04/10/25

CAPUA (CE), dal 26 ottobre - Antonio Iavazzo presenta la rassegna "FaziOpen Theater" 2025-2026, viaggio nella drammaturgia moderna italiana ed internazionale

Gianni Arciprete, assessore Corcione, Antonio Iavazzo

di Maria Ricca

RASSEGNE  - “Un respiro di arte e bellezza”, ma sempre nel segno dell'autonomia e dell'indipendenza mentale ed economica, svincolata da circuiti, sovvenzioni e contributi, torna con l'edizione 2025-2026 la rassegna “FaziOpen Theater”, teatro di innovazione, ricerca, formazione, sotto la direzione artistica del regista ed autore Antonio Iavazzo e l'organizzazione generale di Gianni Arciprete.

Location tradizionale ad ospitare la rassegna è sempre Palazzo Fazio di Capua, con la propria sala teatro che da quest'anno verrà intitolata ad Andrea Vinciguerra, compianto presidente dell'Associazione Capuanova, riconoscimento doveroso all'uomo di cultura e all'esperto d'arte, punto di riferimento per la comunità civile.

Moltissime le proposte giunte dopo il bando emesso dall'organizzazione, difficile – ha sottolineato il direttore artistico Iavazzo – districarsi tra le richieste di partecipazione, tutte qualificatissime, in ambito italiano, ma anche internazionale. Le opere ospitate in cartellone rappresentano dunque davvero un interessante e qualificato spaccato della drammaturgia contemporanea. E non solo, poiché accanto alle sezioni dei Teatri “di inclusione” , “di innovazione” e “dei germogli”, i tre rami in cui sono divise le proposte, vi è quella denominata “Teatro danza”, diretta da Annamaria Di Maio, che, anno dopo anno, conquista sempre maggior attenzione di pubblico e di critica.

Annamaria Di Maio 


In apertura di conferenza stampa, l'intervento dell'Assessore Comunale Vincenzo Corcione che ha sottolineato il desiderio dell'Amministrazione di investire appunto in “cultura”, ramo di sua competenza, per senso di responsabilità, poiché il Teatro, soprattutto, rappresenta uno degli ultimi baluardi per smuovere le coscienze, nel segno dell'umanità e della coesione sociale. Corcione ha inoltre ricordato l'impegno amministrativo perché Capua diventi “Capitale del Libro 2027”, invitando al contempo le associazioni culturali ad aderire al “Patto per la Lettura”, L'obiettivo è rendere Capua polo attrattivo per l'intera provincia di Caserta.

Spazio, poi, alla descrizione di tutte le proposte in programma, nel segno dell' “Open Theater” - ha ribadito Iavazzo – come spazio multidisciplinare, aperto ai contributi culturali di tutti e caratterizzato tra l'altro da un momento conclusivo fondamentale, quello del dibattito di fine spettacolo tra attori e pubblico. Un feed-back importantissimo, che consente ad autore, regista ed interpreti di aprirsi ad altre prospettive e visioni dell'opera stessa, letta dagli spettatori alla luce delle proprie esperienze, della propria maturità, della propria vita. Accanto al programma degli spettacoli, come di consueto, spazio all'ospitalità ai grandi maestri e ai workshop internazionali, con la Compagnia “Teatro Strappato” (Francia-Spagna) e con “Teatro Segreto” di Ruggero Cappuccio, direttore del Campania Teatro Festival, e Nadia Ofelia Baldi, autrice e regista.

Quindi, di seguito, l'illustrazione nei particolari degli spettacoli in rassegna, alcuni introdotti direttamente dai propri interpreti, in presenza o in collegamento telefonico con la sala.

Gli appuntamenti si snoderanno da domenica 26 ottobre, con il debutto affidato a Yuri Monaco, poliedrico ed irresistibile autore, regista ed interprete, che l'anno scorso ha chiuso il cartellone con una personalissima rivisitazione della storia dell'Italia risorgimentale e che in “Assolo per solista solitario” ripercorrerà, in una “summa”, i propri 30 anni di carriera.

Domenica 9 novembre, “Abbasce le cape” con Maurizio Sarubbi, fusione reinterpretata di brani da Victor Hugo, “L'ultimo giorno di un condannato a morte” e “Strada Angiola” di Giuseppe Lorusso, un testo di grande impatto emotivo, affrontato, ha detto l'interprete pugliese, con la “mentalità del formatore” .

Maurizio Sarubbi

Domenica 23 novembre, primo appuntamento di Teatro Danza, con “Mosaico”, su coreografia di Elena Aguanno, un “work in progress – ha ricordato lei – su “pezzettini di niente” che si ricompongono nel quadro danzato”. 


Elena Aguanno


Domenica 23 novembre, Ricky Bonavita, coreografo e regista,, proporrà “Quadri 2025”, con la sua interpretazione di “Romeo e Giulietta” , che ha illustrato in conferenza, un nuovo punto di vista sulle relazioni rese immortali da Shakespeare, in nuove modalità espressive.


Ricky Bonavita


Domenica 7 dicembre, ecco “ 'A gravidanza...secondo me!”, drammaturgia semiseria di Giusy Freccia, presente in sala con marito e figlia, a cui è ispirata l'opera, un viaggio attraverso nove mesi tra stereotipi ed impegno, tra risate e riflessioni al femminile e al maschile sull'argomento.


