Amedeo Colella in “Napoli 365”, della riscoperta di autrici dimenticate per il saggio di Silvia Scognamiglio”L’esile penna- Fabrizia Ramondino”, la conoscenza a partire da Eva fino al mondo social per Teresa Simeone in “Inafferrabili orizzonti” e infine, la conoscenza di sé attraverso la metafora del ring per Elena Mearini in “Corpo a corpo”.


Gli organizzatori, felici del risultato ottenuto, ringraziano di cuore la Provincia di Benevento per il patrocinio morale offerto e per la concessione degli spazi prestigiosi e ringraziano gli autori e le autrici che con la loro presenza hanno reso importante la rassegna.
Floriana Coppola, Amedeo Colella, Cinzia Scognamiglio per le Mis(s)conosciute, Teresa Simeone, Elena Mearini si sono raccontati e raccontate attraverso le loro parole in incontri densi di significati.
Grazie anche a chi ci ha supportato nelle presentazioni , Maria Laura Simeone, Sara Luciano oltre che all’instancabile staff composto da Enrico Cavallo, Elide Apice, Alda Parrella, Marina Caiazzo, Tiziana Iannelli, Nadia Morelli, Maria Grazia Nazzaro, Maria Pia Ciani.
Un ultimo, sentito grazie va a i soci e alle socie di Culture e Letture aps, ai tanti presenti che ogni sera sono stati con noi nel nostro viaggio attraverso i libri e all’artista Alfredo Verdile.

L’appuntamento per Metti una sera è al 2024, ma le attività dell’ associazione continuano già a partire da domenica 24 settembre con un incontro su Isabella Morra condotto da Lucia Gangale.

 

15/09/23

LIBRI - Annalisa Angelone ed il mito di Lady Diana Spencer, fra morte e misteri, affascinante oltre tempo e luogo

 Presentato a Napoli, il volume tornerà a Benevento il 1 ottobre, alla libreria Barabarossa, per Culture e Letture, presentato dall'autrice con la giornalista Elide Apice 


di Maria Ricca

Fosse vissuta oggi, sarebbe stata la più grande delle "influencer" del suo tempo. E' vissuta ieri, invece, anzi, fra un po' diremmo l' "altroieri", ma nulla a che fare con chi popola a torto o a ragione oggi la galassia di Tik Tok. 

Eppure carismatica, comunicativa, influente lo fu, eccome. L'impegno che mise nelle proprie battaglie, da quella per il riconoscimento di maggiori tutele ai malati di Aids a quella contro le mine antiuomo, che sensibilizzò a tal punto l'opinione pubblica (e convinse anche il presidente Clinton), da aprire poi la strada per il Trattato ONU che le mise al bando, così come le altre cause benefiche a cui aderì, l'hanno resa icona immortale, ma non di meno scomoda, forse più, chissà, che la sua relazione con Dodi Al Fayed, che pure aveva fatto levare più di un sopracciglio in Gran Bretagna, per la possibilità che la madre dell’erede al trono si legasse ad un uomo di religione musulmana e ne fosse probabilmente già incinta.

E dunque, semplicemente, con  garbo ed umanità, ma con il piglio consueto della giornalista d'inchiesta, Annalisa Angelone, giornalista Rai da 30 anni ormai, sannita d'origine, ha presentato in questi giorni il suo "Diana Spencer. Morte, mito, misteri", per i tipi della casa editrice Polidori, alla Feltrinelli di Napoli, piazza dei Martiri,  mossa dal desiderio di svelare più di un mistero che avvolge quella figura, amatissima dai più della generazione nata fino al 1970, che ebbe modo di apprezzarne l’evoluzione da "shy lady", timida giovane nobile, a donna di carattere, con la presa di coscienza del proprio valore, giustamente celebrata oggi dalla moderna narrazione. Seppe ribellarsi alla sua gabbia dorata Lady D e non cedere al gusto di conservare i propri privilegi, per inseguire e rivendicare la propria libertà. Il prezzo pagato fu altissimo. 

Autrice di speciali e di servizi giornalistici di carattere culturale e non solo, Annalisa Angelone ha condotto un'analisi attenta di tutta la documentazione presente sull'indimenticabile Principessa del Popolo, lasciandosi guidare non solo dalla sua provata professionalità, ma anche dalla passione per questa figura, oltre ogni luogo comune e stereotipo. 

La sua opera letteraria rappresenta, così, il primo vero tentativo, in Italia, di comprendere la verità. Quella che emerge dalle inchieste e dal processo e quella che vien fuori dalla ricostruzione giornalistica, che evidenzia le ombre mai cancellate, su quanto davvero accadde. Non cede però alle tentazioni complottistiche l'Angelone, ma conduce interviste e studia  documenti reali, per capire quali furono gli attori e le azioni che portarono alla fine della più bella del reame.

“Studio, ricerca ed introspezione caratterizzano questo lavoro di analisi durato ben 10 anni,  che non si ferma alla superficie”, ha commentato l’editore Alessandro Polidoro, e che non indulge nemmeno a fantasie, anzi, è suffragato dai fatti, ha ribadito la giornalista e scrittrice Vincenza Alfano. 

