di Maria Ricca
Tradizione rispettata, anche
quest’anno, per il Concerto di Capodanno, diretto dal Maestro Leonardo
Quadrini, al Teatro Massimo, e presentato da Tonino Bernardelli. E non ha deluso
le aspettative l’esecuzione dei brani migliori della famiglia Strauss, ma anche
di Saint-Saens, Offenbach, Brahms e
Mascagni, da parte dell’Orchestra Sinfonica
di Plovdiv (Bulgaria). Nell’esecuzione de “Il bel Danubio blu”, come già
accaduto nel 2014, i musicisti sono
stati accompagnati dall’esibizione delle allieve della Modern Dance School del
Maestro Enzo Mercurio, agili ed eleganti nella performance, dopo aver sfidato i rigori del freddo, in tutù e
calzamaglia, nel backstage del teatro. La conclusione con “La marcia di
Radeszky” ha ancora una volta appassionato il pubblico, che, come di consueto, ha accompagnato, col battito delle mani, la coinvolgente melodia, da sempre atto finale di ogni Concerto di Capodanno.
Molti gli applausi, ma diversi spettatori in
meno, a differenza degli anni scorsi, quando la sala era pienissima. Infine
solo un inchino e un saluto “asciutto” da parte di Maestro ed Orchestrali e
niente bis.
Daniele Ronda |
Notte di Capodanno anche in
piazza, per il 31 dicembre, dove il musicista piacentino Daniele Ronda non si è
risparmiato, in verità, sul palcoscenico
allestito per il “#capodannomadeinsannio”, unica presenza, dopo l’annunciato rinvio
del concerto dei “Sancto Ianne” , che si
esibiranno il prossimo 6 gennaio, con il rapper Shark EmCee. L’entusiasmo non è mancato, ma non molti,
complice evidentemente il freddo, si
sono fermati ad ascoltare il volenteroso artista, peraltro una vera star nel
suo settore, la musica folk, spostandosi
di continuo da piazza Castello al Corso Garibaldi.
Più successo per il “Festino”
e il dj set dedicato ai giovanissimi, che si è tenuto in un locale di Piazzetta
Vari, proprio per consentire a chi lo desiderasse di godersi il Capodanno, al
riparo dei rigori invernali.