Domenica 21 dicembre, il primo appuntamento internazionale con Cecilia Scrittore e Viene Vieitez, della Compagnia “Teatro Strappato” (Francia-Spagna), commedia visiva e musicale di due “vagamondi”, che approdano sulla scena, fra avventure ed incontri con personaggi di vario tipo, presentando il proprio spettacolo in collegamento telefonico da Parigi. Sul palco con loro anche gli stagisti del corso che terranno in quei giorni di rassegna.

Domenica 11 gennaio 2026, il nuovo anno si apre con la pièce di Caterina Scalaprice, con “Where have all the flowers gone?”, storia di una donna che, pur rapita, non vacilla nel testimoniare speranza ed amore nella vita, interpretata con tecnica sopraffina.

Domenica 25 gennaio, ancora danza, con “Harmless”, studio sulla classicità, nato per essere rappresentato in un Museo, coreografia sull'eternità e sul valore del silenzio.

Domenica 25 gennaio, nuovo appuntamento con l'arte tersicorea, per “Storie di carta. Viaggio nelle parole”, il simbolismo dei libri per preservare e reinventare la cultura.

Domenica 18 febbraio, la compagnia “Margine Comunicante” di Piedimonte Matese, definita la piccola “bottega teatrale” dalla stessa regista Claudia Orsino presenta una rielaborazione originale in chiave moderna dello shakespeariano “Sogno di una notte di mezza estate”.

Claudia Orsino


Domenica 22 febbraio, su ideazione e regia dello stesso Antonio Iavazzo, l'Associazione “Il Colibrì” di Sant'Arpino, proporrà “Divertissement et ça va comme ça”, tre divertentissimi quadri costruiti su meccanismi comici ed effetti teatrali, che pur nel loro brio e leggerezza hanno richiesto una ricerca assoluta e rigorosa. Divertire il pubblico, senza essere banali, oltre il pur intrattenimento “digestivo” dei media e dei social, diventa per Iavazzo e i suoi “un dovere e una missione, che si esalta in un impegno a rendere sacre le eterne leggi del teatro e della sua specificità”.

Domenica 8 marzo, ecco “Rumore bianco” di Danilo Napoli, viaggio attraverso la follia di un killer di donne transgender , tra dolore e sarcasmo.

Domenica 22 marzo, “Di mamma ce n'è una sola...e meno male”, presentata con brio da Daniela Cenciotti, drammaturgia sulla figura materna, spogliata, per una volta dalla sua angelica sanità, tra ironia e spietata sincerità. Ed è stata l'occasione per l'attrice e regista di ricordare il popolare attore Carlo Croccolo, suo marito, al quale lei ha dedicato, dopo la scomparsa, la realizzazione di un museo virtuale di ricordi, ancora in “fieri”, in attesa di una sede fisica in cui raccogliere tutto il materiale a lui appartenuto, ed un premio da destinare ai giovani attori.

Daniela Cenciotti


Domenica 5 aprile, giorno di Pasqua, andrà in scena “Rumore di fondo”, con Gea Martire, su regia dell'autrice Nadia Baldi. La produzione è di Teatro Segreto, il sodalizio che la drammaturga condivide da anni con Ruggero Cappuccio e che terrà appunto un interessante stage, collegato alla rassegna. “Uno spettacolo – ha ricordato la Martire, in collegamento telefonico – dedicato ad orfani speciali, quelli di femminicidio, sempre nel segno della speranza.”

Domenica 26 aprile, ecco “The Donkey Diaries”, viaggio teatrale tra contaminazioni e risate, con elementi di stand up comedy, per una rivisitazione moderna de “l'Asinaria” di Plauto.

Domenica 10 maggio, ancora un appuntamento con la drammaturgia di Antonio Iavazzo, “Le Dimore dell'Anima”, un inedito multisensoriale, proposto dal “Colibrì” di Sant'Arpino, quadri drammaturgici tra visioni e metafore, in cui tutti i linguaggi saranno utilizzati, figurativi e spaziali, per una ricognizione dell'anima “qui e ora”.

Ancora due appuntamenti con la danza, domenica 24 maggio, rispettivamente con “Boiling point” dell'Arb Dance Company di Capua e “Nullos movet aura capillos2, con la “Borderline danza” di salerno e l'associazione “Dejà donne” di Milano.

Si chiude domenica 7 giugno, con “Rainbow”, spettacolo vincitore del “ Roma Fringe Festival 2025”, così presentato da Francesco Rivieccio: “Una storia vera, quella di mio nonno, e di tanti giovani che la Seconda Guerra mondiale ha strappato alla propria vita di ragazzi e ai propri sogni, costringendoli ad affrontare da uomini maturi e a confrontarsi con morte, paura e disperazione.”



Prima di chiudere Livio Marino ha presentato il Progetto “Figure” 2025-206, ricerca sull'arte figurativa in Campania, attraverso le opere che verranno esposte a Palazzo fazio negli soazi dell'Associazione Capuanova.

A


Infine, l'intervento del multiartista filosofo Marco Palasciano, che ha presentato “spectrum mundi”, lezioni spettacolo sui colori del pensare e dell'agire umano, più laboratorio teatrale, già iniziate e che proseguiranno ogni domenica, fino al 26 ottobre, nella Chiesa di San Salvatore a Corte in Capua e culmineranno sabato 1 novembre, con il conferimento del Premio Palasciano-Bellofiore 2025 alla scrittrice Wanda Marasco.