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27/03/13

BENEVENTO - "Tutto, tranne l'amore" di Giuseppe Di Costanzo, il 28 marzo alla Luidig


Sentimenti, ossessioni, un tormentato triangolo nell'opera letteraria del filosofo partenopeo


“Tutto, tranne l’amore”. Dialoghi drammatici, ironici, tragici, nel solco del registro espressivo che culmina in Ivy Compton-Burnett. Tutto questo e, come si dice, molto altro, nell’omonimo libro di  Giuseppe Di Costanzo
Relatori saranno, oltre all'autore, Marco Lombardi e Marilù Parisi, per l’incontro che si terrà il 28 marzo ore 18.00, alla Libreria Luidig di Palazzo Collenea a Benevento. Giuseppe Di Costanzo, nato a Napoli, nel 1953, insegna Storia della Filosofia e Filosofia della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II". E’ autore di numerosi libri, per i tipi della Einaudi. Ha rivolto inizialmente i suoi studi verso l’ermeneutica di Carl Georg Gadamer nel suo rapporto, critico, con gli esiti della filosofia idealistica da un lato e la filosofia dell’essere di Martin Heidegger dall’altro.
Il confronto con l’ermeneutica, il post-idealismo e l’ontologia otto-novecentesca lo ha progressivamente portato a scelte teoriche di tipo prevalentemente storicistico-critico. La sua ricerca storiografica è dunque rivolta a Friedrich Nietzsche e allo storicismo tedesco tra Ottocento e Novecento, in particolare a Friedrich Meinecke e Otto Hintze. Atipico quindi, rispetto alla sua produzione letteraria, quest’ultimo testo, che parla di sentimenti, ossessioni, donne "sfruttate", donne che vogliono liberarsi. Un tormentato triangolo destinato a macchiarsi di sangue, come apprendiamo ad apertura della narrazione. Più che ai protagonisti, e ai personaggi secondari che cercano la verità, la realtà dell’accaduto si manifesterà al lettore, unico testimone delle voci che raccontano, nello svolgimento a ritroso e in avanti del tempo.