di Maria Ricca
L'EVENTO - E alla fine tutti pazzi per Stefano De Martino. E’ stato il
presentatore ed ex allievo ballerino dell’Accademia di “Amici” di Maria De
Filippi a concludere con un importante pezzo del suo “One Man Show”,
accompagnato dalla “Disperata Erotica Band”, l'edizione 2023 del Premio Massimo
Troisi, diretta dall’artista partenopeo Gino Rivieccio, ed ispirata alla memoria del grande attore e
regista, oriundo della cittadina vesuviana e sempre nel cuore degli
appassionati.
Un vero e proprio bagno di folla, con numeri impressionanti
nell’Arena Spettacoli di Villa Bruno ha caratterizzato tutte le serate del
Premio ed in particolare l’ultima, condotta dalla poliedrica Fatima Trotta,
dinamica ed esuberante conduttrice ed attrice partenopea, perfettamente a
proprio agio nei panni della padrona di casa della kermesse di gala, che ha laureato campioni i migliori comici
di quest’anno, Marianna Folli, bresciana e Luca Bruno, partenopeo premiati con il "Pulcinella" di Lello Esposito, dalla giuria presieduta da Giancarlo Bozzo, direttore
artistico di “Zelig”, che ha dato loro l’opportunità di partecipare ad una
serata televisiva del famoso club di Milano. Premiati anche miglior testo
teatrale, sceneggiatura cinematografica e scrittura teatrale di fiction,
presentati questi nella serata introduttiva con Conchita Sannino. Ad inframezzare gli interventi dei
concorrenti, le premiazioni di altri artisti, come Francesco Montanari,
indimenticabile protagonista di tante fiction, Riccardo
Polizzy Carbonelli (“Un posto al sole”), l’ultimo cast della serie “Mare
fuori”, il cantante Giancarlo Esposito, il comico Vincenzo Comunale, l’imitatore
Claudio Lauretta credibilissimo nei panni di Matteo Renzi, Vittorio Sgarbi,
Renzo Arbore, Tonino Cannavacciuolo e Gerry Scotti. Premiati poi anche lo
stilista Rocco Barocco e la giovanissima
Raffaella Scippa, studentessa del Liceo Statale “Carlo Urbani”, che ha ricevuto
il proprio riconoscimento per la canzone “Sotto tortura”, nel contest “IPM, tra
finzione e realtà”, già su youtube e spotiy.
Ma è stato appunto l’arrivo di Stefano De Martino ad
infiammare gli animi già dal suo entrare nell’Arena da un ingresso riservato,
alle spalle del pubblico, e subito individuato dagli spettatori. Armate di
smartphone, soprattutto le ragazze presenti hanno filmato ogni momento
dell’esibizione dell’artista, il quale ha voluto ripercorrere con ironia i
primi difficili anni della sua gavetta, raccontando il suo progressivo giungere
alla notorietà.
Applausi in chiusura ed un solo rammarico: che gli
spettatori abbiano cominciato a defluire e a lasciare
l’arena già alla fine dell’esibizione di Stefano De Martino, senza attendere la
conclusione ufficiale della serata, forse per l’ora tarda, forse per la
stanchezza. Non è stato un bel vedere e soprattutto questo atteggiamento ha mostrato un pubblico non in grado di onorare il proprio ruolo.
Ottimo interesse anche per le serate precedenti, la prima affidata
alla travolgente simpatia dell’istrione Massimiliano Gallo, che ha saputo
passare con disinvoltura dai ruoli interpretati in Tv, quale marito di “Imma
Tataranni” ed “Avvocato Malinconico” alla performance teatrale in cui ha cantato,
ballato ed intrattenuto il pubblico, senza risparmiarsi, in “Stasera, punto e a
capo”, show nostalgico sui ricordi degli anni Ottanta e Novanta. Molto
particolare, nella seconda serata, l’esibizione del professionalissimo interprete
Mario Biondi, che ha voluto dare l’avvio al proprio tour proprio da San Giorgio
a Cremano, coinvolgendo soprattutto gli
appassionati del genere jazz e swing a cui la sua prorompente vocalità si
rivolge. Apprezzati nelle serate del Festival, presentate dall’elegante e
professionale Titta De Masi, pure gli
interventi di una sensibile Lina Sastri, che ha lasciato Parigi per una sera,
dove è impegnata in uno scambio artistico e culturale, per approdare al Premio
Troisi, e poi di Paolo Conticini,
affascinante e divertente attore toscano,
dell’irresistibile Carmine Faraco, volto noto di “Made in Sud” e
“Colorado Cafè”, fra gli interpreti
dell’indimenticabile “Ricomincio da tre”, del simpaticissimo e professionale
Tony Tammaro, dei sempreverdi “Dik Dik”.