Grande partecipazione per il concerto di raccolta fondi, destinati all'edizione 2015 del Festival diretto da Luca Aquino
di Maria Ricca
Inizio travolgente con l’intervento
della Banda del Bukò per il concerto “Riverberi batte Cassa
Armonica” , la manifestazione di raccolta fondi per la realizzazione dell’edizione
2015 dell’omonimo festival jazz, ideato
e diretto dal jazzista Luca Aquino. Una manifestazione per appassionati del
genere, ma non solo, quella che i musicisti
beneventani cultori di jazz, ma anche
il rapper sannita Shark EmCee, oltre che Sara Aquino e Giovanna Berruti, sui testi delle “Ricette Umorali” di Isabella
Pedicini, hanno regalato per almeno un paio d’ore ad una
platea partecipe e attenta, incollandola alle poltroncine del Teatro Massimo,
nella tarda serata di domenica 28 dicembre. “Un festival di “artigianità”,
quello di stasera , un’officina di talenti, che si sporcano idealmente le mani,
che sanno mettersi in gioco", ha chiosato
la giornalista Melania Petriello, chiamata a tirare le fila, con il giovanissimo
Mattia De Ianni, di una manifestazione
coinvolgente, sicuramente foriera di promesse. “E così , quando riapriranno i
teatri di questa città, avremo qualcosa di bello e di notevole da proporre”, ha
concluso, strappando l’applauso convinto dei presenti di ogni età, feriti dall’ennesimo
forfait, quello del De Simone, dichiarato inagibile nei giorni scorsi, fra le
proteste verbali degli operatori culturali e di numerosi cittadini.
E dietro le quinte, in attesa di
esibirsi, c’è stato fermento, allegria,
si è ballato e si è condiviso l’amore per un progetto che non può adesso non
andare in porto, perché, insieme agi
altri, entrati nell’anima della vita culturale della città, fa parte delle aspettative e dei desideri del pubblico,
spesso ipercritico sulle piazze virtuali dei “social”, come sulle quelle reali
cittadine, ma sempre in attesa positiva e vigile di una ripresa. Questa almeno
è la sensazione forte che si è respirata nella sala del Teatro Massimo, oltre
la passerella della kermesse, nella realtà di un coinvolgimento vero, che
resiste nonostante tutto. La speranza è
adesso che agli applausi abbiano fatto seguito i fatti e che la raccolta fondi
abbia sortito l’effetto desiderato.