Donatella Loffredo |
di Maria Ricca
Tornano in scena “I
Modestissimi”, gli adulti del Centro di
Educazione Permanente dell’ I.C. “G.B. Bosco Lucarelli” di Benevento, retto
dalla dirigente scolastica Annamaria Morante, e guidati dall’autrice, attrice e regista
Donatella Loffredo. E’ lei a descriverci i temi dell’opera di quest’anno, realizzata
come sempre in collaborazione con “La Misericordia” di Benevento. “L’inciucio” (che nun sé fa’ pe i figli”), è
il titolo dello spettacolo dedicato ala memoria della carissima Paola Parrella,
la docente recentemente scomparsa, parte attiva della Compagnia e da sempre
impegnata nell’organizzazione di manifestazioni culturali e sportive. In chiusura
di performance, infatti, la stessa Loffredo, con Carmine Ricciolino, interpreterà
“Una canzone per te”, su musiche di Ricciolino, Michele Pietrovito, come sempre
co-regista delle performance de “I Modestissimi” e curatore dell’architettura
delle luci, e Claudio Massimo, autore dell’arrangiamento.
Quali sono i temi
della commedia di quest’anno?
“E’ una vicenda tragicomica. Ho intrecciato brani di commedia
a testi tratti da “Filumena Marturano”. Il senso è stato quello di dare più spessore
alla storia per regalare al pubblico momenti di ilarità ed emozioni forti allo
stesso tempo. “
La trama?
I "Modestissimi" |
“Tutto ruota tutta
intorno ad un quadro, “La Venere misteriosa”, che sarà causa di problemi per i
vari personaggi che animeranno la vicenda. La storia si svolge in un
appartamento di proprietà di don Soriano, marito di donna Filumena, occupato
dal maestro De Vincenzo, sposato con
l’imbranata Luisa che, barattando con un “saponaro” il quadro per una “mazza”,
scatenerà le ire del marito. In casa sono presenti anche Felicina amica di
Luisa, Rosaria, amministratrice del condominio, e Ines donna di facili costumi.
A complicare la situazione ci penseranno Colombella, pseudo detective, la Sig.
Donnarumm,a moglie del primo ministro, Marina sua figlia, Il commissario Melicotto, il commendatore, un muto e due aspiranti attrici.
Donnarumm,a moglie del primo ministro, Marina sua figlia, Il commissario Melicotto, il commendatore, un muto e due aspiranti attrici.
C’è naturalmente un
lieto fine…Ed anche una considerazione finale…
“Beh, quella che
nella vita tutto si fa per i figli…Sia azioni lecite che illecite, sacrifici e
tentativi di corruzione. Ed è il filo conduttore delle azioni dei personaggi,
ma il finale è tutto da scoprire.