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19/06/20

L'EVENTO - Premio Strega al Teatro Romano. E la Cultura torna a respirare

di Emilio Spiniello

BENEVENTO - Tornano gli eventi culturali nel maestoso Teatro Romano di Benevento. Pubblico con mascherine  e quasi tutti distanziati per assistere alla presentazione dei sei autori finalisti della 74esima edizione del Premio Strega. La tappa beneventana è stata condotta dal noto giornalista Gigi Marzullo, il quale ha dialogando faccia a faccia con gli autori, dedicando loro interviste della durata di tre minuti circa.
Il volto della notte di Rai1 ha cosi esordito: “L’Italia è il nostro Belpaese ricco di storia, monumenti e cultura. La vostra presenza è la testimonianza che la cultura deve essere dentro di noi, motivo conduttore della nostra esistenza. Stasera conosceremo percorsi professionali ed umani, dando la giusta centralità ai libri, che rappresentano momenti di vita degli autori”.
A seguire il doveroso intervento di saluto del sindaco Mastella: “Sospesa la normalità, ritornano  i gesti del quotidiano: un inizio ed un ritorno pacato a quello che facevamo sempre con prudenza”. 
Dopo aver fatto una panoramica sulle questioni cittadine, ha nuovamente esortato la famiglia Alberti e la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci a far traslocare la finalissima del maggior premio letterario italiano nel capoluogo sannita. 
Sul palco,  dapprima Jonathan Bazzi con il volume “Febbre” (Fandango Libri)  sulla storia autobiografica di un sieropositivo; è toccato poi a Gianrico Carofiglio in “La misura del tempo” (Einaudi editore) incentrato sul tempo che passa velocemente e sul peso delle abitudini e delle regole; Gian Arturo Ferrari con “Ragazzo italiano“(Giangiacomo Feltrinelli Editore) attraversa le durezze da prima Rivoluzione industriale della provincia lombarda, il tramonto della civiltà rurale emiliana, l’esplosione di vita della Milano socialdemocratica; Daniele Mencarelli in “Tutto chiede salvezza” (Libri Mondadori) con un’intensa storia di sofferenza e speranza; Valeria Parrella in “Almarina” (Einaudi editore) punta sul legame tra due donne nel carcere minorile di Nisida. Ha chiuso Sandro Veronesi con “Il colibrì” (La Nave di Teseo), dove si racconta una storia di umanissimo dolore e degli affanni del protagonista per mantenere immobile la sua vita.
Sono intervenuti sul palco, nel corso dell’evento, Giuseppe D'Avino, presidente di Strega Alberti;  Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci e la docente, saggista e scrittrice Isabella Pedicini, una delle promotrici del progetto "Stregonerie - Premio Strega tutto l'anno".
Il tour si concluderà giovedì 2 luglio, quando i finalisti si contenderanno la vittoria finale al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma.