PARLIAMO DI...


19/06/25

BENEVENTO, 21 giugno - "Essere umani" con Test Teatro Stage chiude la seconda edizione di "Rapsodie" di Monica Carbini


TEATRO - Il nuovo spettacolo teatrale “Essere Umani” a cura di Test Teatro Stage con la regia di Monica Carbini, come evento straordinario fuori cartellone, chiuderà sabato 21 giugno alle ore 20.30, nel Chiostro del Convento San Francesco Benevento (Piazza Dogana) la seconda edizione di “Rapsodie”, l’intensa e ricca stagione di eventi live da lei ideata e prodotta.

L’iniziativa si svolge, come sempre, a sostegno del Convento che ha ospitato, con grande successo di pubblico e critica, l’intera rassegna Rapsodie 2025, iniziata a marzo, e chiuderà per quest’anno anche le attività (ivi svolte da ottobre 2024 a giugno 2025 e giunte al loro terzo anno) del Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Scenica sempre diretto da Monica Carbini.

Lo spettacolo “Essere Umani”, variopinto ed emozionante, tra apparente leggerezza e connaturato impegno, vuole divertire ma anche suscitare dei dubbi, porre delle domande, lanciare delle provocazioni.

Frutto di un difficile e lungo lavoro collettivo di ricerca e sperimentazione, estenuanti prove e lavoro mai finito e sempre aperto a nuove suggestioni e proposte fino al minuto prima di andare in scena, la performance è ricca di divertenti sorprese e stimolanti e coinvolgenti riflessioni sulla condizione umana, sulle relazioni, sui sentimenti, sui drammi personali e sulle tragedie collettive, sull’esistenza e sulla responsabilità che essa comporta, sia per il singolo, sia per una società, nel bene e nel male.

Proporrà racconti in prima persona e considerazioni sul passato, sull’attualità e sul futuro dell’umanità, piccoli spaccati di vita quotidiana e temi trasversali e universali, con testi originali scritti dagli attori ma anche mirabili e intramontabili versi o frammenti di alta letteratura, toccanti momenti poetici oppure ironici o di satira e critica spietata ai vizi, ai difetti, alle debolezze, alle fragilità, alle paure, al coraggio, ai pregi e alle virtù che ci rendono umani, simili ma anche diversi e unici, almeno finché qualche organismo o entità artificiale non metterà in dubbio le poche certezze che ci rimangono (ammesso che ne abbiamo mai avute) riflettendo la nostra immagine e rubandoci l’anima o ciò che di più simile pensiamo di avere o magari qualcosa di più, ma forse è già successo o sta succedendo…chissà?!

L’intrigante proposta scenica sarà interpretata da: Mariapia Boffa, Francesca Bozzella, Eleonora Furno, Antonio Inserra, Antonella La Frazia, Valerio Meola, Marialuisa Russo, Anna Chiara Serino, Anna Spiezia, Maria Giulia Fabozzi.


17/06/25

BENEVENTO, dal 24 al 29 giugno - Torna il BCT, con l'hollywoodiano James Franco, e gli italiani Ornella Muti, Marco Giallini, Piero Chiambretti, The Jackal


di Emilio Spiniello

L'EVENTO - Presentata la nona edizione del BCT, il Festival Nazionale del Cinema e della Televisione Città di Benevento, che si svolgerà dal 24 al 29 giugno prossimi. L’idea vincente di Antonio Frascadore il prossimo anno spegnerà il traguardo dei 10 anni di storia. Hanno partecipato all’incontro, svoltosi a palazzo San Domenico, il sindaco Clemente Mastella ed il Rettore dell’Università del Sannio, Gerardo Canfora.

Il direttore artistico ha sottolineato lo sforzo di scegliere un cast di ospiti sempre mantenendo un livello buono, nonostante i nove anni di festival alle spalle. Tanti i graditi ritorni, come Marco Giallini, Piero Chiambretti e i The Jackal per la manifestazione che partirà dal teatro romano il giorno 24 giugno con il concerto “The Musico of Legends”, dedicato alle musiche da Oscar di Hans Zimmer, John Williams e Alan Silvestri. La serata sarà condotta da Celeste Dalla Porta, candidata ai Premi David Di Donatello, nella cinquina "Migliore Attrice Protagonista", per il film Parthenope, accompagnata dall’Orchestra Filarmonica di Benevento. 

Ospite hollywoodiano sarà James Franco. L’attore e regista statunitense, candidato all’Oscar per 127 ore e protagonista di titoli cult come Spider-Man, Milk, The Interview e Spring Breakers, presenterà il suo ultimo lavoro, Hey Joe, girato in Italia con la regia di Claudio Giovannesi. 

Anche quest’anno, il festival si snoderà tra Piazza Roma, Piazza Federico Torre e Piazza Santa Sofia, con oltre 200 opere in concorso selezionate tra le 1500 pervenute da 31 Paesi del mondo — tra lungometraggi, corti e documentari, che saranno disponibili anche in streaming sul sito ufficiale. A presiedere la giuria della sezione documentari, i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, tra i registi italiani più stimati degli ultimi anni.

Per l’ultima serata spazio a quattro talenti sanniti: il regista Valerio Vestoso, gli attori Angelo Spagnoletti, Alessandro Orrei e il fotografo e regista di videoclip Attilio Cusani.


Tutti gli eventi, ad eccezione dello spettacolo “The Music of Legends”, sono a ingresso libero e gratuito. Per partecipare agli incontri in programma in Piazza Roma è necessario essere in possesso dei biglietti , che potranno essere ritirati a partire dalle ore 10:00 di giovedì 12 giugno presso gli uffici del Festival BCT, in Via Erchemperto 15 (alle spalle di Piazza Roma) a Benevento. I non residenti in provincia potranno invece prenotarli inviando una mail a info@festivalbeneventocinematv.it 


Di seguito il programma: 

Martedì 24 giugno

 Teatro Romano ore 21:30 The music of the legends con Celeste Dalla Porta e l'Orchestra Filarmonica di Benevento direttore: Marco Attura Regia e testi: Antonio Frascadore.

Mercoledì 25 giugno

Piazza Roma – Ore 21:45 The Way To Hollywood - Ospite: James Franco

Piazza Santa Sofia – Ore 21:30 Hanno ucciso l'uomo ragno. Serie rivelazione  Ospiti: Elia Nuzzolo, Ludovica Barbarito

Piazza Federico Torre – Ore 21:00 Creatività e talento: il Linguaggio dei bambini Ospite: Carolina Benvenga

Ore 22:00 – dietro e davanti la macchina da presa  Ospiti: Giovanni Esposito, Susy Del Giudice Proiezione film: Nero (Regia di Giovanni Esposito)

Giovedì 26 giugno

Piazza Roma – Ore 21:30 Io non torno a casa (Pièce teatrale) Con: Anna Foglietta Regia e Testi: Antonio Frascadore

Piazza Federico Torre – Ore 21:45 Quarto Grado – Ospite: Gianluigi Nuzzi

Piazza Santa Sofia – Ore 21:30 Cinema d’incanto – Ospiti: Vittoria Puccini, Pier Paolo Paganelli Proiezione film in anteprima: Incanto

Venerdí 27 giugno

Piazza Roma – Ore 21:30 Cinema, vita e talento – Ospite: Marco Giallini

Piazza Santa Sofia – Ore 21:15 Propaganda, semplicemente live – Ospite: Diego Bianchi Ore 22:15 – Tradimento. La nuova serie turca Ospiti: Caner Sahin, Yussuf Cim, Feyza Sevil Gungor

Piazza Federico Torre – Ore 21:45 Lol, Stand Up Comedy – Ospite: Federico Basso.

Sabato 28 giugno 

Piazza Roma – Ore 21:30 A voce Libera – Ospite: Piero Chiambretti in dialogo con Francesca Pascale.

Piazza Santa Sofia – Ore 21:30 Oltre lo sguardo – Ospite: Francesca Chillemi.

Ore 22:30 – Il camaleontico Mondo di Brenda – Ospite: Brenda Lodigiani

Piazza Federico Torre – Ore 21:00 e 22:00 Presentazioni libri con Sabrina Nobile e Nicoletta Romanoff

Domenica 29 giugno

Piazza Roma – Ore 21:30 Pesci Piccoli 2 – Ospiti: The Jackal

Piazza Santa Sofia – Ore 20:45 Presentazione del libro “Piro” – Ospite: Adriano Giannini

Ore 21:45 – Icona Cinematografica – Ospite: Ornella Muti

Piazza Federico Torre – Ore 21:00 Premiazione Opere in Concorso

Ore 22:00 – Nemo Propheta in patria – Ospiti Valerio Vestoso, Angelo Spagnoletti, Alessandro Orrei e Attilio Cusani.

Per quanto riguarda il Bct Music Festival,  all'Arena del Musa arriveranno il 5 Luglio in concerto gli “Skunk Anansie” e il 31 Luglio Umberto Tozzi.



 

BENEVENTO - Dal congresso medico AOGOI, "rete" di sinergie tra specialisti per il benessere del paziente. Qualità e tecnologie avanzate al S. Pio.


L'EVENTO
- Si è svolto a Benevento un importante convegno sulla innovazione in ginecologia e ostetricia, che ha sottolineato l'importanza di lavorare in rete e di utilizzare la tecnologia per migliorare la salute delle donne. Il congresso ha visto la partecipazione di oltre 100 relatori e ha trattato temi come la medicina riproduttiva, la medicina territoriale e la gestione della violenza di genere. Durante l'evento è stato eseguito un intervento di chirurgia robotica in diretta dall' Ospedale S. Pio di Benevento . Il dottor Luciano Pino, Direttore dell'UOC di Ginecologia ed Ostetricia del nosocomio cittadino e presidente del Congresso, ha sottolineato l'importanza della "terza intelligenza", quella collettiva, che scaturisce dal confronto tra professionisti e dalla condivisione delle conoscenze. Ha inoltre affermato che "quella di Benevento e provincia è un'area in cui l'assistenza sanitaria offerta non solo è di ottimo livello, per cui possiamo affermare che anche in un'area interna, appartenente a sua volta ad 'area vasta', l'organizzazione sanitaria può essere ben organizzata e resa possibile". L'Ospedale San Pio di Benevento si è dimostrato all'avanguardia nell'utilizzo della tecnologia e ha sottolineato l'importanza di offrire assistenza sanitaria di alta qualità anche nelle aree interne. Il convegno ha evidenziato la necessità di lavorare insieme e di condividere le conoscenze per raggiungere i migliori risultati per la salute delle donne.

15/06/25

ROMA - L'Orchestra sannita di giovanissimi "Sirio" incanta la Capitale. Il 30 giugno, bis al Convento di S. Francesco a Benevento


Un pubblico numeroso e caloroso ha accolto con entusiasmo l’Orchestra Sirio di Benevento nella splendida cornice della Chiesa di Santa Croce al Flaminio a Roma, dove si è tenuto un concerto che ha incantato e coinvolto i numerosi presenti. L’evento, inserito nelle iniziative culturali romane in collaborazione con i Fatebenefratelli di Benevento, si è rivelato un autentico trionfo di musica, eleganza ed emozione. Sotto la direzione del Maestro Sergio Fanelli, fondatore e ideatore dell’ensemble, la giovane orchestra sannita ha proposto un programma raffinato che ha spaziato dal classicismo al romanticismo europeo, con musiche di Franz Krommer, Giuseppe Verdi e Camille Saint-Saëns. Le esecuzioni hanno messo in luce l’altissima qualità dell’ensemble, capace di unire precisione tecnica e sensibilità interpretativa. A catturare l'attenzione del pubblico è stata la straordinaria maturità musicale dei giovanissimi interpreti: “I musicisti dell’Orchestra Sirio, con un’età media di appena 15 anni, hanno dimostrato un talento fuori dal comune e una disciplina degna delle grandi formazioni professionali”. Ad impreziosire ulteriormente la serata le esibizioni dei solisti: Leandro Fanelli e Mario D’Apice, apprezzati per padronanza ed intensità; Maya Fanelli - arpa, che ha affascinato con eleganza e delicatezza, e Giovanni Sanarico - violoncello, che ha saputo commuovere con una performance intensa e profondamente espressiva.


L’Orchestra Sirio, realtà sannita in piena crescita, si sta facendo strada nel panorama musicale nazionale, grazie a un progetto formativo che unisce rigore artistico, passione e visione educativa. Il merito va anche al lavoro instancabile del Maestro Sergio Fanelli, il cui impegno ha dato vita a una realtà unica nel suo genere. La Chiesa di Santa Croce al Flaminio, con la sua atmosfera suggestiva e l’eccellente acustica, ha rappresentato il palcoscenico ideale per un concerto capace di fondere spiritualità e bellezza musicale. A conclusione del concerto è intervenuto anche Fra Lorenzo Antonio Gamos - Superiore dell’Ospedale Fatebenefratelli di Benevento, che ha voluto esprimere un sentito ringraziamento all’Orchestra Sirio per il valore artistico e umano della serata, consolidando ulteriormente un rapporto iniziato qualche anno fa con le performance tenute a Benevento nell'Auditorium Fra Pietro Maria dè Giovanni. Le sue parole hanno sottolineato come la musica, in contesti di bellezza e raccoglimento, rappresenti un autentico strumento di elevazione spirituale e condivisione. 


I lunghi e calorosi applausi tributati sabato scorso nella Chiesa di Santa Croce al Flaminio a Roma hanno ribadito la qualità dell’Orchestra Sirio, una delle formazioni giovanili più interessanti e promettenti della scena musicale italiana. L'evento, che ha unito talento, passione e speranza in una serata memorabile realizzata in collaborazione ancora una volta con i Fatebenefratelli di Benevento, sarà replicato con la direzione artistica di Enrico Salzano, domenica  30 giugno a Benevento presso il Complesso Monumentale di San Francesco in piazza Dogana. 

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11/06/25

BENEVENTO, 13 e 14 giugno - "Innovazione e Tecnologia in Ginecologia ed Ostetricia: impatto nella pratica clinica", prestigioso convegno a S. Agostino

 


di Maria Ricca

EVENTI - “Progettiamo insieme la sanità del futuro, partendo dalla salute delle donne”. Questo l'intento dichiarato dei promotori del Convegno Regionale AOGOI ( Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) Campania 2025, sul tema "Innovazione e Tecnologia in Ginecologia ed Ostetricia: impatto nella pratica clinica", che si terrà nei giorni di venerdì 13 e sabato 14 giugno all'Auditorium Sant'Agostino di Benevento, uno dei poli dell'Università degli Studi del Sannio.

L'evento, di alto profilo scientifico ed istituzionale, proietterà relatori e corsisti nel futuro di questa branca della disciplina medica, alla luce delle innovazioni tecnologiche, con particolare attenzione alla I.A. applicata alla diagnostica in Ostetricia e alla chirurgia ginecologica anche robotica, medicina personalizzata, PMA e oncofertilità, menopausa e telemedicina, responsabilità medico-legale e comunicazione medico-paziente.

L’incontro, che si terrà alla presenza delle Autorità regionali e locali, riunirà oltre 100 relatori tra i più autorevoli esponenti della ginecologia italiana con il patrocinio della Regione Campania, del Comune e della Provincia di Benevento, dell’Università degli Studi del Sannio, della Fondazione Confalonieri Ragonese, degli Ordini dei Medici e dei Farmacisti di Benevento e della Croce Rossa Italiana e, inoltre, vedrà la partecipazione delle Società scientifiche nazionali SIGO, AGITE e AGUI.


A dirigere i lavori del Congresso saranno il prof. Antonio Chiantera (foto a sx), presidente onorario dell'assise e presidente nazionale AOGOI, e il dott. Luciano Pino (foto a dx), direttore della UOC di Ginecologia ed Ostetricia dell’AORN San Pio di Benevento.
Tra gli organizzatori, oltre Luciano Pino, il comitato scientifico: Mario Passaro, Nicola Antonio Ciarlo, Bianca Barbieri, Luigi Di Prisco, Mario Rotondi e Luigi Stradella.
L'inaugurazione ufficiale, alla presenza delle autorità cittadine, si terrà alle ore 13 del 13 giugno, ma già alle 9 inizieranno le prime lezioni.
Il programma prevede 8 sessioni scientifiche, due corsi pre-congressuali, una live surgery endoscopica-robotica, letture magistrali e tavole rotonde di alto valore formativo.
L’evento è accreditato ECM, rappresenta, dunque, un’occasione di confronto interdisciplinare e aggiornamento scientifico su temi che stanno già trasformando il nostro modo di fare medicina ed è aperto a Ginecologi, Chirurghi, Radiologi, Oncologi, Neonatologi, Pediatri, Anatomopatologi, Infettivologi, medici di medicina generale, medici legali e giuristi, Farmacisti, Ricercatori e biotecnologi, studenti, Ostetriche/i, professionisti della sanità pubblica e rappresentanti dell'industria biomedica. Tra i relatori previsti: Gerardo Canfora, Vito Chiantera, Vito Cela, Francesco Legge, Onofrio Catalano, Pasquale De Franciscis, Eugenio Guglielmelli, Loredana Zollo,  Costantino Di Carlo, Stefano Lello, Umberto Malapelle, Elsa Viora, Herbert Valensise, Fabio Parazzini, Antonio Pellegrino, Antonio Ragusa, Maria Grazia Frigo, Claudio Santangelo, Maurizio Guida, Thanopulos Sarantis, Sabino Laudadio, Riccardo Morgera, Valerio Pisaturo, Maurizio Somma e tanti altri protagonisti.
Benevento, dunque, si conferma crocevia di innovazione e cultura medica, accogliendo con orgoglio una comunità di professionisti uniti dalla volontà di costruire una ginecologia e ostetricia sempre più consapevole, tecnologica e umana.
“Tecnologia e innovazione saranno sempre al servizio della scienza. L’evoluzione digitale in Ostetricia e Ginecologia rappresenta un’opportunità straordinaria, ma che dovremo imparare a comprendere, integrare e governare con responsabilità” – ha dichiarato Luciano Pino, presidente del Congresso.
“Il Congresso regionale AOGOI Campania previsto per le giornate del 13 e 14 giugno a Benevento è una splendida occasione di crescita professionale. Il confronto tra professionisti provenienti da diverse parti di Italia incentiva alla collaborazione e fornisce gli strumenti utili per affrontare le nuove sfide che il futuro ci riserva.

Al dott. Luciano Pino, al Prof. Antonio Chiàntera e a tutti i partecipanti al Congresso, vanno i miei migliori auguri di buon lavoro”, quanto dichiarato dal Direttore Generale A.O.R.N. “San Pio di Benevento
Dott.ssa Maria Morgante (nella foto in alto)
A corollario del convegno, la presidente del Conservatorio Nicola Sala di Benevento Caterina Meglio, con il Direttore Giuseppe Ilario, offriranno a relatori e corsisti un concerto dell’ Orchestra da camera del conservatorio al completo, diretta dal maestro Patrizio Rocchini.

09/06/25

CAPUA - Jury Monaco rilegge la storia dell'Unità d'Italia, fra applausi e dibattito infervorato al FaziOpen Theater

di Maria Ricca


TEATRO - Che la storia la scrivano i vincitori è cosa nota. O almeno così si dice...E' giusto quindi non fermarsi alla prima interpretazione, quella di convenienza, magari, ma provare a vedere se ci può essere un'altra verità, quella degli sconfitti, sicuramente, o almeno una visione più equilibrata, che tenga conto dell'una e dell'altra istanza.

E' così che Jury Monaco, artista eclettico, da trent'anni in scena, autore ed interprete dei suoi spettacoli, ha scritto “Una farsa chiamata unità”, andata in scena questo fine settimana, a Palazzo Fazio di Capua, ultimo appuntamento della rassegna “FaziOpen Theater”, diretta da Antonio Iavazzo, regista ed autore, con l'organizzazione generale di Gianni Arciprete.


Progetto ambizioso sin dal suo concepimento, la pièce ha tenuto incollati alle poltrone gli spettatori, offrendo un'ora e venti di narrazione storica sugli eventi che portarono all'unità d'Italia, senza risparmiare battute sarcastiche, ma anche approfondendo pagine dolorose. 

In apertura il “canto eroico” del protagonista, simbolicamente immagine del Regno di Napoli, orgogliosa e battagliera, e naturalmente oggetto di invidie, perché meravigliosa, da parte di tutti e soprattutto di quei Piemontesi che la depredarono, portando al Nord la capitale, per un'unità solo di facciata. 

Una vera e propria dichiarazione d'intenti, prolusione all'entrata in scena del servitore di re Francesco II delle Due Sicilie, “Franceschiello”, chiamato da quest'ultimo a scrivere un libro sull'intera vicenda, e filo conduttore della narrazione, guidata brillantemente dal solo ed instancabile poliedrico Jury Monaco, con l' alternarsi in scena dei personaggi più significativi della vicenda che portò all'annessione. Grande la sua abilità nel passare da un registro all'altro con facilità e nel ritrovare lo spirito più vero del teatro, che si costruisce con lavoro certosino, senza improvvisazioni, curando ogni particolare dell'interpretazione e della messinscena. 

E quindi, nel continuo alternare ironia, disincanto e tragedia, cambiando ogni volta registro ed abito, sia fisico che mentale, Jury Monaco ha dato voce, meravigliando di continuo il pubblico, a personaggi positivi e negativi, tutti protagonisti della strada verso l' “Unità”: il triste Franceschiello, figlio di cotanto padre, Ferdinando, detto “re bomba”, mentre lui è solo “re lasagna”, fragile, ma onesto; i fieri e feroci briganti, il campano Cosimo Giordano e il lucano Carmine Crocco (“nu brigante nun ten diman/”quann 'o stommac' è vacante, sì costrett' a ffa 'o brigante); il camorrista Tore 'e Criscienzo, “utilizzato” da chi voleva affermarsi al potere in ruoli chiave per dominare la popolazione napoletana più povera; Garibaldi, “amato dalle donne”, ma con i capelli lunghi per nascondere le orecchie mozzategli in Sud America. 


Fino alle opposte figure del feroce Enrico Cialdini, che ordinò la strage di Pontelandolfo e Casalduni e del giovane soldato piemontese Ferrero, che per la popolazione ebbe pietà e preferì il proprio sacrificio a quello della donna meridionale amata: “La guerra è orrenda e i soldati son pupi nelle mani dei potenti”. 

In sottofondo, “Palummella zompa e vola”, satira contro il Regno d'Italia e lamento per la perduta libertà del meridione all'indomani dell'ingiusta conquista. 

Applausi, infine, e “standing ovation” per Monaco, ottimo attore e fine analista storico, che in chiusura ha incontrato il pubblico, dichiarando il proprio orgoglio di essere campano e raccontando di aver scritto, riscritto e corretto il testo messo in scena durante il periodo della pandemia, anche per adattarlo e renderlo godibile agli spettatori. Vivacissimo il dibattito del dopo-spettacolo, che ha rivelato un rinnovato e ritrovato fervore culturale, in un meraviglioso confronto-scontro di opinioni, su tutte quella di Marco Palasciano, filosofo ed artista multidisciplinare, opposta alla teoria proposta nello spettacolo, segno che la Cultura non è morta e che necessarie sono le arene di discussione e di arricchimento reciproco come quella offerta dal FaziOpen Theater. Indubbiamente, le opinioni in merito possono essere diverse, l'importante è rivendicarle “nel segno dell'ideale”, ha concluso Jury Monaco, quello che distingue l'uomo vero ed appassionato da chi non ha interesse che per il proprio orto. 


"L'appuntamento è al prossimo anno, dopo “una stagione – ha confermato il direttore artistico Iavazzo, con l'organizzatore Arciprete – ricca di soddisfazioni, apprezzata dalla critica ed apertasi anche a proposte internazionali, ma soprattutto assolutamente indipendente dal punto di vista economico, frutto di impegno, passione ed entusiasmo.”

NAPOLI, 10 giugno - "Oncologia di genere: percorsi multidisciplinari" : importante collegamento con l'India al convegno dell'Ordine dei Medici

 


di Maria Ricca

CONVEGNI - Le linee guida, i protocolli, le procedure più adatte nella cura dei tumori saranno al centro del Corso – Convegno sull' “Oncologia di genere: percorsi multidisciplinari”, che si terrà domani, 10 giugno, presso l'Auditorium dell'Ordine dei Medici di Napoli, alla Riviera di Chiaia. L'assise, che avrà alla base le nuove frontiere dell'oncologia, porrà, dunque, a confronto fra loro una serie importante di ambiti disciplinari.

I lavori cominceranno alle 9 del mattino con la presentazione da parte del Presidente dell'Ordine Bruno Zuccarelli, del Presidente del CUG, Ordine di Napoli Clara Imperatore, del Presidente Nazionale dell'AIDM Concetta Lauretaci, del Vicepresidente dell'AIDM Sud Italia Rosalia Sorce, della delegata per la Regione Campania AIDM Marina Taurisano,delle delegate per la sezione R.F. Lucia De Simone e Maria Di Lanno.

Successivamente la dott.ssa Paola Russo, presidente dell'AIDM di Napoli introdurrà la dott.ssa Usha Bharat Saraiya della Elimination of Cancers MWIA Special Interest Group, che sarà in collegamento. "Un incontro  - sottolinea la dott.ssa Russo, che ha spesso collaborato con la dott.ssa Saraiya  - che nasce dalla stima reciproca,  e dalla convinzione dell'importanza dei programmi di screening, fondamentali per una diagnosi precoce."

Straordinarietà e prestigio all'evento saranno, appunto, conferiti dalla presenza, per la prima volta in un tale dibattito, dell'India, nazione ancora molto povera, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni e popolosissima. Ne consegue la necessità di informare e diffondere anche in Paesi come questo l'importanza della prevenzione e della cura, nel segno dell'inclusione, facendo il punto sui passi che restano ancora da fare per aiutare popolazioni diseredate a comprendere l'indispensabilità dello screening preventivo e del conseguente accesso alle cure. Naturalmente le donne-medico intendono porre l'accento sul principale tumore che colpisce il sesso femminile, ovvero il cancro alla mammella e sull' importanza  della prevenzione del tumore della cervice uterina, mediante il vaccino contro il papillomavirus, anti HPV.  Un raggio di speranza con la diminuzione delle malattie genitali si intravede già, comunque, per la dottoressa Saraiya, che nella sua relazione si soffermerà appunto sulla diffusione di questo vaccino nella sua India, nazione in via di sviluppo, ricordando che già oltre 15 mila medici sono stati addestrati a somministrare il CERVAVAC, realizzato proprio su quel territorio, e disponibile ed accessibile nei costi. 

Il punto sulla situazione della oncologia di genere rientrerà nella lettura magistrale, condotta dalla dott.ssa Rossana Berardi e vi sarà una prima sessione di confronto sulla prevenzione e la diagnosi.

Successivamente, la dott.ssa Concetta Laurentaci parlerà della Terapia Oncologica e della Personalizzazione dell'Attività Fisica.

Di “Prevenzione, screening e oncologia di genere” si occuperà la dottoressa Tiziana Spinosa, specialista della materia e già relatrice principale sul tema nel corso di formazione per medici ed infermieri della ASL NA 1. 

Del “Rischio cancerogeno nei luoghi di lavoro: l'influenza del genere” parlerà la dott.ssa Eliana Elia, che relazionerà appunto sulla cancerogenesi dovuta agli ambienti in cui si opera e, in particolare, sui tumori testa/collo. L'esperta sottolineerà come l'interferenza con il ritmo circadiano e le conseguenti alterazioni ormonali ed epigenetiche siano alla base del rischio di ammalarsi in infermiere, operaie, hostess, donne-medico e donne pilota. Le operaie in fabbriche di plastica, vernici e materiali sintetici, naturalmente, soffriranno dell'esposizione a sostanze endocrine-disrupting. Problemi potranno avere coloro che sono a contatto con pesticidi ad azione estrogenica o mutagena o esposte a radiazioni ionizzanti, farmaci chemioterapici, etilene ossido o che hanno contatto cronico con coloranti, formaldeide, solventi. 

Alla dottoressa Filomena Masone sarà affidata la trattazione dell'argomento “La PET/TC nell'oncologia di genere”: “l'importanza dell'imaging molecolare – sottolinea la dirigente dell'UOC di Medicina Nucleare dell'Ospedale del Mare – è quella di far diagnosi in una fase pre-clinica, quando la malattia ancor non è clinicamente evidenziabile, rappresentata. Di qui l'importanza della PET/TC, della valutazione dell'uso secondo le linee guida, che però, comunque, non sempre sono adatte a tutti, perché spesso il nostro paziente è un paziente “complesso”, che ha una sua unicità e pertanto va valutato in maniera particolare, per effettuare una diagnosi di precisione, arrivare a migliori cure, prognosi, valutazioni precoci della sua risposta al trattamento.”

La seconda sessione comincerà discutendo delle Terapie nell'Oncologia di genere. “La risposta ai trattamenti di immunoterapia, chemioterapia e target “therapy” sarà argomento della relazione della dott.ssa Ivana Cerillo. Della “Risposta ai trattamenti: la tossicità” si occuperà la dott.ssa Raffaella Ruocco. Infine del “paradigma del melanoma” nell'oncologia di genere parlerà la dott.ssa Margaret Ottaviano.


08/06/25

BENEVENTO - Melania Petriello, giornalista e autrice Tv, ripercorre "La strada di casa", raccontando emozioni

di Maria Ricca


LIBRI - "La strada di casa" e le emozioni. Tantissime, tangibili, straordinarie quelle emerse nella serata speciale di riflessione e di condivisione, nel senso più puro della parola, dedicata al nuovo volume portato alle stampe, edizioni Fuori Rotta - Inchiesta, dalla giornalista ed autrice televisiva Melania Petriello. Sommersa da testimonianze di stima ed affetto sinceri alla Ubik di Benevento, l'autrice ha scelto di iniziare il lungo tour che la porterà in giro per l'Italia a proporre la propria fatica letteraria, nella propria città di origine, circondata dagli amici di sempre, la "famiglia" che si sceglie, giorno dopo giorno, condividendo gioie e difficoltà. 


Per lei, nella libreria beneventana, un bagno di folla e di affetto. E c'erano, infatti, proprio tutti, ma tutti davvero, vecchi giornalisti e nuove leve, appassionati di letteratura e frequentatori abituali degli eventi culturali ad accogliere la persona amica e l'intervistatrice di razza, giorno dopo giorno sempre più apprezzata nel mondo della stampa radiotelevisiva.

Con il consueto piglio e la disinvoltura che le appartengono, cuore in mano e commozione palpabile, Melania Petriello ha ricordato il desiderio che l'ha sempre mossa, sin dalla prima gioventù, di conoscere, indagare, raccontare storie, con la schiettezza e la semplicità di chi si considera "una femminista in cammino", proveniente da un retroterra familiare semplice ed onesto, di lavoratori, emigrati, antifascisti. E poi ha ripercorso i momenti che l'hanno condotta a scrivere "La strada di casa", storie di madri costrette dalla vita a lasciare ad altri le proprie creature, sempre alle prese con il senso di incompiutezza, e di figli che, pur grati alle famiglie adottive, instancabilmente le cercano, per ricostruire se stessi e la propria identità. Perché "c'è il diritto a lasciare, ma anche il d
iritto a cercare - ha sottolineato la scrittrice - perché noi abbiamo un patrimonio di cellule fisiche che però è anche
patrimonio culturale e morale. E dunque chi cerca le proprie radici lo fa, avvertendo distintamente di avere "un buco nel genoma". 

Attraverso le sue parole e quelle di Isabella Pedicini, scrittrice, Claudia Benassi, giornalista e Antonio Di Fede, giurista, che hanno introdotto e commentato il lavoro dell'Autrice, si è delineata in parole e forma l'impresa realizzata dalla Petriello, che ha saputo raccontare, con grazia e senza sbavature retoriche, le piccole, grandi vicende di chi ha voluto confidarle i tratti significativi di quelle, riuscendo a dare a loro centralità, intervistando le persone con la "generosità e la delicatezza - ha detto la Benassi - di chi sa ascoltare senza giudicare" e dando significato, ha confermato la Pedicini, alla domanda che al Sud forse ha più senso che altrove: "A chi appartieni?". E pensare che la scrittura del libro non è stata esente da incidenti di percorso, come il furto del cellulare della scrittrice e la conseguente perdita del materiale registrato, che però, divenuto escamotage narrativo,  le hanno consentito una ricostruzione quasi psicoanalitica, a memoria e dunque con la forza del sentimento, delle vicende da lei narrate.
Infine, al giurista Di Fede è toccato il compito di ricordare la legge che in Italia consente di lasciare in ospedale, senza riconoscerlo, il proprio figlio e di rivendicare il diritto all'oblio per cento anni dall'evento, dunque per una vita intera, con tutti gli annessi e connessi legislativi che la materia richiede. "È un tema, questo - ha detto - che dà la possibilità di interrogarci, e magari di offrire nuove istanze in merito al nostro Parlamento."
Infine, la lettura emozionante da parte della Benassi, di una delle vicende, narrate con l'unico metodo valido per un giornalista: ricercare la verità. E cercare di trarne insegnamento e speranza.

06/06/25

Capua, 8 giugno - FaziOpenTheater , finale di stagione con "Una farsa chiamata unità" di Jury Monaco


di Maria Ricca

TEATRO - Finale di stagione,  domenica 8 giugno alle 19, per la bella rassegna nazionale di Teatro - Danza - Arti Performative "FaziOpen Theater", promossa al Palazzo Fazio di Capua dalla direzione artistica del regista ed autore Antonio Iavazzo, con l'organizzazione generale di Gianni Arciprete ed il patrocinio del Comune. Un cartellone ricco di spunti interessanti e di momenti davvero appassionanti per chi ama il teatro puro ed ha potuto apprezzare la genuinità delle proposte, nel segno della riscoperta più vera dell'arte del palcoscenico. 

Per quest'ultimo appuntamento la direzione si affida alla professionalità riconosciuta di Jury Monaco, per raccontare, con il solito piglio ironico e sagace, "Una farsa chiamata unità". 

Ed ecco i temi, dalle note di regia: "In seguito agli eventi legati alla “Breccia di Porta Pia”, anche lo stato pontificio viene annesso al Regno d’Italia. Dopo l’unità d’Italia Francesco II, ultimo re delle due Sicilie, viene costretto ad esiliare a Roma. Il protagonista dello spettacolo è Gaetano Paparone, servo fedele di Francesco II, il quale rimasto solo a Palazzo Farnese si vede apparire sovente l’anima di una fanciulla, la quale lo convince a scrivere un libro che riaccrediti la figura di Franceschiello e tutte le realtà storiche che i Piemontesi hanno abilmente occultato. Durante la stesura del libro Gaetano parla confidenzialmente con il quadro di Francesco II come se fosse ancora presente e, grazie alla magia dei flashback cominciano a prendere vita tutti protagonisti della vicenda risorgimentale: Francesco II, il Generale Enrico Cialdini, Salvatore De Crescenzo, Carmine Crocco e tanti altri… Uno spettacolo intenso, struggente, emozionante che mette in luce una cruda verità mai raccontata nei libri di scuola."


05/06/25

S. GIORGIO A CREMANO - "Per il bene di tutti" dai "Racconti per ricominciare," sul filo del paradosso e dell'ironia


di Maria Ricca

Avvolgendo e svolgendo sapientemente il "fil rouge" del paradosso e dell'ironia, la compagnia interprete di "Per il bene di tutti" ha narrato alla Villa Bruno di San Giorgio a Cremano la storia scelta per i "Racconti per Ricominciare", testo di Carmine Borrino ed attori Irene Latronico, Davide Raffaello Lauro, Niamh Mc Cann, Peppe Miale, Marco Palmieri e Fiorella Zullo. Protagonista Massimo De Matteo, interprete di razza, qui anche curatore dell'allestimento, (insieme a Miale) nei panni di Gabriele, nipote di Germano, che, alla morte dello zio, va a rivendicare la propria eredità: un casale napoletano, occupato da improbabili inquilini, in una sorta di "comune" che il defunto, profeta New Age, governava con astuzia ed arguzia. 

È lui, in una sorta di spiritica trance, a comunicare al nipote la sua volontà di lasciare al gruppo la casa, nel segno della valorizzazione dell' "essere" e non dell' "avere" umano. 

Tutto intorno alla casa è ormai gentrificazione: la Mr B&B, simbolo della mercificazione degli appartamenti, a Napoli, come in ogni grande città, sta distruggendo il concetto di abitazione privata, in favore del business degli affitti brevi. Gabriele, che vorrebbe resistere, è travolto dalle necessità e dai debiti, ma conserva la proprietà, nella resistenza all'oligarchia capitalistica che divora tutto. 


E avrà ragione quando, ormai anche lui  convertitosi ad una confusa spiritualità, dopo molti anni vedrà crollare il mito Mr B&B e la sua impresa. Non resterà che salire tutti su una rinnovata arca di Noè, per sfuggire al disastro del mondo che crolla, dopo la grande illusione del denaro facile e il dramma della pandemia che tutto distrugge. 
Il testo è una critica possente al mito del guadagno, che ha affollato inutilmente i centri storici delle nostre città e di Napoli, in particolare, costringendo i residenti ad emigrare nella vicina provincia di Avellino e gli studenti a cercar casa nel casertano. 

Un allestimento ironico e sarcastico che si fonda tutto sulle qualità del primo attore, il quale si muove con padronanza sulla scena, senza cali di ritmo, offrendo opportuni chiaroscuri alla sua interpretazione, supportata dai validi comprimari. L'arma dell'ironia vale a raccontare la vicenda con il tocco di leggerezza che serve, per non annegare nello sconforto. 

Ascoltare il proprio cuore, come fanno gli adepti New age e zio Germano stesso, può dunque essere la soluzione. Sembra retorico, ma non lo è, se conduce  questa umanità disorientata e travolta in qualche modo alla salvezza. 

 

BENEVENTO, L'anniversario - 40 anni di "Gloriosa": la Quinta F del "Giannone" 1985, compagni di scuola per sempre, tra allegria ed amarcord

 


di Maria Ricca

L'EVENTO - Tempo di esami e di cene di fine d'anno, tempo di amarcord, tra lacrime e sorrisi. 
Da quel giugno del 1985 di anni ne sono passati... quaranta, ma chi fu protagonista della maturità classica dell'epoca, al Liceo "Giannone" di Benevento, è rimasto nel cuore giovane ed appassionato, al punto da voler incontrare ancora una volta i propri compagni, per rivivere insieme la stagione delle emozioni e delle aspirazioni. Sogni divenuti quasi sempre realtà per quei ragazzi e quelle ragazze che avevano condiviso gli anni più belli e che ormai professionisti affermati si sono ritrovati all' osteria "Il lupo e la luna" di Riccia, di Federico Paolucci,  a festeggiare il traguardo del quarantennale, puntualissimi all'appuntamento con la propria storia, più appassionati che mai.


Un anniversario celebrato non per obbligo o per dovere, ma per senso di appartenenza e dunque nessuna tristezza, nessuna estraneità o  distanza, solo semplice spontaneità e naturalezza fra i componenti della "Gloriosa" quinta F, e niente a che fare con le atmosfere agrodolci, ma grottesche del film "Compagni di scuola" di Verdone: quei ragazzi dell'Ottantacinque hanno riso e scherzato, rievocato aneddoti, emozioni e sensazioni, nella consapevolezza di essere testimoni di un sentimento di unione reale, attraverso il tempo e gli spazi percorsi, che renderà sempre unica quella "classe" . 


Insieme agli ex allievi, coinvolti e... travolti dall'entusiasmo dei "loro ragazzi" anche due fra i professori più rappresentativi del Consiglio di Classe che fu, Riccardo Valli, docente di Greco, e Mario De Nicolais, docente di Storia dell'Arte, che hanno volentieri aderito all'invito, felici di esser parte della riunione conviviale, per condividere sorrisi, memorie, impressioni: "acquerelli foschi...fotografie sparse dei sorrisi che ci siamo lasciati dietro. Può essere tutto così semplice come allora. O il tempo ha riscritto ogni riga?" ("The way we were" , Barbra Streisand).  


Disposti intorno ad un tavolo a ferro di cavallo per guardarsi tutti negli occhi, pietanze gustosissime, tra cui uno strepitoso baccalà all'arancia, una torta speciale a suggellare l'incontro: questi gli ingredienti di base di una giornata trascorsa a chiacchierare e a cantare canzoni della tradizione e divertenti stornelli, a ripensare ai propri punti di forza e di  debolezza, a come si era e a quello che si sperava di diventare, all'aspetto fisico certamente non immutato dopo anni, ma nemmeno poi del tutto diverso da quello di una volta, al legame rimasto saldo, in un'atmosfera semplice di condivisione e di familiarità dove tutti sono stati a proprio agio, nell' entusiasmo genuino dell'affetto reciproco, del "noi", che supera le rispettive individualità. 


La promessa è stata quella di rivedersi al più presto, magari allo scoccare dei 60 anni d'età, che arriveranno, per la maggior parte degli ex studenti della "Gloriosa quinta F", nel 2026, nella consapevolezza che i sentimenti, se sinceri, non cambiano mai, che si può contare sempre l'uno sull'altro, se si è cresciuti con il senso dell'onestà e il valore della semplicità. Un esempio di unità e di reciproco sostegno da offrire alle generazioni più giovani, spesso divise da invidie ed ambizioni, a differenza di chi forma sempre un corpo unico ed indivisibile, a dispetto del tempo che passa, "compagni di scuola" di ieri e per sempre. 

 

02/06/25

PORTICI (NA) - "Racconti per Ricominciare" , amarcord di Eduardo, maestro e mentore, in "Buonasera , Direttore"


di Maria Ricca

TEATRO - Eduardo. Non serve che il nome a delineare l'uomo e il drammaturgo, il severo Capocomico e lo straordinario Maestro di Teatro. E i ricordi si fanno tanti, troppi, intensi, attraverso le quattro voci di chi lo conobbe, il figlio Luca in primis, che ne fu amato erede in tutto e per tutto e al quale il padre-maestro nulla risparmiò, insegnandogli ogni cosa, dalla A alla Zeta. 
Quattro attori in scena, Clara Bocchino, Valentina Elia, Giuseppe Gaudino, Marcello Manzella, guidati da Giuseppe Miale Di Mauro, hanno narrato, su testo di Giulio Baffi, l'attesa, modello Godot, da parte dei suoi commedianti,  del grande Eduardo, in "Buonasera, Direttore!", la performance andata in scena in "Racconti per Ricominciare", rassegna di Vesuvioteatro, alla Villa Fernandes di Portici.
I quattro aspettano Colui che li raggiungerà davvero, alla fine, o sarà solo un'immagine racchiusa nella loro memoria, quella che alla fine vedranno i protagonisti? Non è dato saperlo, ma nel frattempo i ricordi degli attori, che con Eduardo hanno fatto compagnia, rimandano ai momenti più significativi della parabola artistica del grande Autore. 
E, allora, Luca ricorda la difficoltà di essere stato figlio di cotanta Arte, ma anche la fortuna di aver imparato tutto del palcoscenico, essendo stato interprete, sin da piccolissimo, e però pure attrezzista di scena, operatore luci, persino amministratore di compagnia, in una palestra speciale, che lo ha reso un professionista completo. Come già fu per Shakespeare. 
Poi via via tutti gli altri, con le loro storie intrise di passione per il teatro, che diventano excursus sul mestiere dell'attore, dalle origini incerte all'affermazione nella compagnia eduardiana, nel segno del rispetto e della professionalità. Nelle parole degli interpreti, per scelta registica seduti fra il pubblico ed in giro fra la platea, in un rapporto di complicità e simpatia con gli spettatori, fra battute e amarcord, c'è tutta la visione teatrale di Eduardo ("Le facce toste passano, gli autori restano!"), la libertà concessa agli attori ("Questa è la battuta, ora falla tua e recitando...chiudi le vocali finali! "), il rigore nello sceglierli e nell'indirizzarli verso la migliore delle interpretazioni. Un mondo in cui "Ogni pausa è una poesia" e dove l'attesa emozionata prima di andare in scena è già teatro. Quel teatro "che gli ha dato tanto, ma gli ha tolto tutto" , commenta tristemente Luca. E alla fine il Direttore arriverà, o almeno loro ne avranno la percezione, e sarà di nuovo magia :" Il cuore ha tremato sempre, tutte le sere, tutte le prime rappresentazioni. Anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere, anche quando si sarà fermato”. 
Queste le sue ultime vere parole, tratte dal celebre discorso di Taormina, con il quale il Maestro si congedò per sempre dal suo pubblico.
Non resta che dire, con Luca-Giuseppe Gaudino, in chiusura, "Viva Eduardo". È tutto. 

