“Questo borgo è
bellissimo, mi ricorda quando c’era Spoleto: con questa nuova idea di
festival qui si respira la cultura, un qualcosa di vibrante che si sente
nell'aria". Così Giorgio Albertazzi nella sua lezione shakespeariana con
la quale martedì 2 settembre ha inchiodato sulle sedie del Duomo di
Casertavecchia gli spettatori.
Il grande Seduttore a 91
anni ha tenuto una recitatio magistralis con la sua rielaborazione del Grande
Bardo. Il suo Amleto, la sua interpretazione del discorso di Marco Antonio dal
“Giulio Cesare”, perfino le citazioni di Flaiano hanno stupito la platea. Poi -
a sorpresa - ha citato Mario Martone e il suo film in gara a Venezia, “Il
Giovane favoloso” augurandogli successo al botteghino perché “anche il film
precedente era interessante”. E qui l’omaggio al regista napoletano ha poi
citato Leopardi con una interpretazione toccante dell' "Infinito”.
La corsa del festival
diretto da Nunzio Areni non si ferma. Dopo due pezzi unici come “La grande
notte shakespeariana” ed “Eduardiana”, il festival domani, giovedì 4
settembre, ospita al teatro della Torre il recital di Renzo Arbore e
della sua Orchestra Italiana (costo del biglietto (20 euro più i diritti di
prevendita). Lo spettacolo si preannuncia come un successo di pubblico
oltre che una certezza artistica. In programma infatti c’è un repertorio di
classici della canzone napoletana visti e rivisti con la sensibilità da ‘primo
della classe’.
Conto alla rovescia
anche per un’altra esclusiva del festival. I Los Vivancos affascineranno
il pubblico del teatro Torre di Casertavecchia venerdì 5
settembre alle ore 20.45 nella loro unica tappa italiana.
“Aeternum” è il loro ultimo show che ha emozionato i teatri e i festival di
tutto il mondo, Stati Uniti compresi. Una novità assoluta che non mancherà di
trascinare e coinvolgere il pubblico campano. Lo spettacolo esplora i limiti
del soprannaturale, fondendo flamenco, danza, arti marziali e magia.