Appassionante è stato l’intervento dell’Autrice, in sede di presentazione, che ha analizzato punto per punto il proprio libro di inchiesta, mentre il caporedattore del TgR Campania Oreste Lo Pomo si è soffermato sul grande impatto emotivo seguito alla scomparsa della principessa, ponendo a sua volta domande alla scrittrice, che ha tenuto il filo rosso della serata, con simpatia ed abilità, senza mai cedere al sentimentalismo tout court.  

Nessuno di noi ha mai potuto dimenticare la sublimazione dell’epopea terrena di Lady D, nel drammatico corteo che le rese onore, quando fu seguita dagli uomini della sua vita, su tutti i figli William ed Harry, che ebbero irrimediabilmente segnata la propria esistenza da quella perdita. 

"Cosa ci manca più di lei?", ci si è chiesti in chiusura.  Domanda interessante. Forse non ci manca nulla, ha concluso l’Autrice, perché lei ha inciso talmente tanto nei nostri pensieri, che continuiamo a sentirla come viva. Le parole di Domenico Starnone tornano alla mente ad Annalisa Angelone, per chiudere: “I fantasmi fanno il nido nel futuro.” Lady Diana vivrà per sempre.

14/09/23

NOVITA' - Il "Taccuino Rosso" di Lello Orso, poliedrico romanzo di emozioni, da gustare in "lettura aumentata"



di Maria Ricca

LIBRI - Un romanzo atipico, che si legge tutto d'un fiato, che attraversa i continenti con i suoi personaggi così poliedrici e vitali, un diario emozionale che sa molto di autobiografico, un "Taccuino Rosso", insomma. 

Lello Orso, beneventano d'origine, cosmopolita per vocazione, una vita vissuta all'interno dell'universo radiofonico e massmediologico in generale (Radio 101, Radio Kiss Kiss, Vasco Rossi, Tln Television, ecc.), tra l'Italia e l'America settentrionale, attualmente consulente in quest'ambito e docente in workshop universitari di alto profilo, intitola così la propria opera letteraria, che brilla di diverse insolite caratteristiche, sin dal sottotitolo,  "the unexpected love", "l'amore che non ti aspetti". Già, perché è quello il nucleo fondamentale del romanzo, che non vuole avere alcuna connotazione politica, come il "rosso" del taccuino potrebbe far supporre, ma che è, a leggerlo bene, una storia di passione a tutto tondo, non solo fra esseri umani, ma soprattutto per la musica. Disponibile su Amazon in digitale e cartaceo e iscritto al concorso letterario Amazon Storyteller: https://amzn.eu/d/e2JKywB

- Un libro autobiografico, dunque?
"In  qualche modo sì, perché la storia di Daniel, che racconto, rappresenta emozioni e sensazioni raccolte e vissute attraverso gli anni e le esperienze meravigliose che mi sono toccate, grazie al lavoro che ho scelto e che mi sono costruito giorno, dopo giorno."

- "Taccuino rosso" è un romanzo che si avvale della possibilità di una "lettura aumentata". Di che si tratta?

" E' un modo innovativo di "entrare" quasi fisicamente nella storia, perché, chi legge, accanto alla fruizione immediata ottenuta grazie alla lettura classica, magari nelle pause forzate trascorse su bus e metro, mentre va al lavoro, può "approfondire" la propria esperienza con calma, quando vuole e può, grazie a dei "QRcode", presenti sulle pagine del libro, che rimandano automaticamente a link con contenuti multimediali e musicali e naturalmente coinvolgono il lettore in maniera più completa nella narrazione."

 - Qual è il filo conduttore che attraversa la storia? Quanto c'è di Benevento, tua città di origine,  nel libro?

"Sicuramente, per me, filo conduttore e traino, è la musica, come se il ritmo di questo libro avesse anche un proprio suono. E sì, poi, c'è molto anche di Benevento in questo scritto, perché una parte del racconto è ambientata proprio in città, dove i protagonisti si incontrano un locale immaginario (ma che mi piacerebbe esistesse!), il "Kilowatt" e poi frequentano l'Hortus Conclusus , ma anche Apice Vecchia, la "Ghost town" abbandonata dopo il terremoto del 1980. Infine gli scavi di Altilia, che è un posto meraviglioso. Ho indicato anche dei link, in modo tale che il lettore che desideri visitare quei luoghi, possa trovare anche le indicazioni per farlo. Posti particolari, dove il grande turismo non sempre arriva. Ma non per business, solo per amore della cultura, che è libertà." 

- Quanto ti è rimasto dentro dell'amore per la città di Benevento?

"Moltissimo, tutto. Le origini restano nel cuore. Ed è bello ritornare, rivederla e dire a se stessi che si è riusciti a realizzare quei sogni di ragazzo, quando eravamo in pochi a studiare dizione, a cercare formule innovative per affermarsi in radio, con la nostra passione. E infatti il libro a fine ottobre sarà presentato anche a Benevento, con molto piacere, anche per ritrovare gli amici più cari. 

- Siamo di fronte ad un romanzo che è stato già definito dalla critica "solare" ed innovativo...Ci saranno altri "taccuini"?

"Sì, certo, immagino un "Taccuino verde" ed un "Taccuino bianco" e non nascondo che ho già in mente spunti da cui partire per creare nuovi percorsi, nei quali il lettore potrà immergersi ancora con leggerezza, per evadere, immedesimandosi con il protagonista. E spero sarà ancora Eleonora, mia figlia,  a disegnare la copertina dei libri e molte delle immagini all'interno, come ha fatto stavolta, con poche mie indicazioni e tanto suo talento, devo dire. Con l'entusiasmo della sua giovanissima età e con la passione per il "bello", che spero di averle trasmesso. 

09/09/23

BENEVENTO - "Atto unico": dalla Solot l'omaggio alla Resistenza, ricordando Beppe Fenoglio

 di Emilio Spiniello


TEATRO - Una prima nazionale, in scena al teatro Mulino Pacifico di Benevento. La Compagnia Stabile Solot e l’ANPI,  Associazione Nazionale Partigiani d‘Italia, hanno presentato “Atto Unico” di Beppe Fenoglio, per la regia di Michelangelo Fetto, in occasione dei 100 anni dalla nascita dello scrittore.

Motore della serata, la professoressa Marialaura Simeone, la quale ha introdotto lo spettacolo. È stata lei, infatti, ad occuparsi dei contatti con la famiglia di Fenoglio, in particolare con la figlia Margherita, per l’approvazione di tutto il lavoro: un testo mai andato in scena prima d’ora e pubblicato postumo.

“Tutto questo, rientra in una serie di attività dell’Anpi provinciale” – ha aggiunto la Simeone –, la quale ha poi ricreanto il contesto storico. Le Langhe sono teatro di scontri all’epoca, a cui lo scrittore non si sottrasse. Scrittore e Partigiano sono le parole che Fenoglio ha voluto sulla sua tomba. Questo testo che tra poco vedrete, appare ancora acerbo, ma contiene gli elementi tipici della narrativa di Fenoglio (la guerra partigiana, l’amore tra due ragazzi che avevano fatto la loro scelta, la lingua inglese, la passione per la musica). Fenoglio ci dice chiaramente da che parte stanno i suoi personaggi”, ha concluso. 


Nel prendere la parola, il regista Michelangelo Fetto ha voluto ricordare il regista “partigiano” Giuliano Montaldo, scomparso di recente.


Amerigo Ciervo, presidente provinciale dell’Anpi, si è soffermato sulla data dell’8 settembre: “Un Sovrano scappa lasciando i soldati allo sbando: inizia la Resistenza e finisce lo Stato. Inizia, però, un’altra Italia da ricordare senza retorica. C'è bisogno di una resistenza nuova”. Presente in sala per l’occasione il presidente dell’ANPI Campania, Ciro Raia.

Una data particolare, quella della messa in scena, 8 settembre, in ricordo dell’armistizio armistizio di Cassibile con gli Alleati e la resa dell'Italia. 

Dopo la proclamazione della resa del paese alle forze alleate, le truppe naziste danno inizio all'occupazione del Nord Italia. Contro l'occupazione si muovono i partigiani, impegnati nella Resistenza. Tra questi ultimi c’è anche lo scrittore Beppe Fenoglio, che si impegnò direttamente in prima linea soprattutto nelle Langhe piemontesi, suo territorio d’origine, durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio l'esperienza partigiana ha avuto una forte influenza sulla sua produzione letteraria.

La resistenza portò alla nascita dell’Italia democratica e proprio Fenoglio nei suoi personaggi risalta questa scelta di campo.

Tra le foto e le immagini d’epoca, sul palco appaiono  due giovani partigiani innamorati, Roberto detto Bob(Angelo Valente) e Lalla(Giorgia Gomes). La mamma di quest’ultima (Assunta Berruti), la signora Mussi, ci fa da narratrice di questa storia di passione ostacolata dalla cruda realtà, di un fascio di luce che resta nei cuori di quelli che sono scesi in campo per un Paese migliore.

29/08/23

BN CITTÀ SPETTACOLO 2023 - Enrico De Agostini e l'enigma di "Mind": le prospettive inquietanti della tecnologia

 


di Maria Ricca

L'intelligenza artificiale: subdolo nemico o alleato, a breve insostuibile? E la tecnologia è ormai ineffabile compagna di vita o piuttosto minaccia imprevedibile non solo all'umano, ma alla natura del territorio? Non sarebbe opportuno che un nostro moderno e rinnovato impegno civile ripartisse proprio dal contrasto alle moderne aggressioni del mondo digitale?  Fra gli incontri di maggior  interesse in Benevento Città Spettacolo 2023, un posto speciale nelle "Piazze d'Autore" merita certamente quello con Enrico De Agostini,  Ambasciatore d’Italia in Zambia, di origini sannite, e il  suo "Mind", romanzo avveniristico, presentato al Festival dall'assessore comunale alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini, dal giornalista Nico De Vincentiis, dalla studiosa Matilde Tortora, con la proiezione dell'omonimo cortometraggio. "Mind", introdotto dallo stesso autore,  con piglio brillante e ragionamento accattivante,  racconta la storia di Francesco Vanguardi, filosofo italiano e docente universitario che vorrebbe ritirarsi sulle colline della sua terra d'origine, divenendo pastore,ma non può, per la comparsa di Mind, il successore dello smartphone, che legge le onde cerebrali dei suoi utilizzatori. I suoi padroni controlleranno presto il mondo intero se nessuno vi si opporrà. Fino a che punto, dunque, la tecnologia può entrare nella nostra vita, senza diventare padrona dei nostri destini, senza impadronirsi non solo dei nostri dati, ma, più in generale, del nostro "sistema operativo"? Abbiamo già oltrepassato quel punto di non ritorno? Se lo chiede il protagonista della vicenda,  alle prese con la "rapacità" delle tecnologie e la necessità di riflettere se allontanarsi da queste, per resa, o per il coraggio di negarsene l'utilizzo. Difficilissimo trovare un equilibrio, forse impossibile comprendere - ha sottolineato l'autore- laddove il progresso sia crescita incontrollata o invece positivo sviluppo. Si pensi appunto all'avvento della Chat Gpt e ai suoi già inquietanti riflessi sulla vita scientifica e culturale. Ma già nel 1800 fu la giovanissima Mary Shelley ad interrogarsi, con il suo "Frankestein" sulle ricadute anche morali del progresso tecnologico, come ha sottolineato Matilde Tortora, storica, saggista e scrittrice. Prospettive affascinanti su cui interrogarsi e quesiti importanti da sottoporre anche all'attenzione dei giovani. La soluzione non è dietro l'angolo, il percorso è ancora tutto da compiere. 

