Primo
interessante appuntamento, con la rassegna “AnGHInGò Scuola”, realizzata dalla
Compagnia Teatro Eidos e rivolta agli studenti di Benevento e provincia. Al De Simone, oggi, mercoledì 20, domani giovedì
21 e venerdì 22 novembre alle 10, è in scena la stessa Eidos, con un classico, ‘L’uomo dal fiore in bocca e …’ di Luigi
Pirandello . Regia di Virginio De Matteo. Interpreti Raffaella Mirra, Mimmo
Soricelli, Martina Iorio, Vincenzo De Matteo. Le scene sono di Claudio Mirra, i
costumi di Nico Celli.
“L'uomo dal fiore in bocca" è una commedia in un
solo atto, breve ma intensa e
significativa, che ripropone al lettore il luogo comune secondo cui alcuni beni
si apprezzano solo nel momento del bisogno e nel momento in cui rischiano irrimediabilmente
d'esser persi: un uomo, dall'identità sconosciuta e irrilevante, scopre
inaspettatamente d'esser vittima di un epitelioma, un male che lo condanna a
morte. Egli lo descrive con minuzia; il suo nome è più dolce di una caramella,
e ben si adatterebbe ad un fiore; si tratta però di un fiore maligno che gli è
spuntato su un labbro e che lo costringe a pochi mesi di vita. Ma l'uomo non è
disperato, non si lascia morire prima del tempo, non vive con angoscia i suoi
ultimi giorni e vive la vita guardando la realtà con un'altra mentalità. Da
questo momento il suo comportamento subisce un cambiamento repentino e deciso:
il suo modo di vedere il mondo, d'osservare la propria vita e quella degli
altri cambia radicalmente; ogni accadimento banale e ripetitivo del quotidiano
diventa improvvisamente di spaventosa e vitale importanza. Si rende conto che
questi momenti saranno gli ultimi che potrà vivere e godere, ed è questa
consapevolezza che lo porta ad attaccarsi incondizionatamente ad essi ed a
giudicarli preziosi quanto importanti. Dai guai familiari esposti
dall'avventore, l' “Uomo dal fiore in bocca” prende subito spunto per iniziare
una serie di riflessioni sull'esistenza, sull'importanza della quotidianità e
dei dettagli delle cose. Nel protagonista è viva una fortissima contraddizione:
da un lato egli prova una profonda pietà per la moglie, una donna che non ha altra colpa che quella di
volergli stare accanto fino alla fine dei suoi giorni; dall'altro però, non può
tollerare, per via della sua nuova visione del mondo, quella che lui stesso
definisce la "macabra ferocia del suo comportamento".