di
Maria Ricca
Il gruppo dei "piccoli" |
Bersaglio
dello “shooting” fotografico più intenso fra quelli visti ai saggi di fine anno
accademico beneventani, si sono esibiti, domenica sera al Mulino Pacifico, anche i “pulcini” della Solot, ovvero gli
allievi di Teatro Studio Ragazzi, che hanno portato in scena, in successione, “Un
Paese strano così”, col gruppo dei più piccoli, diretti da Emilia Tartaglia
Polcini e “'Tutti i bambini diventano grandi…eccetto uno”, col gruppo dei più
grandi, su regia di Paola Fetto.
Disinvolti
e sereni sul palcoscenico tutti gli attori, emozionatissimi i genitori, che
hanno applaudito alla fine con convinzione gli interpreti, agili e a proprio
agio nei vari quadri proposti, su arredi di scena coloratissimi e oggetti dell’uso
quotidiano.
I
ragazzi hanno provato e riprovato per essere all’altezza dell’appuntamento ma,
soprattutto, si sono davvero tanto, ma tanto divertiti.
Alla
classe dei più piccoli (Vittoria Aiello, Antonio Dell’Oste, Pasquale Fetto, Imad Hamdoune, Giulio Lena, Magda Lepore, Francesca Marotti, Federica Palombi, Glauco Rampone, Chiara Tartaglia Polcini, Annamaria Vaiana) abbiamo chiesto di commentare quest’esperienza, che
giunge alla fine di un percorso impegnativo, ma proficuo e divertente. Hanno
dato sfogo soprattutto alla propria fantasia, “che da adulti si perde”, hanno detto,
nella consapevolezza che “essere bambini è bellissimo”.
Il gruppo dei "grandi" |
Emilia
Tartaglia Polcini ha costruito questo spettacolo, “partendo dalla drammaturgia
scritta dai bambini stessi che ha guidato, dopo un “brainstorming” sulla parola
“paese” e su tutto ciò che quella parola evoca, dalle case, al campanile, alle
persone “strane” che possono abitarvi. Non ho mai imbrigliato la loro fantasia –
dice - ma, anzi, nel bel gruppo ricettivo che si è
creato, si è lavorato tutti ad un fine comune, senza distinzioni tra maschi e
femmine, né nel gioco, né nella spontaneità con cui hanno affrontato l’impegno.” Sulle sedie dedicate agli spettatori tanti
messaggi per ricordare i bambini meno fortunati dei piccoli attori, nella
consapevolezza - conclude la Tartaglia -
che “teatro è divertimento, ma anche regola e
disciplina, e non si può dimenticare chi è meno fortunato di noi”.
“Una grande emozione” , anche per gli
allievi più grandi (Annachiara Benedetto, Paola Cammarata, Francesco Pio Cancellieri,
Mario Canfora, Niccolò Delli Veneri, Rossana Fetto, Gilda Fontanarosa, Davide
Iengo, Francesca Chiara Pellegrino, Martina Puzo, Emanuela Rapuano, Eugenia
Rapuano, Martina Tremigliozzi, Mariagiulia Zitolo.
Paola Fetto ha
scelto di guidare gli alunni in un testo dedicato a Peter Pan perché, dice, “
l’ho amato sin da subito e ho pensato che potesse essere estremamente
coinvolgente per i ragazzi. Abbiamo voluto raccontare anche un “Peter Pan”
adulto, per chiederci poi che fine fa un personaggio così, a cosa possa
essere destinato. E i ragazzi hanno recitato e cantato, nel rispetto dei
movimenti di scena. Se c’è qualche talento vero in loro? Sicuramente alcuni
sono davvero portati per l’arte
del palcoscenico.” Ma l’obiettivo, per
ora, non è questo: non importa, infatti, se un domani diventeranno
attori, l’importante è che diventino un giorno spettatori consapevoli. E non è
poco.