BN CITTÀ SPETTACOLO 2023 - Immenso, ironico, coinvolgente Gianni Morandi esalta e commuove


di Maria Ricca

Compare sul palco tutto vestito di bianco dopo un pomeriggio trascorso a girare la città, che pure ha frequentato più volte nel corso della propria carriera, a concedersi al più tenero dei fan, stemperando in allegria la preoccupazione per la pioggia che sembrava dover mettere un punto all'appuntamento beneventano del suo "Go, Gianni go!", in piazza Risorgimento. Non è andata così e Benevento Città Spettacolo 2023 ha accolto il suo show di punta, senza problemi alcuni, applaudendo all'ironico, sensibile, immenso Gianni Morandi e ai suoi quasi 80 anni di energia. Il tempo è passato inesorabile e si vede, ma l'entusiasmo ed il profondissimo rispetto per il suo pubblico è rimasto lo stesso. Non si risparmia Morandi sul palco, alternando con intelligenza nuove canzoni ai successi antichi e riservando ad un tu per tu con la chitarra le melodie che lo resero famoso agli esordi. Dà il meglio di sé nelle canzoni che lo riportarono al successo, dopo il periodo d'ombra, nel ricordo struggente di Lucio Dalla, a cui dedica "Vita" e i suoi "Futura" e "Caruso", accompagnato da una band di qualità. Quando scende fra gli spettatori, deve difendersi, suo malgrado, quasi alla Papa Francesco, dall'assalto affettuoso dei fan, che lo assediano. Il concerto raggiunge il culmine,nonostante le incursioni a tradimento della pioggia qua e là, con "Uno su mille", che strappa ancora qualche lacrima ai più sensibili, mentre intorno si canta e si balla sui ritmi travolgenti dei pezzi più dinamici. Immenso, continua a divertire e  commuovere, ponendosi in una dimensione ormai al di là dello spazio e del tempo.


28/08/23

BN CITTÀ SPETTACOLO 2023 - Matteo Paolillo, sommerso dai fans, porta il "Mare fuori" in Piazza Risorgimento

 


di Emilio Spiniello

Per la terza serata l’attore Matteo Paolillo immerso nei fans di piazza Risorgimento, in occasione della 44^ edizione del festival Città Spettacolo, diretto da Renato Giordano.

“Tra set e musica”, questo il titolo dell’evento che ha visto al centro della serata l’artista salernitano noto al grande pubblico grazie alla fortunata serie tv Rai “Mare Fuori”. Salito sul palco si è raccontato in una lunga chiacchierata con Italo Barbieri, alla scoperta delle sue passioni, degli esordi e dei prossimi impegni lavorativi.


È stato anche ricordato il suo prossimo tour il “Come Te Tour”, che partirà il 29 novembre 2023 dall’Alcatraz di Milano ed approderà il 21 dicembre al PalaPartenope a Napoli. Si spera anche in una data nel capoluogo sannita.

Durante i live Matteo Paolillo porterà la sua musica e i brani del nuovo album Come Te (ADA Music Italy/Warner Music Italy). Nel corso dei suoi concerti live, l’artista sarà accompagnato sul palco da una band.

Momento clou in piazza quando ha eseguito i suoi successi, soprattutto “O Mar for” e “Origami all’alba”.

27/08/23

BENEVENTO CITTÀ SPETTACOLO 2023 - Peppe Fonzo, "cantattore" e cantastorie, viaggia fra musica, testi ed emozioni

 


di Maria Ricca

L'emozione si fa voce con Peppe Fonzo, attore e regista, a Città Spettacolo 2023, che prende per mano il suo pubblico e lo porta in giro, attraverso le sue sensazioni e i suoi pensieri, che sono quelli di chi li ascolta, in un coincidere terribile ed incredibile insieme. E così, il "Cantattore", in un'unione che pare essere l'anima più vera dell'interprete sannita, "disegna" in scena al Comunale, ritrovato e rinnovato, un percorso suggestivo di  impressioni, raccontando delle storie e coniugandole ad altrettante poesie in musica, quali sono le  produzioni dei cantautori italiani. E lo fa costruendo un "one man show",come gli artisti di strada di un tempo, quelli più veri, proponendosi in scena con un armamentario di strumenti antichi, dalla chitarra all'ukulele, fino all'armonica, lasciandosi sedurre però dell'elettronica, che gli consente di riproporre in loop l'utile sottofondo alle sue interpretazioni e conferma il suo talento multiforme. E così, ad ogni storia raccontata corrisponde una gemma della produzione cantautorale italiana, tutte scelte apposta ed in maniera intelligente fra quelle non conosciutissime, a conferma della voglia di approfondire e sottolineare, attraverso  aspetti non convenzionali, gli eventi della vita.

