PARLIAMO DI...


08/11/16

L'INTERVISTA - Michelangelo Fetto presenta "Obiettivo T": dall'11 settembre, "belle presenze" al Mulino Pacifico, fra teatro d'autore e di qualità

Solot e Michelangelo Fetto, al centro-foto Facebook
In scena Enrico Bonavera, Roberto Azzurro, Daniele Muratore e la Solot con "iMusicalia", per raccontare la Resistenza

di Maria Ricca

Dopo la presentazione delle iniziative legate al progetto "Cum grano salis...", la scuola di Teatro Studio, dedicata a "studenti-attori" di ogni età, dai giovanissimi agli adulti, e la rassegna di grande successo "Il Mulino dei...piccoli", che ha fatto registrare il tutto esaurito, arriva "Obiettivo T", il cartellone di Teatro brillante della Solot. In scena, al Mulino Pacifico di Benevento,  venerdì 11 novembre, "Costellazioni" del Khorat Teatro. 
E poi a seguire, fra le altre,  le presenze di Enrico Bonavera, de "I Virtuosi di San Martino", di Roberto Azzurro. Insomma, un "parterre de roi". 
Ne parliamo con Michelangelo Fetto, regista ed attore, responsabile della Solot, che ci presenta la stagione. 
Il cartellone
- Belle presenze, anche quest'anno, al Mulino... 
"Un grande sforzo organizzativo che ci ha portato a fare il miglior cartellone degli ultimi anni, forte di un ensemble artistico di primissimo ordine che affianca a nomi di comprovato valore ed esperienza le più belle espressività “giovani” della scena italiana. 
Ed allora artisti di sicura “chiamata” come Enrico Bonavera( l’Arlecchino del Piccolo di Milano) o i Virtuosi di San Martino o Roberto Azzurro si affiancano produzioni di riconosciuta qualità, che vedono in scena la nouvelle vague della scena italica come Silvio Peroni, Carmine Borrino, Daniele Muratore … e poi due coproduzioni che ci vedono in campo direttamente: “Gli innamorati” di Goldoni, uno spettacolo prodotto unitamente alla compagnia di Luigi De Filippo e “La partigiana” con I Musicalia , spettacolo incentrato sulla figura della partigiana beneventana Maria Penna."
- Ha senso oggi fare teatro in una città come Benevento? 
"Oggi ha senso più che mai; quando ci si trova ad  agire in un contesto di forte crisi economica,  ma anche e soprattutto di degrado sociale ed etico, un’arte che fa appello alle migliori risorse del pensiero diventa una pratica a mio parere irrinunciabile". 
- E' proprio impossibile coniugare testi impegnati ed intrattenimento popolare?
"C’è, in generale, nella fruizione del teatro ( ma anche del cinema e della televisione)   una pulsione innegabile verso il disimpegno, il divertimento a tutti i costi , la risata di pancia, quella rassicurante, quella artificiosa … Anche Eduardo, Dario Fo,  per non parlare di Charlie Chaplin facevano ridere … ma la loro è una risata che nasce dalla tragedia, dalla satira sociale, dall’oltraggio al potere … penso ad opere tanto impegnate quanto esilaranti,  come “Natale in casa Cupiello” o “Mistero Buffo” o a “Il grande dittatore” … "
- Cosa è cambiato?
"Oggi il  modello di riferimento sembra essere diventato il Bagaglino o Zelig ( non il film … magari!)  ; praticamente l’arte in generale ed il teatro in particolare perdono il loro ruolo di emancipazione culturale e dunque sociale e politica, per decadere al ruolo di passatempo, di pura evasione, di contorno a qualcos’altro … Con questi parametri di giudizio e scale valoriali oggi Mozart o Dante Alighieri sarebbero ignorati se non sbeffeggiati ."
Il 25 aprile la rassegna "Obiettivo T" si conclude, come detto, con "La partigiana". 
Una chiusura in grande stile, con il racconto dell'amara vicenda di Maria Penna, beneventana, morta a 39 anni a Firenze, per mano di un soldato tedesco, non prima di essere orribilmente torturata- Donna di corporatura minuta, aveva il coraggio di un gladiatore. La narrazione, di grande intensità emotiva, sarà affidata alla Solot e a "iMusicalia" di Amerigo e Marcello Ciervo, e la serata è promossa in collaborazione con l'ANPI.