Solot e Michelangelo Fetto, al centro-foto Facebook |
In scena Enrico Bonavera, Roberto Azzurro, Daniele Muratore e la Solot con "iMusicalia", per raccontare la Resistenza
di Maria Ricca
Dopo la presentazione delle iniziative legate al progetto "Cum grano salis...", la scuola di Teatro Studio, dedicata a "studenti-attori" di ogni età, dai giovanissimi agli adulti, e la rassegna di grande successo "Il Mulino dei...piccoli", che ha fatto registrare il tutto esaurito, arriva "Obiettivo T", il cartellone di Teatro brillante della Solot. In scena, al Mulino Pacifico di Benevento, venerdì 11 novembre, "Costellazioni" del Khorat Teatro.
E poi a seguire, fra le altre, le presenze di Enrico Bonavera, de "I Virtuosi di San Martino", di Roberto Azzurro. Insomma, un "parterre de roi".
Ne parliamo con Michelangelo Fetto, regista ed attore, responsabile della Solot, che ci presenta la stagione.
Il cartellone |
- Belle presenze, anche quest'anno, al Mulino...
"Un grande sforzo organizzativo che ci ha portato a fare il
miglior cartellone degli ultimi anni, forte di un ensemble artistico di
primissimo ordine che affianca a nomi di comprovato valore ed esperienza le più
belle espressività “giovani” della scena italiana.
Ed allora artisti di sicura
“chiamata” come Enrico Bonavera( l’Arlecchino del Piccolo di Milano) o i
Virtuosi di San Martino o Roberto Azzurro si affiancano produzioni di riconosciuta
qualità, che vedono in scena la nouvelle vague della scena italica come Silvio
Peroni, Carmine Borrino, Daniele Muratore … e poi due coproduzioni che ci
vedono in campo direttamente: “Gli innamorati” di Goldoni, uno spettacolo
prodotto unitamente alla compagnia di Luigi De Filippo e “La partigiana” con I
Musicalia , spettacolo incentrato sulla figura della partigiana beneventana
Maria Penna."
- Ha senso oggi fare teatro in una città come Benevento?
"Oggi
ha senso più che mai; quando ci si trova ad agire in un contesto di forte crisi economica, ma anche e soprattutto di
degrado sociale ed etico, un’arte che fa appello alle migliori risorse del
pensiero diventa una pratica a mio parere irrinunciabile".
- E' proprio impossibile coniugare testi impegnati ed intrattenimento popolare?
"C’è, in generale,
nella fruizione del teatro ( ma anche del cinema e della televisione) una pulsione innegabile verso il disimpegno,
il divertimento a tutti i costi , la risata di pancia, quella rassicurante,
quella artificiosa … Anche Eduardo, Dario Fo, per non parlare di Charlie Chaplin
facevano ridere … ma la loro è una risata che nasce dalla tragedia, dalla
satira sociale, dall’oltraggio al potere … penso ad opere tanto impegnate
quanto esilaranti, come “Natale in casa
Cupiello” o “Mistero Buffo” o a “Il grande dittatore” … "
- Cosa è cambiato?
"Oggi il modello di
riferimento sembra essere diventato il Bagaglino o Zelig ( non il film … magari!)
; praticamente l’arte in generale ed il
teatro in particolare perdono il loro ruolo di emancipazione culturale e dunque
sociale e politica, per decadere al ruolo di passatempo, di pura evasione, di
contorno a qualcos’altro … Con questi parametri di giudizio e scale valoriali
oggi Mozart o Dante Alighieri sarebbero ignorati se non sbeffeggiati ."
Il 25 aprile la rassegna "Obiettivo T" si conclude, come detto, con "La partigiana".
Una chiusura in grande stile, con il racconto dell'amara vicenda di Maria Penna, beneventana, morta a 39 anni a Firenze, per mano di un soldato tedesco, non prima di essere orribilmente torturata- Donna di corporatura minuta, aveva il coraggio di un gladiatore. La narrazione, di grande intensità emotiva, sarà affidata alla Solot e a "iMusicalia" di Amerigo e Marcello Ciervo, e la serata è promossa in collaborazione con l'ANPI.