Così, una dopo l'altra, si rincorrono le storie scritte ed interpretate da Fonzo, intervallate via via da "Che cosa sarà" di Dalla e De Gregori, per raccontare di chi sale, si affanna, si arrampica, senza giungere ad una meta, a "Un giorno dopo l'altro" di Luigi Tenco e l'uomo piccolo, talmente piccolo, che tende a scomparire, fino a "Con le mani" di Sergio Endrigo, che tutto muovono. E poi la storia dell'impenetrabile "Donna Cuncetta", ritmo ipnotico e canzone di Pino Daniele, per raccontare di chi ormai vive solo di ricordi e parla con le anime dei propri morti, aspettando di ricongiungersi a loro, perché il proprio mondo è finito. La struggente "Lettera a mio figlio sulla felicità" di Sergio Bambaren è lo spunto per raccontare che l'unica cosa che ci appartiene sono i sogni, tutto il resto lo prendiamo solo in prestito e per questo occorre vivere dando valore al tempo, ma inseguendone la qualità, non la quantità. Di qui, "L'abbigliamento di un fuochista"  e "Raggio di sole" di Francesco De Gregori. Si chiude con l'ironia di Lucio Dalla e il suo "Quale allegria", per sottolineare la storia di un improbabile incontro, in un corso Garibaldi beneventano (ma si potrebbe essere ovunque), con una sconosciuta donna fatale, meteora che rivela tutte le fragilità del protagonista. O forse no, perché la chiusura vera Peppe Fonzo l'affida alle struggenti sensazioni evocate da "Storia d'amore" di Celentano, trionfo della razionalità sulla passione, ma non senza rimpianti. 

BN CITTÀ SPETTACOLO - La band degli "Alunni del Sole", con il dolce amarcord di "Liù", strega e commuove piazza Roma


 di Emilio Spiniello

Bagno di folla in piazza Roma per il concerto degli “Alunni del Sole”, la storica band italiana nata alla fine degli anni ’60. Tutti a cantare le loro canzoni, che hanno segnato la musica pop italiana, grazie ai fratelli Paolo e Bruno Morelli che fondarono la compagnia, ancora oggi apprezzata e mai dimenticata.

La seconda serata del festival Città Spettacolo ha fatto innamorare la platea, di ogni generazione, con i loro brani più famosi: L’Aquilone, A’ canzuncella, Tarantè, Concerto, Jenny, Pagliaccio, Liù.

Dopo l’improvvisa scomparsa nel 2013 di Paolo Morelli, tocca al fratello chitarrista Bruno continuare il sogno musicale del gruppo, assieme agli altri componenti Vito Lisi, Enrico Olivieri, Ruggero Stefani  e Alessandro Saba.

Una serata sicuramente nostalgica, per ricordare di quando le emozioni vere erano fatte di parole e musica. Le poesie del compianto Paolo Morelli continuano a vivere negli applausi fragorosi del pubblico.

26/08/23

BN CITTÀ SPETTACOLO - A Lina Sastri il Premio "Ugo Gregoretti" 2023

di Maria Ricca

Lina Sastri, premio "Ugo Gregoretti" a Città Spettacolo 2023: "Il Teatro è esigenza ,conoscenza, sensibilità. Il teatro si fa sempre allo stesso modo, solo che ormai spesso non te lo fanno fare. O tu ti adatti oppure sei costretto ad una lotta continua. A meno che non si abbia a che fare con persone di qualità. E allora sono loro a comprendere le tue esigenze. La politica deve sostenere l'arte e l'artista dev'essere libero." A porgerle il riconoscimento, ideato da Mimmo Paladino, è stato il giovanissimo Ugo Gregoretti jr. , in rappresentanza della famiglia dell'illustre regista scomparso, primo direttore della rassegna, dopo l'intervento del Sindaco Mastella, che ha ringraziato l'attrice e regista, introdotta al pubblico dal direttore artistico del Festival, Renato Giordano, confermando che l'arte è libertà e che l'artista non deve essere ingabbiato. La Sastri, definita dalla Giuria, nella motivazione per il riconoscimento, "straordinaria interprete tra spirito e natura" e già insignita in passato di altri premi, quali il David di Donatello e Nastri d'argento, ha definito Benevento, "piccola capitale". L'anno prossimo aprirà Città Spettacolo con un suo allestimento, ha promesso, dopo l'invito accorato del direttore Giordano. 

31/07/23

BENEVENTO - Il "Tango" struggente di Tananai infiamma il Musa e i fans


 di Emilio Spiniello 

BCT MUSIC FESTIVAL - Fans in coda dalla mattina per assistere alla serata finale del BCT Music Festival all’Arena Musa di Benevento.

Era già sold out il concerto del cantautore milanese Tananai, conosciuto dal grande pubblico inizialmente grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo.

Oltre 3500 persone , molti provenienti da Puglia, Basilicata, Lazio, Abruzzo e Molise, hanno ascoltato i brani nuovi contenuti nel suo album Rave/Eclissi, scritto da Alberto Cotta Ramusino, il vero nome dell’artista.


