30/05/25

BENEVENTO - "Una vita sospesa" di Fortuna Cestari presentata in città da Culture e Letture Aps


LIBRI
  - Serata di emozioni e suggestioni letterarie quella di giovedì 29 maggio alla Libreria Barbarossa di Benevento. Protagonista ancora Fortuna Cestari, attrice e scrittrice partenopea, invitata dall'Associazione Culture e Letture Aps della giornalista ed operatrice culturale Elide Apice, a raccontare di "Una vita sospesa", titolo del bel romanzo, edito da Graus, nel quale l'autrice narra a tutto tondo di sè, delle sue emozioni, di quelle di tutta la sua famiglia in uno dei periodi più drammatici ultimamente vissuti, quello del Covid 19. 

Un vero e proprio flusso di coscienza venuto alla luce nel salotto letterario della libreria, in un incontro caratterizzato dal sapore dell'amicizia e della condivisione. Con l'autrice, a parlare dei suoi percorsi, la giornalista e docente Maria Ricca. La serata è stata introdotta da Elide Apice, che ha presentato Fortuna Cestari e poi ricordato le molte iniziative proposte da Culture e Letture Aps. 

Quindi, subito la conversazione a due voci, ampliatasi poi al pubblico presente, che ha seguito con interesse e passione il racconto della Cestari, che comincia alla fine del 2019 e prosegue poi attraverso il ricordo della drammatica esperienza del Covid e di come è stata vissuta dalla sua famiglia, immagine e figura di molte famiglie italiane, tra paura e voglia di sopravvivere, sia fisicamente che emotivamente. 


Attraverso le letture di Tina Cardone e Rita Martone, Fortuna Cestari ha ricordato con Maria Ricca e con gli spettatori la malattia della figlia, che però poi non vince sulla voglia della giovane Marika di vivere e di diventare mamma, nonostante una grave patologia ai reni, e il percorso dei figli maschi, divisi tra la lontananza forzata e la voglia di festeggiare un "diciottesimo" compleanno, malgrado i divieti imposti dalla pandemia. Tutto si trasforma però nell'opportunità di acquisire competenze per il proprio lavoro, imparando a cucinare e a suonare la chitarra, sullo sfondo di una Napoli silenziosa per la necessità dell'isolamento, ma vivace per le sue bellezze naturali, e ancora più bella nella quiete imposta dalla pandemia . E poi la devozione a Padre Pio e l'amore per Pietrelcina, in cui la protagonista compra finalmente ed inaspettatamente una casa, dopo averla tanto desiderata, e lì elegge il proprio luogo del cuore e di preghiera. Fino alla nascita del nipotino Biagio, al culmine di un percorso di sofferenza, che però si conclude nella gioia. 

Un percorso che ha dato poi modo a Fortuna Cestari anche di esprimere le proprie riflessioni sull'attualità drammatica di questi giorni e sulla triste vicenda della piccola Martina Carbonari di Afragola, un territorio così vicino al nostro, uccisa a 14 anni da chi diceva di amarla: "Il vero amore ti fa fiorire non ti uccide - ha detto l'autrice -  e non brucia i propri sogni anzi li illumina e fa’ di te una vera stella. Noi donne non siamo costrette a curare i problemi psichiatrici di un uomo: l’amore deve essere un frutto genuino, non marcio e malato da curare."



In chiusura, prima di un gustosissimo buffet,  il confronto e la condivisione delle esperienze di vita con il pubblico e l'omaggio a scrittrice e relatrice di due coloratissime "streghe" di cartapesta, realizzate da Alessandra Verusio ed offerte dall'associazione ospite, tramite  Angelo Miraglia.