Il regista Giglio e Michelangelo Fetto della Solot presentano l'evento, in scena il 26 giugno, al Mulino Pacifico di Benevento
di Maria Ricca
Tempo di saggi, tempo di bilanci. E’
l’”Asinus Pasquali” , regia di Rosario Giglio, musiche composte ed eseguite dal
maestro Massimo Pagano, a costituire stavolta banco di prova per i giovani
attori dei corsi di Teatro Studio della Solot che, al Mulino Pacifico, metteranno
in scena venerdì prossimo, 26 giugno, una particolare rivisitazione del “Miles
Gloriosus” di Plauto.
Lo faranno con il consueto brio, senza
sottrarsi all’impegno, anzi affrontando la più celebre delle commedie plautine,
la più rappresentata a teatro, la più imitata, la più tradotta; non solo perché
divertente dal principio alla fine, ma anche per la tipicità dei temi che
contiene: il servo scaltro e truffaldino, il prepotente borioso, lo scambio di
persone, lo sbeffeggiamento finale, il corteggiamento da parte degli amici….Dopo
infinite variazioni, rielaborazioni, imitazionim ci proveranno, stavolta, i giovani attori di Teatro Studio a “giocare”
nel senso teatrale del termine con il componimento di Plauto, che del nostro
teatro rappresenta il simbolo delle origini
Ma in che termini la proposta del regista
Giglio è stata condivisa da allievi giovani e disincantati, figli del proprio
tempo? “Per una scuola di teatro – racconta Giglio - lo studio dei classici non è esercizio di
stile ma scelta imprescindibile e necessaria; e in verità la rivisitazione del
testo sta in una cavalcata in quelle celebri del “Miles Gloriosus”, una per
tutte quella del Vantone Pasoliniano.”
Quanto alla scelta, “al provino d’ammissione di quest’anno un solo
ragazzo su venti ha portato un testo teatrale, tutti gli altri hanno spaziato
dalla “Livella” a Kurt Kobain, passando per Marco Mengoni …” Insomma, per
tutti, il desiderio di fare una scelta, come dire, fuori dalle righe.
Ci vuole una guida sapiente, dunque, per
questi ragazzi: “Il teatro è pianeta misterioso per i giovani – conferma Giglio
- territorio inesplorato da dragare
palmo palmo ed in questo senso la responsabilità del buon maestro diventa
pesante, onerosa e faticosa. La crescita? Assimilabile a quella di una piantina
da curare giorno dopo giorno nel nostro giardino, fino allo sbocciare di
giovani e forti virgulti.”
Quanto al futuro, ovviamente in termini
attoriali, degli stessi ragazzi… “Beh, quello è figlio della forza di volontà
che ognuno di noi riesce ad esprimere -
chiude Giglio - combinata al fattore fortuna….Avere una buona preparazione però
è base indispensabile.”
In scena andranno Annachiara Benedetto,
Giovanni Cannata, Antonella Diglio, Benedetta Iele, Marco Orlando, Marta
Procaccini, Martina Puzo, Benedetta Russo, Mariagrazia Sorrentino, Enrico
Torzillo, Carlotta Verdile
Sui corsi di Teatro Studio e l’entusiasmo
che ancora la scuola raccoglie dopo quasi venticinque anni, si esprime, infine, Michelangelo Fetto:
“Circa sessanta persone dai sei ai cinquant’anni e dunque sessanta famiglie
sono coinvolte in una iniziativa che si avvia al quarto di secolo. In una città
come la nostra non è elemento da sottovalutare, è segno di fame, di sete, di
voglia di crescere, di essere migliori …..E’,
in una parola: teatro. E spesso i ragazzi che vengono da noi, a teatro
mai ci sono stati, mai hanno visto uno spettacolo dal vivo e non sanno nemmeno
loro cosa cercano, sedotti e confusi come sono da deleteri reality o spettacoli
scolastici di quart’ordine o da corsi tenuti da personaggi improvvisati e
tecnicamente scarsi, che ottengono il risultato di farsi odiare. E fin qui … Il
problema è che i ragazzi sono portati a pensare che il teatro sia quella roba
lì e/o poco altro. E allora noi coinvolgiamo ogni anno a tenere i nostri corsi
personaggi di primissimo ordine che ci affiancano nella didattica e
contribuiscono decisamente alla crescita di chi frequenta il Mulino Pacifico.
Vi aspettiamo venerdì per una serata decisamente interessante alla scoperta dei
talenti di domani.”