Si è letteralmente buttato tra la folla, la stessa che sta pompando in Italia la sua ascesa, grazie a canzoni come “Tango”, “Sesso occasionale” e “Abissale”, “Baby Goddamn” riprese con i cellulari e cantate a squarciagola.

Tananai, tra i talenti più promettenti del panorama musicale italiano, ha speso belle parole per la città delle streghe e con le sue hit ha concluso in bellezza la manifestazione diretta da Antonio Frascadore.

Nei giorni precedenti, invece,  spazio alla musica di Stefano Bollani con l’Orchestra Filarmonica di Benevento e  Mannarino.

28/07/23

BENEVENTO - 44esima edizione di Città Spettacolo, con Gianni Morandi e Géolier, De Giovanni e Lina Sastri


di Emilio Spiniello 

RASSEGNE - Presentata nei giardini della Rocca dei Rettori di Benevento, la 44esima edizione del festival Città Spettacolo, in scena dal 25 al 30 agosto nel capoluogo sannita. Tema di quest’anno "Metamorfosincroniche", scelto dal direttore artistico Renato Giordano. Hanno preso parte alla conferenza stampa, il sindaco Clemente Mastella; il vice presidente della Provincia, Antonello Laudanna; il direttore del Conservatorio di Musica "Nicola Sala"; il direttore del Festival, Renato Giordano.

Una manifestazione che per quest’anno ha ricevuto un taglio del budget pari a 150mila euro. Non mancano comunque i grossi nomi della musica italiana per accontentare i diversi pubblici.

Come già annunciato, il 28 agosto in piazza Risorgimento arriverà Gianni Morandi il tour suo nuovo tour Go Gianni Go! . Il giorno seguente tanti giovani fans seguiranno il noto rapper Geolier tanto amato dalle nuove generazioni, assieme a MV Killa ed Enzo Dong. Per il teatro toccherà a Lina Sastri, la quale riceverà il Premio Ugo Gregoretti. mentre il 30 agosto tornerà in città lo scrittore Maurizio De Giovanni con lo spettacolo “Napoli è Passione”.

Per il pubblico nostalgico degli over, una serata magica il 26 agosto nei giardini della Rocca (struttura aperta fino alle 3 di notte) con il dolce concerto del gruppo musicale “Alunni del Sole”, la nota band di musica leggera anni 70. Matteo Paolillo della serie tv Rai “Mare Fuori” animerà la serata del 27 agosto da attore a cantante. 

Di seguito il PROGRAMMA INTEGRALE della manifestazione 

14/07/23

I PICCOLI LIBRI DI REPORTAGES - La storica e saggista Lucia Gangale presenta "Mia cara, dolce Irpinia"


 Mia cara dolce Irpinia” è un libro particolare. Frutto di anni di scoperte e di un rapporto di amicizia tra l’autrice, la storica e saggista sannita Lucia Gangale, e la terra irpina, è stato concepito e realizzato nel ventennale della rivista semestrale Reportages Storia & Società, da lei stessa diretta, per inaugurare una serie editoriale chiamata “I piccoli libri di Reportages”. Il libro di Gangale raccoglie e sistema materiali sparsi che l’autrice ha prodotto in un lungo arco temporale: scritti, pubblicazioni, fotografie, curiosità ed un bagaglio di emozioni, atmosfere, ricordi legati ai luoghi. Tutti questi materiali si sono sedimentati nell’anima dell’autrice che, alla fine, ha scritto un libro in cui il rigore storico e critico si fonde con il cuore di una cittadina adottiva.

Alla narrazione dei percorsi svolti, si aggiungono assaggi poetici ed incursioni cinematografiche, che restituiscono il quadro di una comunità laboriosa e ricca di risorse, capace di grande forza e riscatto, pur nella complessità di un territorio non esente da problematiche, ritardi e storiche ingiustizie. L'Irpinia è il suo cielo dalla luce particolare, il suo verde, i suoi tesori storici, il particolare senso di appartenenza dei suoi abitanti, la sua intelligenza portata in giro per il mondo.

La struttura dell'opera la rende particolarmente adatta a letture e rappresentazioni in pubblico. Per questo l’autrice, presentando il lavoro dai suoi profili social, rende l’opera disponibile per presentazioni e letture drammatizzate sulle piazze irpine che vorranno accogliere questo libro.

Ecco gli itinerari svolti al suo interno: Cervinara - Sant’Angelo dei Lombardi e l’abbazia del Goleto - Atripalda - Rocca San Felice - Gesualdo - Pietradefusi - Zungoli e Ariano Irpino (Valle dell'Ufita) - Calitri - Aquilonia - Cairano - Andretta - Nusco - Montefusco - Montemiletto - Montella - Bisaccia - Prata di Principato Ultra - Trevico - Taurasi - Villamaina - Monteverde - Morra de Sanctis - Guardia Lombardi - Frigento - Mercogliano.

Ogni paese è presentato attraverso una immagine d’epoca in bianco e nero, che apre la narrazione vera e propria.

Il video di lancio è quihttps://reportagesweb.wordpress.com/2023/07/11/mia-cara-dolce-irpinia-il-primo-piccolo-libro-di-reportages/

“I Piccoli Libri di Reportages” sbarcano nel mercato editoriale grazie all’alleanza con la potente piattaforma Youcanprint. Si tratta di una collana che intende affrontare gli argomenti più disparati con chiarezza e precisione, mantenendo un taglio divulgativo. Ogni libro avrà un agevole formato 12x18.

