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24/06/15

L’INTERVISTA - L’ “Asinus Pasquali” di Teatro Studio: quella voglia matta di “giocare” con i classici, nell’entusiasmo della scoperta

Il regista Giglio e Michelangelo Fetto della Solot presentano l'evento, in scena il 26 giugno, al Mulino Pacifico di Benevento

 di Maria Ricca

Tempo di saggi, tempo di bilanci. E’ l’”Asinus Pasquali” , regia di Rosario Giglio, musiche composte ed eseguite dal maestro Massimo Pagano, a costituire stavolta banco di prova per i giovani attori dei corsi di Teatro Studio della Solot che, al Mulino Pacifico, metteranno in scena venerdì prossimo, 26 giugno, una particolare rivisitazione del “Miles Gloriosus” di Plauto.
Lo faranno con il consueto brio, senza sottrarsi all’impegno, anzi affrontando la più celebre delle commedie plautine, la più rappresentata a teatro, la più imitata, la più tradotta; non solo perché divertente dal principio alla fine, ma anche per la tipicità dei temi che contiene: il servo scaltro e truffaldino, il prepotente borioso, lo scambio di persone, lo sbeffeggiamento finale, il corteggiamento da parte degli amici….Dopo infinite variazioni, rielaborazioni, imitazionim ci  proveranno, stavolta,  i giovani attori di Teatro Studio a “giocare” nel senso teatrale del termine con il componimento di Plauto, che del nostro teatro rappresenta il simbolo delle origini
Ma in che termini la proposta del regista Giglio è stata condivisa da allievi giovani e disincantati, figli del proprio tempo? “Per una scuola di teatro – racconta Giglio -  lo studio dei classici non è esercizio di stile ma scelta imprescindibile e necessaria; e in verità la rivisitazione del testo sta in una cavalcata in quelle celebri del “Miles Gloriosus”, una per tutte quella del Vantone Pasoliniano.”  Quanto alla scelta, “al provino d’ammissione di quest’anno un solo ragazzo su venti ha portato un testo teatrale, tutti gli altri hanno spaziato dalla “Livella” a Kurt Kobain, passando per Marco Mengoni …” Insomma, per tutti, il desiderio di fare una scelta, come dire,  fuori dalle righe.
Ci vuole una guida sapiente, dunque, per questi ragazzi: “Il teatro è pianeta misterioso per i giovani – conferma Giglio -  territorio inesplorato da dragare palmo palmo ed in questo senso la responsabilità del buon maestro diventa pesante, onerosa e faticosa. La crescita? Assimilabile a quella di una piantina da curare giorno dopo giorno nel nostro giardino, fino allo sbocciare di giovani e forti virgulti.”
Quanto al futuro, ovviamente in termini attoriali, degli stessi ragazzi… “Beh, quello è figlio della forza di volontà che ognuno di noi riesce ad esprimere  - chiude Giglio - combinata al fattore fortuna….Avere una buona preparazione però è base indispensabile.”
In scena andranno Annachiara Benedetto, Giovanni Cannata, Antonella Diglio, Benedetta Iele, Marco Orlando, Marta Procaccini, Martina Puzo, Benedetta Russo, Mariagrazia Sorrentino, Enrico Torzillo, Carlotta Verdile
Sui corsi di Teatro Studio e l’entusiasmo che ancora la scuola raccoglie dopo quasi venticinque anni,  si esprime, infine, Michelangelo Fetto: “Circa sessanta persone dai sei ai cinquant’anni e dunque sessanta famiglie sono coinvolte in una iniziativa che si avvia al quarto di secolo. In una città come la nostra non è elemento da sottovalutare, è segno di fame, di sete, di voglia di crescere, di essere migliori …..E’,  in una parola: teatro. E spesso i ragazzi che vengono da noi, a teatro mai ci sono stati, mai hanno visto uno spettacolo dal vivo e non sanno nemmeno loro cosa cercano, sedotti e confusi come sono da deleteri reality o spettacoli scolastici di quart’ordine o da corsi tenuti da personaggi improvvisati e tecnicamente scarsi, che ottengono il risultato di farsi odiare. E fin qui … Il problema è che i ragazzi sono portati a pensare che il teatro sia quella roba lì e/o poco altro. E allora noi coinvolgiamo ogni anno a tenere i nostri corsi personaggi di primissimo ordine che ci affiancano nella didattica e contribuiscono decisamente alla crescita di chi frequenta il Mulino Pacifico. Vi aspettiamo venerdì per una serata decisamente interessante alla scoperta dei talenti di domani.”