di Maria Ricca
Si chiamava Fra’ Giovanni Pantaleo, era
francescano e teologo, siciliano d’origine, “Il cappellano di Garibaldi a
Benevento”, figura rievocata nella Sala “Gianni Vergineo” del Museo del Sannio,
ed oggetto del bel volume di Angelo Fuschetto, per i tipi delle Edizioni “La
Provincia sannita”.
Il religioso giunse nel settembre 1860 al
seguito dell’Eroe dei Due Mondi e tenne, nonostante la netta e ferma
opposizione dell'Arcivescovo Metropolita Carafa, un discorso, una
"omelia laica" all'interno del Duomo, dove esercitò la sua opera
pastorale anche papa Orsini, per spronare i beneventani a cancellare definitivamente
gli ottocento anni circa di dominazione pontificia e a battersi per l’Unità
d’Italia.
Sull’
appassionante ricostruzione storica hanno relazionato, con l’Autore, Aniello Cimitile, commissario straordinario
della Provincia di Benevento, lo storico Pierluigi Rovito e Davide Nava, già senatore della repubblica.
E’ stata l’occasione per rievocare il ruolo del Mezzogiorno nella storia
d'Italia, e per discutere del destino delle Province, alla luce degli ultimi sviluppi ed orientamenti
del Governo centrale.
Ciascuno degli intervenuti all’incontro, moderato dal giornalista Achille Mottola, ha spiegato in maniera diversa l’inattesa visita di Frà Pantaleo. Per Davide Nava, si trattò di uno scontro tutto interno alla Chiesa cattolica e sul modo di concepire i rapporti con tra cattolicesimo e potere politico; per Rovito la spia del fallimento dei sogni romantici ed unitari che crolleranno sotto il peso delle troppe ambiguità di quel processo storico; per Cimitile il tentativo dello Stato maggiore garibaldino di rassicurare l'ala dura del movimento, mentre era in realtà in corso una manovra politica per dare il potere in mano ai moderati. L'Autore, infine, ha presentato un'altra parte dei preziosi documenti storici e di archivio che custodisce nella sua casa e che hanno costituito parte preponderante del saggio sullo stesso Frà Pantaleo. I Maestri Massimiliano Fuschetto all'oboe e Danila Polito al pianoforte hanno infine eseguito brani musicali di Doninzetti, Piazzolla, Beatles e dello stesso Fuschetto.
Ciascuno degli intervenuti all’incontro, moderato dal giornalista Achille Mottola, ha spiegato in maniera diversa l’inattesa visita di Frà Pantaleo. Per Davide Nava, si trattò di uno scontro tutto interno alla Chiesa cattolica e sul modo di concepire i rapporti con tra cattolicesimo e potere politico; per Rovito la spia del fallimento dei sogni romantici ed unitari che crolleranno sotto il peso delle troppe ambiguità di quel processo storico; per Cimitile il tentativo dello Stato maggiore garibaldino di rassicurare l'ala dura del movimento, mentre era in realtà in corso una manovra politica per dare il potere in mano ai moderati. L'Autore, infine, ha presentato un'altra parte dei preziosi documenti storici e di archivio che custodisce nella sua casa e che hanno costituito parte preponderante del saggio sullo stesso Frà Pantaleo. I Maestri Massimiliano Fuschetto all'oboe e Danila Polito al pianoforte hanno infine eseguito brani musicali di Doninzetti, Piazzolla, Beatles e dello stesso Fuschetto.