di Emilio Spiniello
di Emilio Spiniello
BENEVENTO - La commedia
cinematografica di successo, “Il principe abusivo”, è sbarcata a Benevento,
nella sua versione teatrale.
Il folto pubblico del
Palatedeschi ha assistito alla performance recitativa del duo composto da
Alessandro Siani e Christian De Sica.
Un adattamento
caratterizzato da diverse novità rispetto alla pellicola che ha scalato il box
office.
Il
“grezzo” napoletano Antonio De Biase, scroccone disoccupato che vive di
espedienti, si ritrova per caso ad essere fidanzato della principessa Letizia,
ma è solo per ‘montatura’ e per convenienza.
Una favola che
contrappone la ricchezza alla
povertà, portando con sé modi ed abitudini di due
mondi opposti. Ad interagire con De Biase i suoi amici popolani tra gag e scene
deliziose.
Una
coppia che funziona, il rozzo che diviene personaggio principesco pur di
impossessarsi del cuore della bella ragazza dal sangue blu, preoccupata del poco
appeal che ha nei confronti del suo popolo.
Eppure
il suo fiancheggiatore primario è sicuramente Anastasio(De Sica), l’elegante
ciambellano di corte che si scontra con i modi “plebei” degli ospiti del regno.
Un inganno bello e buono, ma Antonio saprà far uscire la parte dolce che lo
rende diverso dal tamarro che fa soltanto gaffe. Per fare ciò, dovrà sottoporsi
ad alcune
lezioni di bon ton.
La
dialettica espositiva di Siani e la sua efficace lingua napoletana stretta,
sono il suo cavallo di battaglia; invece De Sica si trova a suo agio nei
monologhi poetici e negli spezzoni di parti musicali cantate, essendo un amante
dei musical. Destino vuole che viceversa, sarà proprio Anastasio a dover
apprendere i modi del popolo, per poter stare insieme a Jessica, la fioraia,
cugina napoletana arrivata a corte.
Siani
convince con le battute a raffica (alcune evitabili), quelle immediate e si
prende la scena per abbattere quel muro ‘senz’anima’ di quel mondo fatto di
lusso.
“Che brutta parola è
"diversi", perchè diversi
significa non amarsi.. E' l'amore che ci
rende uguali”, è uno dei pensieri finali del nostro “principe abusivo”, il
quale sottolinea l’ipocrisia degli altolocati, opposta all’umiltà di chi ha
poco o niente.
Uno
spettacolo atteso e gradito, accolto con grande affetto dal pubblico sannita,
che ha potuto rivedere il ‘re dei cinepanettoni’ tornare a teatro.
Una scenografia
spettacolare ed un cast di tutto rispetto composto da Elena Cucci nel ruolo
della principessa, Luis Molteni nel ruolo del Re, Stefania De Francesco è la
verace cugina di Antonio, Jessica Quagliarulo e ancora Ciro Salatino cioè il
principino Gherez, Antonio Fiorillo e Lello Musella, i simpatici Sasone e
Lelluccio, gli inseparabili amici di
Antonio, senza dimenticare Deborah
Esposito, Marta Giuliano, Claudia Miele, Gianni Parisi, Giovanni Quaranta,
Alessio Schiavo, Mario Uzzi.
Le
musiche sono state affidate al maestro Umberto Scipione, scenografia Roberto
Crea, coreografie Marcello Sacchetta, costumi Eleonora Rella, il disegno luci
di Ciro Ascione.
(foto di Alfonso Maria Salsano per Anni 60 produzioni)