di Emilio Spiniello


In natura "ibrido" significa unione tra due specie differenti. Nella nostra storia troviamo Carmine e Carmen, i quali fanno i conti col proprio passato, caratterizzato da sofferenze e soprusi.
Un’infanzia difficile ed un presente altrettanto complicato, ci mostra la faccia della stessa medaglia. Il tema della diversità viene affrontato in questa introspezione, a tratti simpatica, ma soprattutto riflessiva sul nostro mondo fatto di incoerenza e sopraffazione. Dalla disumanità dei manicomi, luoghi di somministrazione forzata di psicofarmaci, ne deriva uno svuotamento della personalità dei pazienti, ridotti ad anime vaganti.
Carmine è un omosessuale, accusato di omicidio preterintenzionale, che ricorda gli abusi subiti da ragazzo, nel mentre scopriva la sua sessualità, marchio negativo per la società ipocrita e bigotta. Lo vediamo scrivere i suoi pensieri su una distesa di fogli, frutto del suo vivere inquieto in cella.
Carmen ci rende partecipe delle sue riflessioni “tra polvere di stelle”, fino a quando anche in lei emerge il lato cupo e tormentato dell’esistenza avuta.
Uno scambio di dolori incentrato sulla drammaticità di un essere umano, un aspetto duale.
Prossimo appuntamento da segnare è per il 20 gennaio 2017, alle 20.30, con “Mumble Mumble... - confessioni di un orfano d’arte” con Emanuele Salce e Paolo Giommarelli.