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11/05/18

IL PROGETTO - "NutriArte", in S. Angelo a Sasso, con tele di frutta e verdura, per educare i più piccoli alla Dieta Mediterranea

L'iniziativa dell'Associazione "Donne alla Difesa della Dieta Mediterranea", diretta dalla dott.ssa Pina Pedà

BENEVENTO - L’associazione Donne alla Difesa della Dieta Mediterranea ha appena portato a termine il progetto pilota “NutriArte” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Sant’Angelo a Sasso e la calorosa ospitalità del dirigente Michele Ruscello, di tutto il personale docenti ed in particolare dell’insegnante Mariuccia Cremone.
Il progetto, diretto dalla Dott.ssa Pina Pedà (nella foto), Presidente 3dm, nasce dall’analisi dello stile di vita quotidiano di tutti noi ed in particolare dei ragazzi, ricco di attività e di impegni, che è spesso la causa di abitudini alimentari sbagliate, aggravate dalla sedentarietà dei bambini sempre presi dal cellulare, i videogames, sport estremi e il nostro intento è senz’altro quello di ritornare allo stile di vita di una volta attraverso una vera e propria rieducazione che parte dalla tavola e arriva ai giochi all’aperto, i lego, le costruzioni, la lettura di favole, le passeggiate in bicicletta, gli sport sani ed equilibrati, ponderati in base alle
caratteristiche degli atleti. “Se i nostri ragazzi non sanno nutrirsi è perché una volta i pasti ricchi si cucinavano solo nelle festività, oggi c’è abbondanza in tavola tutti i giorni. La tavola fa più vittime di una calamità e per il 2030 le statistiche prevedono che saremo tutti obesi. Allora ci chiediamo : perché non combattere contro le statistiche e le previsioni agendo prima che sia troppo tardi? Perché non fare un salto nel passato per proiettarci verso un futuro più roseo?”, questo il pensiero della dott.ssa Pedà, che insieme ad un gruppo di socie, ha ideato “NutriArte”, un progetto dedicato ai più piccoli, per poter trasmettere loro elementi base di educazione alimentare attraverso la realizzazione di tele con l’utilizzo di frutta e verdura di
stagione, accostando frammenti vegetali e naturali, per poter diffondere la cultura del mangiar sano, insegnando loro a riconoscere il cibo e le proprietà nutrizionali degli alimenti, soprattutto quelli verso i quali i bambini nutrono più diffidenza o avversione.
Durante il primo incontro, tenutosi l’8maggio, è stato presentato il progetto ai bambini, che lo hanno subito accolto con grande entusiasmo, realizzando praticamente poi le tele durante il secondo e il terzo incontro, il 9 e il 10 maggio.
La dott.ssa Pina Pedà e la nutrizionista Miriam Mandato hanno spiegato ai bambini i principi fondamentali della Dieta Mediterranea, sottolineando l’importanza e il valore nutrizionale degli alimenti che poi sono stati utilizzati per la rappresentazione artistica, mentre l’architetto Angela Vasaturo ha presentato un excursus sulla rappresentazione del cibo nell’arte dall’asarotosoikos del IIsec.a.C. alla pop art di Andy Warhol, passando per la natura morta del XVII sec., successivamente l’avvocato Giusy Landi e il chimico Ida Duro hanno argomentato sullo sviluppo sostenibile, mediante il riuso ed il riciclo creativo dei rifiuti ed infine l’artista Maria Patrizia Cocchiarella ha illustrato e trasmesso la propria meravigliosa passione per questa splendida forma creativa ai piccoli grandi artisti, col supporto della psicologa Valentina Ricci, che ha aiutato i bambini a gestire le dinamiche di gruppo createsi durante la produzione artistica e li ha accompagnati in un percorso sensoriale per avvicinarli alla cultura degli alimenti impiegati  per creare la tela.
Si ringrazia Ivana Tresca per aver immortalato l’attività, con la sua preziosa riproduzione fotografica del progetto e “Gelati Baronia” per aver sponsorizzato l’evento con la distribuzione di gelati alla frutta, che avverrà nei prossimi giorni per allietare i piccoli allievi, in segno di gratitudine per aver risposto con grande entusiasmo all’offerta formativa proposta e per aver iniziato già a cambiare le proprie abitudini alimentari, riferendo alle insegnati di aver assunto il latte a colazione e aver mangiato frutta  e verdura che prima rifiutavano, grazie al riavvicinamento a tali alimenti dopo averci giocato.
E’ questo il vero successo del progetto, il riscontro di anche solo due o tre dei 100 bambini delle classi quarte coinvolti, che avranno imparato a mangiare sano e la prevenzione volta a tutela della loro salute è partita proprio dai banchi di scuola, come ci auspichiamo avverrà presto anche in altri istituti.