I piccoli libri della rivista saranno, dunque, letture agevoli, anche se molto curate, destinate ad un ampio pubblico, concepite anche come grazioso regalo per occasioni importanti o come segno di affetto per qualcuno a cui teniamo.

L’idea prende spunto, in piccola parte, dalla tradizione dei “livres pauvres” francesi, in auge dal 2002.

PIETRELCINA- Quattro giorni a Pietrelcina, per il Jazz: musica e territorio, dal 31 luglio aĺ 3 agosto

 


MUSICA - Si svolgerà dal 31 luglio al 3 agosto il Jazz sotto le stelle Pietrelcina festival. La 19ª edizione, intitolata Suoni E Visioni, ha il contributo della Regione Campania, il patrocinio del Comune, l’organizzazione della Pro Loco e la direzione artistica di Giovanni Russo. Nella suggestiva cornice del Parco Colesanti sono in programma i seguenti concerti davvero imperdibili: 

- 31 luglio Antonello Salis & Simone Zanchini

- 1 agosto Auditorium Band featuring Maria Pia De Vito & Raiz

- 2 agosto Boris Savoldelli

- 3 agosto Emilio Casalini conduttore di “Generazione Bellezza” RAI 3 con Vincenzo Saetta e Aldo Pareo

In caso di maltempo i concerti si svolgeranno presso la palestra Comunale in Viale Europa.

Prima dei concerti, come sempre gratuiti, si potranno gustare alcune eccellenze enogastronomiche sannite a cura della Pro Loco. 

Il concerto del 1° agosto sarà preceduto dalla presentazione da parte dell’AMIP (Associazione Malati di Ipertensione Polmonare) del libro “Ho visto persone attraversare le Ande - Diario di un medico” di Francesco Parisi. 

Nelle ore diurne l’Associazione Guide Turistiche Pietrelcina Benevento Samnium, che quest’anno collabora col festival, organizza itinerari alla scoperta delle bellezze storiche, culturali e paesaggistiche di cui è ricco il territorio sannita

Soddisfatto il Direttore Artistico Giovanni Russo: “Anche nel 2023 abbiamo allestito un programma di qualità proponendo artisti di assoluto livello a conferma che il JssPf è ormai da tempo uno dei festival jazz più importanti in Italia.

Insomma, tanti motivi per trascorre 4 giorni a Pietrelcina, sempre più luogo dell’anima, in una dimensione autentica e a misura d’uomo. 


NAPOLI - Happening teatrale affollato e sempre applauditissimo per "Dignità Autonome di Prostituzione", che resta a Castel S. Elmo fino al 16 luglio


di Maria Ricca

TEATRO - Ultimi tre giorni per gustarsi quello che ormai è diventato un appuntamento cult per gli appassionati del teatro. C'è tempo fino a domenica 16 luglio per farsi largo tra i numerosissimi che affollano in queste sere Castel S. Elmo, diventando  consapevolmente parte di una folla consistente di "eletti", pronti a lasciarsi andare al fascino dell'arte del palcoscenico, antica, quanto spesso non completamente apprezzata. 
"Dignità Autonome di Prostituzione" , spettacolo "paladino", ormai, dell'importanza di questa forma d'arte, unisce da sedici anni  il piacere di continuare a sostenere il valore dell'espressione teatrale più immediata, la recitazione di brani di prosa, alla festa grande, rappresentata dall'interpretazione di brani d'autore, della tradizione partenopea e di quella internazionale. Riuscendo a diventare un happening che da tre lustri e, nonostante lo stop dovuto alla pandemia, continua ad attirare numerosissimi spettatori, praticamente una piccola folla, come quella che ogni sera invade festosamente gli spazi del Castel S. Elmo. 

Squadra che vince non si cambia, o quasi, e molti sono gli attori riconfermati da Luciano Melchionna, attore, regista ed autore del format, scritto anni fa con Betta Cianchini , sui quali  estende la sua ala protettrice di "papi" artistico, dirigendo con sapienza il  coloratissimo e dipinto cast "en travesti". Un'orchestra perfetta, composta da veterani, ma anche da giovani interpreti, forti, e si vede, di un talento già corroborato dall'educazione e dallo studio. 
Sono tutti, com'è noto,  "prostituti" e "prostitute" del teatro, che offrono la propria performance ai migliori offerenti fra gli spettatori che li seguiranno nelle stanze e nei meandri del castello, fingendo di pagare la "prestazione" attoriale con una manciata dei dollarini di carta distribuiti all'entrata. E via, dunque, su e giù per la piazza d'armi, inseguendo ora l'uno ora l'altro degli attori, nei loro "luoghi", ad ascoltarli interpretare i testi di Luciano Melchionna. 
Il tempo è tiranno, però, ed è impossibile, purtroppo, seguire più di tre, quattro performances, prima di ritrovarsi tutti alle 23.30, nel cortile, a ballare e a cantare sulle note dei successi più famosi, in un tripudio generale, molto liberatorio. E "terapeutico", si direbbe, attento alla forza della libertà di genere e della diversità di pensiero e di opinione. 



