di Gabriele Collarile
SALERNO -
Successo decretato da un pubblico numeroso, attento e competente, ha a lungo
applaudito gli ospiti e gli artisti che hanno accompagnato il 3° appuntamento
della Rassegna CulturShow “La bellezza della cultura”, in tournée nella Regione
Campania dal mese di novembre 2016.
Presso l’Eco
Bistrot di Salerno che ha visto il tutto esaurito sabato scorso, si
è dato il via
all’evento con la performance lirica del soprano Fiorella Sepe,
la cui esibizione ha spaziato dal brano dedicato all’amore “Io te vurria vasà”
di Vincenzo Russo, nelle cui note si sente quell’amore struggente dell'autore
per la sua amata Enrichetta Marchese, a “Core n’grato”, scritta da
Riccardo Cordiferro, musicata da Salvatore Cardillo e lanciata da Caruso, una
delle più belle canzoni napoletane di tutti i tempi.
Nel corso della
serata il pubblico ha molto gradito e apprezzato il susseguirsi e l’intreccio
di generi artistici diversi e l’alternanza degli stili. Il M° Gino Accardo con
“Voce ‘e notte” ha percorso la storia musicale di Napoli
attraverso racconti antichi e brani del’900, coinvolgendo i presenti nella
stupenda melodia “Malafemmena” del grande Antonio de Curtis. Claudio Lardo ha
aperto lo spaccato teatrale con il “Monologo sulla cultura” scritto dallo
stesso Lardo insieme ad Angelo Belgiovine, e “Questo Amore”, conquistando
tutti con la sua straordinaria interpretazione. Enzo Guariglia ha reso la
serata briosa con le sue incursioni comiche, e dulcis in fundo, ha concluso con
il suo divertente spettacolo “Imitation Live Show”.
E come in ogni appuntamento
del CulturShow non poteva mancare la letteratura, “Mangio solo cioccolato
fondente”, opera protagonista che ha viaggiato assieme alla rassegna. L’autrice
Elisabetta De Sio, scrittrice di narrativa, saggistica e liriche, conosciuta
nel campo letterario grazie ai numerosi premi e riconoscimenti ricevuti, è
anche impegnata in attività di recitazione teatrale nella compagnia
filodrammatica “La Scoppola” di Napoli.
All’incontro,
condotto da Rosa Leone, sono intervenuti lo psicoanalista On. prof. Guido
Milanese e l’autrice, visibilmente commossa nel leggere un suo brano. Altro
momento emozionante è stato quello del reading di Claudio Lardo.
L’interessante
Mostra “Senza Passato Non c’è Futuro”, inaugurata all’interno dell’evento
e allestita nella sala dell’eco Bistrot Letterario dalla stessa
autrice Anna De Rosa, pittrice ecosostenibile, resterà aperta fino al
9 febbraio 2017. Le sue opere, interamente realizzate con la tecnica del
riciclo cosmetici, richiamano l’arte di Frida Khalo,
quello stile realistico-Naif con il quale la De
Rosa ama dipingere. L’autrice, nella breve intervista della giornalista
Leone, ha parlato della sua passione per il riciclo, assunto come stile di
vita, unito alla
necessità. Dunque, “Cosmetici d’Autore”, quando gli
scarti diventano arte, quando la passione per la pittura non si arrende ai
limiti fisici e ai costosi materiali, ecco che nasce una nuova tecnica per
dipingere. I suoi quadri nascono dalla mescolanza di cosmetici
scaduti o residui di rossetti, fard, ombretti, mascara, che recupera e
trasforma in materia prima per dipingere. Usa il fondotinta per dare vita
a volti e corpi, il mascara per tratteggiare i capelli, lo smalto per unghie
per le decorazioni e impreziosire l’opera. Gli ombretti con olio di semi per i
fondali, le matite kajal per disegnare gli occhi, e tutto il dipinto viene
realizzato su una tela, anch’essa fatta con materiali di recupero.
L’originale collezione è stata in grado di trasmettere emozioni forti e un
senso di libertà, attraverso quei colori intensi e le pennellate decise.
A fine serata
sono partiti i saluti e i ringraziamenti a tutto il pubblico in sala dal
conduttore e imitatore Enzo Guariglia e da Rosa Leone, autrice e direttore
artistico del CulturShow, e presidente dell’Associazione ilGRE
cultura&comunicazione che ha promosso la rassegna, con il coordinamento
generale di Gabriele Collarile e l’Ufficio Stampa ilGRE. Dunque, anche il terzo
appuntamento con il suo concentrato di cultura, arte e spettacolo, è riuscito a
coinvolgere e far divertire pure il pubblico più esigente.