Come ogni anno da tempi immemori uno dei Feudi più piccoli di
tutto il Meridione d’Italia, Petruro Irpino, rinnova i festeggiamenti in onore
di Maria Santissima di Montevergine, in programma per sabato 6 e domenica 7
settembre. Una due giorni tra antichi riti religiosi, nenie e canti Verginiani
che si concluderanno, di sera, con i consueti festeggiamenti civili. Sabato 6 settembre
sarà la tradizione popolare a “tenere il banco” con il gruppo folkloristico di
Montemarano “Baccanali’s – Grande Sud” in concerto: tarantella, pizzica,
tammurriata, per ridare colore e allegria “ ‘Nmiezzo Casanti” (piazza san
Gennaro) con le antiche mote dei canti che furono dei nostri avi. Domenica 7
settembre, la Piazza (che nell’intento degli organizzatori è quello di ridare
valore alla convivialità e alla socializzazione come momento di incontro),
ospiterà la musica degli anni 60/70 con Nicola Di Bari in concerto. I festeggiamenti in onore di Maria Santissima
di Montevergine a Petruro Irpino, sono molto più di un tradizionale appuntamento.
Lo spirito con cui da decine e decine di lustri si organizza l’evento va oltre
ad un consolidato momento di ritrovo: la spiritualità e la devozione alla
Madonna di Montevergine vede coinvolti fatti, evoluzioni ed eventi segni
determinanti del percorso storico ed antropologico dei luoghi.
E’ ciò che si
coglie nel difficile lavoro del Comitato Festa, composto dal Parroco Don Luigi
Tortora, dal Sindaco Giuseppe Lombardi, dal capogruppo d’opposizione Armando
Orlando, da Giovanni Dentice e dai altri devoti che, vista l’esiguità della
popolazione residente, cerca di tenere vivo il canto di lode all’icona
bizantina di Mamma Schiavona, segno distintivo della terra Irpina. La sua venerazione, tramandata da un’antica
leggenda e dalla pietà popolare, è in un antico quadro, di autore ignoto,
donato nel ‘700 da un monaco dell’Abazia di Montevergine. Il dipinto su tela è
portato in processione dal centro abitato alla contrada Lago dove è eretta una
piccola cappella rurale a sottolineare il culto Verginiano istituito da San
Guglielmo. La particolarità della piccola chiesetta sta nella sua collocazione
e nella struttura: è dotata di un solo lucernaio dal quale si può ammirare
tutta la maestosità del Santuario eretto sul Monte Partenio. L’attuale
fabbricato religioso fu edificato nella prima metà dell’800 su altre strutture
precedenti i cui frammenti sono incorporati e conservati nell’attuale
costruzione. Le sue origini, presumibilmente, risalgono al XIV secolo.