Il Duomo stracolmo di appassionati e
curiosi, 150 minuti di musica, recitazione e applausi a scena aperta,
sei divi in cerca di Eduardo: “Eduardiana” ha superato anche l’ostacolo
maltempo. A “Settembre al Borgo 2014” una parata di stelle della scena
italiana è andata in scena per rende omaggio a De Filippo nel trentennale della
scomparsa. La serata-evento, inizialmente prevista al teatro della Torre, è
stata all’ultimo momento, spostata nel Duomo.
Ognuno ha portato un dono, a modo suo: a cominciare da Lina Sastri, che ha recitato un brano tratto da “Filumena Marturano” fino all’inesauribile Giorgio Albertazzi, che ha citato la “Tempesta” eduardiana guidato dall’istinto del momento.
Molta musica durante lo spettacolo ideato da Nunzio Areni e Antonio Sinagra: sia Mariangela D’Abbraccio che Serena Autieri hanno cercato di unire poesia e musicalità. La prima con “Poesia alla memoria” e un estratto da “Gli Esami non finiscono mai”; la seconda ha letto uno scambio epistolare tra Eduardo e la Magnani e ha recitato l'unica poesia dedicata a lei, "Nannarella". Alessandro Preziosi ha letto alcuni passi da “L’arte della Commedia” mentre Michele Placido ha recitato “Nu pianofforte ‘e notte” e un brano tratto dal terzo atto di “Napoli milionaria”.
Ognuno ha portato un dono, a modo suo: a cominciare da Lina Sastri, che ha recitato un brano tratto da “Filumena Marturano” fino all’inesauribile Giorgio Albertazzi, che ha citato la “Tempesta” eduardiana guidato dall’istinto del momento.
Molta musica durante lo spettacolo ideato da Nunzio Areni e Antonio Sinagra: sia Mariangela D’Abbraccio che Serena Autieri hanno cercato di unire poesia e musicalità. La prima con “Poesia alla memoria” e un estratto da “Gli Esami non finiscono mai”; la seconda ha letto uno scambio epistolare tra Eduardo e la Magnani e ha recitato l'unica poesia dedicata a lei, "Nannarella". Alessandro Preziosi ha letto alcuni passi da “L’arte della Commedia” mentre Michele Placido ha recitato “Nu pianofforte ‘e notte” e un brano tratto dal terzo atto di “Napoli milionaria”.
L’orchestra guidata da Antonio Sinagra ha
ospitato Lello Giulivo e Lalla Esposito che hanno interpretato alcune poesie di
Eduardo, musicate da Sinagra. Così hanno vissuto nuovamente “S'è guastat
'o rilogio”, “A Matassa”, “Ll' uosso 'aulivo”, “I' vulesse truvà pace”,
“Sti vvite nostre” e “A sagliuta”.
Domani, venerdì 5 settembre alle ore 20,45 arriva
a “Settembre al Borgo”, il flamenco "estremo" dei Los
Vivancos, compagnia composta da 7 fratelli considerati ormai in Europa delle
vere e proprie star. A trasmettere loro la passione per la danza, il padre
Pedro, grande ballerino di Flamenco che, oltre ad amare la danza, ama
fortemente le donne, visto che questi sette fratelli Vivancos sono
solo sette dei 39 figli da lui messi al mondo con sette mogli diverse.
Il titolo dello spettacolo, che il
direttore artistico Nunzio Areni ha voluto fortemente a Caserta, è
“Aeternum”, novanta minuti di adrenalina pura per una esibizione esplosiva
piena di energia e dinamismo. Danza classica, danza contemporanea, folklore,
arti marziali, acrobazie, magia, circo, tip tap, angeli, demoni e vampiri, e
una colonna sonora di altissimo livello sono solo alcuni degli ingredienti che
fanno di un "Aeternum" una opera d'arte acclamata dalla critica
internazionale. Le coreografie hanno visto la collaborazione tra Daniele Finzi
Pasca e Julie Hamelin, rispettivamente direttore artistico di alcuni lavori de
Le Cirque du Soleil e fondatrice del Cirque Eloiz.
Lo spettacolo parla dell'immortalità che l'arte dà all'uomo. L'impossibile
reso possibile. Questa è l'idea presentata nella metafora
dell'Eterno. Ogni uomo comune può toccare il divino attraverso
l'arte ... Una storia raccontata in nove quadri scenici in cui la musica
composta dagli stessi Los Vivancos ha un ruolo fondamentale.