La condizione
femminile, si sa, è quella più discussa in assoluto, tra conquiste ormai
acclarate e desiderio di riscatto. Certo, il “soffitto di cristallo”, quello
che separa le donne dalle mete lavorative, e non solo, più ambite, è ben al di
là dall’essere infranto. Anche la più capace, la più volitiva, la più in gamba
delle rappresentanti del sesso femminile, prova la sua debolezza di fronte a
pregiudizi ed ostacoli, duri a morire…
Un’infelice
consapevolezza portata in scena dalle attrici della Compagnia “De-Mix”, per “Re-Evolution”, pièce agrodolce diretta da
Roberto Di Maio, e proposta lo scorso
week-end, per il cartellone del “Magnifico Teatro” del Magnifico Visbaal.
Il pubblico è accolto
dalla rabbia di una spregiudicata Eva che ce l’ha con tutti, in primis con il Creatore,
per averle affiancato un Adamo così inetto, almeno a suo dire, incapace di
prendersi le proprie responsabilità, di reagire, di contrastarlo, come invece
fa lei, che la mosca sotto il naso non se la fa passare…Ma serve a poco. Le due
protagoniste che compaiono successivamente in scena sembrano incarnare tutti i
peggiori stereotipi delle donne sottomesse. Non che non abbiano una loro personalità,
intendiamoci, ma sembrano essere consapevoli che, solo adattandosi a certi
compromessi, una si prostituisce sotto il tavolo di una scrivania, l’altra, più
spregiudicata, è maggiormente versatile, ma sempre…in ginocchio, sia possibile acquisire
dei vantaggi, per se stessi e per la propria vita. Con la paura non
indifferente che la concorrenza possa sottrarre anche quel poco che ci si è
conquistate e, da un momento all’altro, farsi avanti. Sullo sfondo una scenografia arida, con una “tazza”
sanitaria in bella vista e uno schermo
per proiettare le proprie ragioni all’attenzione del pubblico. Luci
psichedeliche ed un’atmosfera alla Pink Floyd completano il quadro. Scelte di regia, come quelle di una
recitazione ossessiva e serrata, premiate dal Fringe Festival 2013.
E seppure resti un po’ di amarezza (non si è
altro che ragazze da “Minuetto”, chioserebbe Califano, ed infatti una delle
protagoniste, ne recita i versi, tristemente
consapevole di una certa condizione), sembra che a tale situazione davvero non
ci si possa sottrarre.
Non per Eva, però, che
ritorna fieramente a rivendicare le ragioni di loro tutte, auspicando una
rivoluzione, che dovrebbe essere, piuttosto, una “re-evolution”, ovvero una nuova “evoluzione”,
una rinascita. Ma sembra, la sua, piuttosto una “vox clamans in deserto”. Per ora,
almeno, fino alla prossima levata di scudi.
Ottime le interpretazioni
delle tre attrici, Beatrice Fedi,
Roberta Mattei, Francesca Ceccarelli, che in scena non si son risparmiate,
ottenendo meritatissimi applausi.
Prossimo appuntamento, il 12 e 13 dicembre, con la rassegna di teatro contemporaneo, quello
con “Fosco”. In scena proprio i “padroni di casa” del “Magnifico Visbaal”, per
una messinscena, scritta e diretta da Peppe Fonzo.