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15/04/13

EVENTI - "AltoFest" , terza edizione del Festival Internazionale d'Arti Performative ed Eventi Trasversali


Iscrizioni entro il 20 maggio, per le compagnie che vorranno partecipare alla rassegna


Torna, per la sua terza edizione, l’ “Open Call-Alto Fest”, Festival Internazionale d’Arti Performative e Interventi Trasversali, nel segno della riqualificazione Urbana/Umana,  a cura di TEATRINGESTAZIONE. Entro il 20 maggio sarà possibile presentare le proprie candidature per le compagnie che vorranno partecipare alla rassegna, in programma dal 30 giugno al 7 luglio a Benevento, ma anche a Napoli e Caserta. Basta compilare il modulo di iscrizione sul sito www.altofest.net.  L’invito è rivolto a performer, ricercatori, praticanti dell’arte e del pensiero, singoli artisti o collettivi. Sono escluse le formazioni amatoriali. Gli spazi in cui si svolge il festival sono privati e sono donati dai cittadini, o su invito dell’organizzazione, o su manifestazione spontanea d’interesse. Essi possono essere di varia natura, di diverse dimensioni, all’aperto o al chiuso. Gli artisti in programma hanno il compito di disegnare delle performance / opere site-specific create in anteprima per ALTO FEST, o proporre opere del proprio repertorio, ma riqualificate in stretta relazione con i luoghi che le ospiteranno. A tal fine ogni artista avrà accesso ad un archivio web che raccoglie foto, planimetrie, limiti d’intervento per ogni luogo, interviste ai proprietari donatori di spazi e tutte le informazioni sui luoghi del festival. Le opere presentate dovranno essere “nude”, ovvero senza quel supporto tecnico più strettamente teatrale e/o espositivo; i luoghi infatti dovranno essere abitati tecnicamente così come si presentano; non sono previsti allestimenti luci / fonica destinati agli usuali spazi performativi. Ma laddove sia necessario, nel reciproco rispetto dell’opera e del luogo, si potrà riqualificare il luogo scelto con supporti tecnici particolari, questi dovranno essere comunque a carico dell’artista e concordati con i proprietari degli spazi e con l’organizzazione. Il  festival rende, naturalmente,  possibile un’eccezionale intensificarsi di momenti d’incontro, dialogo, scambio. Secondo il taglio dato, delle umanità e delle opere coinvolte, si può con un festival fare segno verso sinergie inedite, prassi ibride da crocevia da inventare, intenti e azioni da far incontrare. Esso  s’inserisce per questo nel tessuto urbano più intimo riuscendo a creare un incontro reale tra cittadini e artisti, capace di superare i confini che quotidianamente ci relegano in categorie superate da un nuovo modo di costruire relazioni, che non ha forse ancora trovato espressione.