30/05/25

S. GIORGIO LA MOLARA, 31 maggio - "I Muscetta: genealogia e storia di una famiglia del Sud", la presentazione

Sabato 31 maggio, alle ore 10:00, la splendida cornice dell’ex Convento dei Domenicani di San Giorgio la Molara ospiterà la presentazione del volume "I Muscetta: genealogia e storia di una famiglia del Sud", scritto dall'ingegnere Paolo Muscetta. L'autore, napoletano e discendente di un'antica famiglia sannita, offrirà al pubblico un'immersione profonda nelle radici e nelle vicende di un lignaggio che affonda le sue origini nell'anno Mille.
Il libro è un affascinante percorso genealogico che, partendo da Ravello, segue l'espansione della famiglia Muscetta tra Napoli e il Principato Ultra, nelle attuali province di Benevento e Avellino. Frutto di un'attenta analisi di documenti storici e di meticolose ricerche d'archivio, l'opera riporta alla luce una moltitudine di figure significative: mercanti, rivoluzionari, garibaldini, notabili e artigiani. In linea con i precedenti lavori di Muscetta, è la "storia minore" – quella delle persone comuni e delle famiglie – a occupare il centro della scena, restituendo un quadro vivido della società attraverso i secoli.
Particolarmente suggestivo è il capitolo dedicato proprio a San Giorgio la Molara, paese al quale l'autore è profondamente legato da origini familiari e da importanti legami di amicizia. In queste pagine, riemergono le figure dei Muscetta che furono sindaci, notabili e carbonari, offrendo un prezioso spaccato della vita politica e sociale del borgo nei secoli passati.
L'incontro sarà coordinato dalla dott.ssa Tiziana Ambra Iazeolla e dalla prof.ssa Filomena Palazzi dell’Istituto Comprensivo statale “O. Fragnito”. L'evento si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco di San Giorgio la Molara, Dr. Nicola De Vizio, e di tutti i rappresentanti delle associazioni locali. Al termine della presentazione, Paolo Muscetta sarà accolto a Palazzo Muscetta, edificio che in passato fu anche sede del municipio e che oggi è un vivace centro per le associazioni culturali del territorio.

BENEVENTO - "Una vita sospesa" di Fortuna Cestari presentata in città da Culture e Letture Aps


LIBRI
  - Serata di emozioni e suggestioni letterarie quella di giovedì 29 maggio alla Libreria Barbarossa di Benevento. Protagonista ancora Fortuna Cestari, attrice e scrittrice partenopea, invitata dall'Associazione Culture e Letture Aps della giornalista ed operatrice culturale Elide Apice, a raccontare di "Una vita sospesa", titolo del bel romanzo, edito da Graus, nel quale l'autrice narra a tutto tondo di sè, delle sue emozioni, di quelle di tutta la sua famiglia in uno dei periodi più drammatici ultimamente vissuti, quello del Covid 19. 

Un vero e proprio flusso di coscienza venuto alla luce nel salotto letterario della libreria, in un incontro caratterizzato dal sapore dell'amicizia e della condivisione. Con l'autrice, a parlare dei suoi percorsi, la giornalista e docente Maria Ricca. La serata è stata introdotta da Elide Apice, che ha presentato Fortuna Cestari e poi ricordato le molte iniziative proposte da Culture e Letture Aps. 

Quindi, subito la conversazione a due voci, ampliatasi poi al pubblico presente, che ha seguito con interesse e passione il racconto della Cestari, che comincia alla fine del 2019 e prosegue poi attraverso il ricordo della drammatica esperienza del Covid e di come è stata vissuta dalla sua famiglia, immagine e figura di molte famiglie italiane, tra paura e voglia di sopravvivere, sia fisicamente che emotivamente. 


Attraverso le letture di Tina Cardone e Rita Martone, Fortuna Cestari ha ricordato con Maria Ricca e con gli spettatori la malattia della figlia, che però poi non vince sulla voglia della giovane Marika di vivere e di diventare mamma, nonostante una grave patologia ai reni, e il percorso dei figli maschi, divisi tra la lontananza forzata e la voglia di festeggiare un "diciottesimo" compleanno, malgrado i divieti imposti dalla pandemia. Tutto si trasforma però nell'opportunità di acquisire competenze per il proprio lavoro, imparando a cucinare e a suonare la chitarra, sullo sfondo di una Napoli silenziosa per la necessità dell'isolamento, ma vivace per le sue bellezze naturali, e ancora più bella nella quiete imposta dalla pandemia . E poi la devozione a Padre Pio e l'amore per Pietrelcina, in cui la protagonista compra finalmente ed inaspettatamente una casa, dopo averla tanto desiderata, e lì elegge il proprio luogo del cuore e di preghiera. Fino alla nascita del nipotino Biagio, al culmine di un percorso di sofferenza, che però si conclude nella gioia. 

Un percorso che ha dato poi modo a Fortuna Cestari anche di esprimere le proprie riflessioni sull'attualità drammatica di questi giorni e sulla triste vicenda della piccola Martina Carbonari di Afragola, un territorio così vicino al nostro, uccisa a 14 anni da chi diceva di amarla: "Il vero amore ti fa fiorire non ti uccide - ha detto l'autrice -  e non brucia i propri sogni anzi li illumina e fa’ di te una vera stella. Noi donne non siamo costrette a curare i problemi psichiatrici di un uomo: l’amore deve essere un frutto genuino, non marcio e malato da curare."



In chiusura, prima di un gustosissimo buffet,  il confronto e la condivisione delle esperienze di vita con il pubblico e l'omaggio a scrittrice e relatrice di due coloratissime "streghe" di cartapesta, realizzate da Alessandra Verusio ed offerte dall'associazione ospite, tramite  Angelo Miraglia. 



27/05/25

BENEVENTO, 29 maggio - Fortuna Cestari presenta "Una vita sospesa", fra ansie e gioie


 L'EVENTO -  "Una vita sospesa" di Fortuna Cestari, attrice e docente di teatro partenopea, approda il 29 maggio anche a Benevento,  ore 18, nel ciclo di incontri "Maggio in libreria" promossi  dall'Associazione Culture e Letture  alla Libreria Barbarossa.  Il libro narra di vita vissuta nel periodo Covid, nella particolarità e nella profondità delle esperienze condotte. Vite stravolte e grandi emozioni che poi, riportate su carta, hanno l’effetto detonatore e profondamente coinvolgente di chi ha imparato molto su di sé e sulla propria famiglia, divenendo punto di riferimento nel caos generatosi intorno.

L'introduzione dell'incontro sarà affidata a Elide Apice, giornalista e curatrice della rassegna, dialogherà con l'autrice la giornalista e docente Maria Ricca. Nel corso della serata letture drammatizzate varranno a coinvolgere gli spettatori nel clima culturale. 

BUCCIANO (BN), 31 maggio - Midora Teatro presenta "Così è la vita!", pièce agrodolce sul tema della convivenza


TEATRO
- Torna in scena, presso la Sala Midora Teatro Associazione Culturale APS a Bucciano presso l’edificio dell’ex Municipio la compagnia Midora Teatro, sabato 31 maggio, in "COSI’ E’ LA VITA!", doppio orario 17,30 e19,30. 

