Nell'Aula Magna dell'Università degli Studi
"Giustino Fortunato" di Benevento, si è tenuta la cerimonia per la prima edizione del “Premio di Studio” dedicato all'illustre
meridionalista cui è intitolato l'Ateneo telematico sannita, al quale hanno
partecipato centinaia di studenti delle scuole della Campania.
I lavori sono stati selezionati da
un'apposita commissione che ha designato i tre vincitori, assegnando ben 4
menzioni speciali. Ecco i primi tre classificati e le menzioni speciali attribuiti dalla Commissione:
1° Premio: Claudia Francesca Martiriggiano del Liceo Classico "G. Bruno" di Maddaoni
2° Premio: Erika Pica dell'Istituto "Rampone" di Benevento
3° Premio: Francesco Pio Pomponio del Liceo
Linguistico "G. Della Valle" di Frigento
menzioni speciali sono state attribuite a Francesco Ceccarelli del Liceo "Einaudi" di Cervinara, Giovanna Pallotta del Liceo Classico "Giannone" di Benevento, Rosa Barbieri dell'Istituto "Le Streghe" di Benevento e all'ITE "L. da Vinci" di S. Maria Capua Vetere.
Scopo dell’iniziativa è stato quello di
sensibilizzare i giovani a recuperare il pensiero di Giustino Fortunato,
specificamente il filone etico e civile del meridionalista le cui intuizioni,
il cui metodo e la cui coerente visione liberale restano simbolo della nostra
tradizione culturale, nonché riferimento per le politiche di sviluppo del sud
Italia.
La giornata, introdotta dagli interventi
della Prof.ssa Katia La Regina – docente di Procedura Penale e del Prof. Paolo
Palumbo - delegato del Rettore per l'Orientamento, è stata impreziosita dalla
presenza di Angela Camuso - giornalista de
Il Fatto Quotidiano e di Rai 1, che
ha presentato il suo libro inchiesta
"Mai ci fu pietà. La banda della Magliana dal 1977 a Mafia capitale".
La giornalista, nel suo intervento, ha ripercorso la vicenda criminale che lascia
aperti tantissimi interrogativi inquietanti e le cui propaggini arrivano fino
ai giorni nostri come svelato dall’inchiesta “Mafia Capitale” sulla nuova
cupola romana. Un grande lavoro caratterizzato dall’analisi di atti giuridici
trasformato in una narrazione dei fatti più significativi ed emblematici di
questo periodo oscuro per la nostra Nazione.
Al termine della cerimonia si è poi passati
alla consegna dei premi e degli attestati di partecipazione alla presenza del
Prefetto Paola Galeone, del Questore Antonio Borrelli, del Comandante prov.le
dei Carabinieri Col. Pasquale Vasaturo, del Comandante prov.le della Guardia di
Finanza Col. Luigi Migliozzi, del Comandante della Polstrada Antonio Vetrone e
del Vicario della Diocesi di Benevento Mons. Pompilio Cristino.
Al termine della giornata, nei giardini
dell’Unifortunato di Benevento intitolati alla memoria dell’indimenticato
campione di ciclismo Gino Bartali, alla presenza delle autorità civili,
militari e religiose e degli studenti e docenti intervenuti alla
manifestazione, è stato piantato l’albero della vita, un piccolo ulivo segno di
speranza e pace.