Durante la
presentazione ufficiale, protesta del “Movimento Lotta per la Casa” , sotto
Palazzo Paolo V
di Maria Ricca
“Scusate il
ritardo!”. E la citazione ci sta tutta nell’avvio d’intervento dell’assessore
comunale alla Cultura Del Vecchio, che così ha introdotto la conferenza stampa
di presentazione di “Benevento Città Spettacolo”, “la quarta dopo trenta”,
ancora sotto la direzione artistica di Giulio Baffi, giornalista e critico
teatrale, affabile ed amabile “padrone di casa”, accanto al Sindaco Pepe e
all’Assessore, appunto.
Fuori da palazzo
Paolo V, durante la conferenza stampa,
la protesta degli esponenti del “Movimento Lotta per la Casa” e dei
“Disoccupati organizzati”, che hanno voluto denunciare disagi e difficoltà del
loro quotidiano nel corso di una
manifestazione ufficiale e
tradizionalmente seguitissima, per ottenere più ascolto e attenzione.
Scenario del
“rito collettivo” ancora Palazzo Paolo V, ove giornalisti e fotografi
beneventani (domani a Napoli, la
presentazione “nazionale” della rassegna, anticipata dall’intervento di Baffi
al Tg 3 Regione) si son comunque dati convegno, nonostante il programma della
rassegna fosse noto da tempo.
“Sono stato io –
ha confermato il direttore artistico Baffi – a favorire la diffusione delle
notizie sul cartellone del Festival, perché si capisse quanto lavoro c’è stato
nella sua realizzazione. E questa che “licenziamo” è l’ipotesi numero 8 della
rassegna, quella su cui finalmente abbiamo potuto concordare, avendo a
disposizione infine la certezza della quantità dei fondi regionali.”
E il ritardo di
cui ha parlato l’assessore Del Vecchio è quello evidente con cui la Regione
Campania, con riferimento alla misura 1.9 e 1.12 dei Fondi Europei, ha sciolto
la riserva, solo il 9 agosto scorso, sul
finanziamento tributato alla rassegna, trecentomila euro, un terzo del budget
su cui si immaginava di poter contare:
“Non importa, l’importante è esserci. Certo resta il dispiacere di
vedere che Festival con storia di gran lunga meno prestigiosa ed inferiore
rispetto a quella di Città Spettacolo hanno ottenuto quasi i medesimi finanziamenti. E allora è opportuno
che la valutazione di chi di dovere vada nel segno di ciò che vale e di ciò che
non vale, non è possibile che non si facciano le opportune differenze”, ha
chiosato Del Vecchio. Ma tant’è.
Quest’anno la
rassegna sarà articolata su tre week end, cosa che ha stupito molti e fatto
pensare ad una sorta di “decadenza”
delle sorti del Festival. “Nulla
di tutto ciò – ha ribadito l’assessore. L’esigenza di proporre gli spettacoli nel primo, secondo e terzo finesettimana di
settembre risponde ad una logica precisa. Sondaggi effettuati hanno dimostrato
che l’affluenza degli spettatori ha un picco, com’è naturale, venerdì, sabato e
domenica, così come quello dei visitatori in città. Quindi per assecondare i
flussi turistici, cosa che ha determinato l’assegnazione dei finanziamenti, era indispensabile regolarsi
in tal modo.
Problemi ribaditi
anche dal Sindaco Fausto Pepe, che ha ricordato la difficoltà di
programmare da parte degli Enti Locali di questi tempi, ma anche la convinzione
che occorre perseverare nel segno della crescita della città che “diventerà
città turistica” nel corso degli anni , esattamente come è diventata “città
universitaria”, ed anni fa non ci credeva nessuno. Ed il riconoscimento Unesco
è un volano, nelle cui potenzialità dobbiamo confidare.”
“Una
programmazione di grande qualità – ha affermato Marcello Palladino, della
Commissione Consiliare Cultura – premiata dall’assegnazione dei Fondi
Regionali, che sono arrivati, nonostante molti “gufassero”, ipotizzando ritardi
nella partenza della manifestazione e quant’altro. E invece è andato tutto
bene, alla fine.”
Quindi, uno via
l’altro, gli interventi della direttrice del Conservatorio beneventano Maria
Gabriella Della Sala per presentare la “Bohème” (6 settembre al Teatro Romano) e il “Concerto all’Alba” (8 settembre, Teatro Romano degli allievi, di Maria Cristina Donnarumma per confermare la presenza dell’attore Toni Servillo, venerdì 13, all’Hortus, con il premio Strega 2013 Walter Siti e il suo “Resistere non serve a niente”, di Maria Luisa Califano per le conferenze sui “Percorsi della Nostalgia” (venerdì 13 e sabato 14 – Palazzo Paolo V), di Michelangelo Fetto della Solot, che ha presentato la sezione “Universo Teatro”, di Francesca Cardona Albini del Liceo Artistico, per il racconto multimediale su Benevento, realizzato dagli alunni, di Maura Minicozzi, per il progetto “Tango Querido…” (Arco del Sacramento, domenica 8 settembre).
Infine l’intervento appassionato del direttore artistico Giulio Baffi, che ha ricordato la determinazione che ha guidato gli organizzatori del Festival: “Mille volte abbiamo composto e ricomposto il programma per restare nel budget. E’ stato quasi come giocare a Monopoli, ma siamo riusciti a realizzare un programma interessante ed accattivante. Segnalo in particolare “Sik Sik, l’artefice magico”(sabato 7 e domenica 8 al De Simone) , realizzato su un copione mai scritto, ma solo recitato da Eduardo, e tratto da mia registrazione effettuata al Teatro San Ferdinando che dirigevo nel 1979, con Benedetto Casillo, ed il regista Pierpaolo Sepe, a cui io e Luca De Filippo abbiamo affidato il testo, e poi l’originale “Sogno d’Amore Ubriaco, studio su “Otello, una storia d’amore” (15 settembre, Chiesa di S. Agostino), rilettura del classico shakespeariano, nella “giovanile” riscrittura di Angelo Campolo, in gemellaggio col Festival di Asti. Ogni spettacolo ha una sua ragione d’essere profonda, che chi ama profondamente teatro e cultura comprenderà …”