La performance teatrale, diretta da Doriano Rautnik, proporrà una pièce divertente ed ironica sulla convivenza. E infatti convivere, in ogni forma e modalità, è sempre un impegno. Talvolta le unioni sono per necessità, per apparente libera scelta (non sempre ben meditata) oppure sono semplicemente delle “conoscenze” più o meno sincere illusoriamente confuse con “l’amicizia”. Ma tutte le scelte devono sempre essere ben ponderate “prima”, e non dopo, per non incorrere in tardivi ripensamenti e nostalgie della spensieratezza giovanile o peggio ancora per rifugiarsi nel tradimento. Ma, scopriremo, che a tutto c’è rimedio, e perché tutto funzioni… “basta poco, che ce vo’!”  In scena andranno Alfonsina Dello Iacovo, Federica Falco, Patrizia Fantasia, Filippo Finozzi, Rosa Lanzetta, Eleonora Santangelo, Emanuele Troisi. Coordinamento e Organizzazione Miriam Iuliucci. 

Ingresso Tesserati euro 5; Non Tesserati euro 10. La Tessera, dopo la sottoscrizione, comprende una Assicurazione Infortuni (365 giorni) e consente l’ingresso ai prossimi spettacoli sempre a 5 euro. 

E’ CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE


24/05/25

S. GIORGIO A CREMANO (NA) - Gli alunni del Liceo "Urbani" raccontano Massimo Troisi ed il suo territorio


di Maria Ricca

SCUOLA E CULTURA - Entusiasti, appassionati, occhi che brillano e grande spigliatezza: così alunne ed alunni del Liceo "Urbani" di San Giorgio a Cremano, retto dalla dirigente Mariarosaria De Luca, classe terza L del Linguistico, hanno affrontato sabato mattina il folto gruppo di adulti, docenti, genitori e semplici curiosi, che si sono lasciati guidare dalle loro parole alla riscoperta di alcuni fra i luoghi più significativi della parabola esistenziale di Massimo Troisi, nella cittadina che gli diede i natali e nella quale è sepolto, ancora oggi circondato dall'affetto di chi lo conobbe personalmente e di chi, più giovane, ne ha potuto ammirare l'estro solo attraverso i film e le interviste in TV. E così gli studenti, partendo da piazza Massimo Troisi, sotto il monumento in bronzo dedicato all'artista nelle vesti del postino, e all'ombra del grande murales della scuola di Jorit che lo ritrae su sfondo rosso, hanno condotto gli adulti nel proprio percorso. 


Primo appuntamento Villa Vannucchi, sede, all'ingresso, della memorabile scena iniziale di "Ricomincio da tre", con Troisi e Lello Arena. 

Successivamente gli studenti e i loro spettatori si sono spostati in Villa Bruno, " A Casa di Massimo", giungendo ai locali che ospitano arredi e suppellettili provenienti dalla casa romana di Troisi, concessi all'esposizione dal fratello Luigi, per ricordare, con la prof.ssa Maria Falbo, curatrice del piccolo Museo e presidente della Pro Loco, gli episodi più significativi della vita dell'attore. 


Un momento didattico importante, giunto al termine del percorso di PCTO "Cittadinanza Attiva" e di Educazione Civica per gli allievi, che hanno rielaborato con sapienza quanto appreso in classe, traducendo nelle tre lingue studiate, l'inglese, lo spagnolo ed il francese, alcuni elementi delle loro relazioni. L'iniziativa è stata curata dalla docente Maria De Marinis, con il contributo dei colleghi del Consiglio di Classe, in collaborazione con la docente referente PCTO del Liceo Urbani Loredana Di Franco e grazie al contributo di Oriana Russo, operatrice culturale del Comune di San Giorgio. 



Presenti anche il Sindaco Giorgio Zinno ed il vice sindaco ed assessore alla cultura Pietro De Martino, che hanno espresso il plauso dell'amministrazione per l'iniziativa e per le giovani "guide", confermando la necessità di perseguire l'intento della positiva collaborazione tra scuola e territorio. 



22/05/25

PIETRELCINA (BN), 24 maggio - "Parti con il piede giusto!". Giornata contro il Diabete, in marcia verso Piana Romana

 

L'INIZIATIVA
- Ancora una giornata dedicata alla salute, a Pietrelcina, per iniziativa dell'Assessorato Comunale competente, retto dalla dottoressa Milena Masone, dirigente medico presso l'ospedale del Mare di Napoli. L'iniziativa, in programma sabato 24 maggio, è "Parti con il piede giusto! Da Pietrelcina a Piana Romana - Un passo contro il diabete" e sarà appunto articolata in due momenti importanti. Il primo inizierà  alle 9 con i saluti del sindaco Mazzone e gli interventi dell'assessore Masone, e di importanti clinici di Benevento, il dottor Tommaso Zerella, Direttore Dipartimento Prevenzione ASL e  il dottor Luca Milano, presidente dell'Ordine dei Medici cittadino. Interverranno poi la dott.ssa Vilma Tarantino, medico fisiatra di Benevento, che parlerà di "Muoversi per vivere meglio, le basi scientifiche" e il dottor Ernesto Rossi, diabetologo dell'ASL cittadina, che illuminerà i presenti  su come "Impariamo a prevenire il diabete mellito di tipo 2".

La seconda parte dell'iniziativa comincerà alle 10,30, con la partenza per Piana Romana, la visita ai luoghi di Padre Pio ed il ritorno a Pietrelcina. Alla partenza vi sarà lo screening dei partecipanti, misurazione della glicemia con reflettometro, misurazione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, a cura di personale sanitario qualificato. Saranno date norme di educazione alimentare e corretti stili di vita. Si consiglia di indossare abiti comodi e scarpe di ginnastica. Saranno distribuiti materiale educativo iconografico e gadgets. 

18/05/25

S. GIORGIO A CREMANO - Le emozioni di "Una vita sospesa" di Fortuna Cestari nella terra di Massimo Troisi


LIBRI
- Ancora una serata dedicata alle donne e alle loro emozioni a San Giorgio a Cremano, per la presentazione, in Sala Massimino - Villa Bruno, del libro di Fortuna Cestari, "Una vita sospesa", edizioni Graus. Un bel pubblico, attento e commosso, ha accolto l'autrice, attrice di cinema e teatro ed insegnante di recitazione, apprezzando molto il percorso di riflessione interiore, il "flusso di coscienza" condotto dalla Cestari, al tempo stesso scrittrice ed attrice degli eventi. L'incontro è stato promosso dalla Pro loco di San Giorgio a Cremano, con la presidente Maria Falbo, che ha introdotto il dibattito, ricordando che le serate letterarie promosse presso la sede di Villa Bruno sono tutte realizzate nello spirito che fu dello stesso Massimo Troisi, l'indimenticabile attore a cui la sala che le ospita è dedicata, ovvero la valorizzazione delle energie e dei talenti, come fu il suo, emersi dalla semplicità e dalla schiettezza. 


Quindi il dialogo tra la scrittrice e la giornalista e docente Maria Ricca, che ha ripercorso i punti essenziali del racconto di "Una vita sospesa", tra il desiderio di condurre un'esistenza normale, condita dal piacere dell'amicizia e dei traguardi culturali e letterari e la necessità di fronteggiare continuamente ostacoli collegati ai problemi di salute, uno su tutti il dramma del Covid, che ha reso tutto più difficile. E, ancora, l'incontro della protagonista con la cittadina di Pietrelcina, punto di riferimento e riparo, nella fede in Padre Pio, e, infine, la nascita tra mille difficoltà del nipotino Biagio, la gioia più grande.


La serata è stata caratterizzata dalla presenza della cantante Mary Geron, che ha proposto l'interpretazione commovente e suggestiva di brani musicali in linea con i temi proposti. 

In chiusura gli interventi del pubblico, incentrati anche sul ruolo dei social in epoca Covid, tra pro e contro, e l'anticipazione del prossimo lavoro letterario di Fortuna Cestari, in uscita fra qualche mese, ancora su argomenti particolarmente suggestivi.