13/07/23

SAN GIORGIO A CREMANO - Per "Il Cinema indimenticabile", rassegna Arcimovie d'estate, l'applaudito ritorno di Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza

di Maria Ricca

CINEMA - “C’è di nuovo la valigia sul letto” e c'è di nuovo l’entusiasmo di Eduardo Tartaglia, attore e regista sangiorgese doc, per aprire in scioltezza, con il consueto brio e l’irresistibile ironia, tutta di matrice partenopea, la rassegna “Il Cinema indimenticabile”, kermesse estiva di proiezioni gratuite alla Fonderia Righetti di San Giorgio a Cremano, promossa dal Comune, con l’Arcimovie. E’ il film che ha introdotto il ciclo di pellicole, e che intratterrà gli appassionati, dal 12 luglio al 10 agosto, scelte fra i grandi classici del grande schermo. Fra i titoli più interessanti, “The Truman Show”, “Pulp fiction”, “Farenheit 451”, “Harry ti presento Sally”,  “Manhattan””Scarface”, “La finestra sul cortile”, “Colazione da Tiffany”. “Una scelta precisa – ha dichiarato Roberto D’Avascio, presidente dell’Arcimovie, in apertura della serata, introdotta dal Sindaco Zinno, da Eduardo Tartaglia, Veronica Mazza, Massimo De Matteo e Gianni Parisi – che ha voluto dare all’intera rassegna un taglio diverso, per raccontare le storie del cinema, intervallate dai “lunedì dell’Italia che non si vede”, promuovere la socialità ed il ritorno alla visione collettiva, in un periodo di crisi del grande schermo, che ancora stenta a decollare, dopo l’orribile parentesi del Covid.” Gli ha fatto eco lo stesso Tartaglia, sottolineando, con gli altri attori, come il cinema non possa prescindere dalla condivisione ed i film in Tv non possano avere lo stesso appeal di quelli proiettati in sala.

Poi la proiezione, caratterizzata da una serie di battute al fulmicotone, una via l’altra, in un crescendo di intuizioni, che rivelano l’impostazione di scuola teatrale dell’autore Tartaglia e  confermano il suo talento. Fra gli interpreti principali un sempre irresistibile Biagio Izzo, nei panni del boss in fuga, Maurizio Casagrande, a proprio agio nel ruolo dell’ispettore di polizia che tenta di mettere ordine nell’allegro caos,  Veronica Mazza, effervescente e simpatica, il funambolico Francesco Procopio, il divertente Massimo De Matteo, l’impeccabile Stefano Sarcinelli, il garbato Gianni Parisi ed il giovanissimo Riccardo Tartaglia che debutta così, seguendo le orme di famiglia. 

Una performance impreziosita dalla presenza nel cast dell’elegante ed inossidabile Mariano Rigillo, che dà vita al cameo della “mente regista” dell’improbabile operazione criminale di vendetta nei confronti di un pentito. 

In sala, fra gli spettatori, l’affabile Antonio Milo, ormai noto ai più come il "brigadiere Maione", braccio destro del commissario Ricciardi, nell’omonima serie Tv, tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni. Con gli altri interpreti si è volentieri intrattenuto con gli spettatori , alla fine del film, per chiacchiere e selfie, dimostrando come loro simpatia e cordialità, doti indispensabili per “bucare” lo schermo e farsi apprezzare anche umanamente dal pubblico di ogni età, affascinati dal loro talento.

12/07/23

NAPOLI - La "Venere degli Stracci" di Pistoletto: quel fuoco che offende la libertà del pensiero culturale

 


di Mario Ascione (*docente, scrittore, musicista) 

LA RIFLESSIONE- Si può dibattere su tutto ...

Sull'opportunità o la necessità di una istallazione ad alti costi in tempo di crisi...

Sul valore dell'arte contemporanea e i suoi linguaggi...

Sui messaggi sottesi e nascosti...

Si può dibattere di tutto...

ma di violenza distruttiva proprio no!

Di fuoco che cancella le tracce non voglio trovar parole, se non quelle eteree, fatte di silenzio.

Il pensiero, le idee, le forme artistiche, seppur non condivise, non possono trovare rogo. Mai...

Dinanzi alla cenere io aspetto sempre, come la fenice, che ritorni.

11/07/23

PIETRELCINA (BN) - Torna il "Jazz sotto le stelle", dal 31 luglio al 3 agosto

 


MUSICA - Si svolgerà dal 31 luglio al 3 agosto la 19ª edizione del Jazz sotto le stelle Pietrelcina festival. La manifestazione avrà il patrocinio del Comune e sarà organizzata dalla Pro Loco con la direzione artistica di Giovanni Russo. Il tema di quest’anno sarà Suoni & Visioni con l’obiettivo di privilegiare una musica viva, vera e non “da ascensore” come quella che ormai da tempo i media ci propinano. I concerti, che come sempre saranno gratuiti, si svolgeranno presso il Parco Colesanti e saranno preceduti da stuzzicanti apericena organizzati dalla Pro Loco per rendere il festival oltre che un evento musicale di qualità anche un prezioso spazio di socialità. Il programma dei concerti sarà reso noto a breve e, come per le precedenti edizioni, sarà di altissimo livello concentrando a Pietrelcina il meglio del jazz nel cuore del Sannio con i vari artisti ripresi come sempre dai pregevoli scatti fotografici di Angelo Masone.