di Maria Ricca
SAN GIORGIO A CREMANO - Festeggiare idealmente
Massimo Troisi, nel giorno in cui avrebbe compiuto 66 anni, se un destino infelice
non l’avesse strappato al mondo del cinema e della cultura, è ancora più bello,
quando a farlo sono le giovani generazioni, che lo hanno conosciuto solo
attraverso le sue performances più intense e divertenti in Tv e al cinema o le testimonianze dirette di chi lo conobbe,
come fratello e come amico.
Vicinissimo ancora
a tutti e davvero “Massimo...nel cuore”, è stato l’artista Troisi, nella manifestazione così intitolata e promossa, il
19 febbraio, presso la Fonderia Righetti
di San Giorgio a Cremano. E vicinissimi a lui, come certo avrebbe desiderato il
celebre artista scomparso, che amava i giovani talenti, sono stati gli allievi del Liceo Statale “Urbani”,
diretto dalla preside Mariarosaria De Luca.
I ragazzi
hanno scelto tre brani musicali significativi per celebrare, nel corso della
manifestazione, l’uomo e l’artista.
Passando dalla
poesia struggente di “Killing me softly”, all’ironica (e liberatoria!) rappresentazione della
rabbia di vivere di “Io so’ pazzo!” dell’amico storico di Troisi, Pino Daniele,
fino a “Back to black”, che valse al
gruppo, con il nome di “Raising Time”, la vittoria al “Cremano Talent”, i
giovani interpreti hanno conquistato la platea della Fonderia Righetti,
emergendo fra gli altri artisti che hanno reso omaggio a Massimo Troisi.
A guidare il
gruppo, formatosi nell’ambito del progetto “Erasmus +”, gemellaggio
fra scuole delle nazioni dell’Unione Europea, di cui il Liceo “Urbani” è
capofila, sono stati i professori Mariarosaria Morra, referente del percorso didattico europeo, e Mario Ascione, docente e musicista. In scena Alessandro Monaco (fra i primi violini della “Scarlatti
junior”), Arianna Moffa, Eleonora Pocch,
Marco Gioiello, Simona Fascia, Stefania Acampa, Vincenzo Borriello, Mario
De Vito (riprese e montaggio video), ed il vocalist esterno Francesco
Petricciuoli,
Applausi infine per loro e per tutti. E la
promessa, con Luigi Troisi, fratello dell’attore scomparso e presidente dell’associazione “A casa di Massimo”, promotrice dell'iniziativa patrocinata dal Comune, di ritrovarsi ancora nel nome dell’arte vera,
che rende immortali.