di Maria Ricca
Così i "Napulèra", vocalist Rita Liguori, chitarra e tastiere Luciano Ferrante (nella foto), in sodalizio nell'arte e nella vita, rinnovano nel tempo la magia dell'incontro col pubblico, in giro per l'Italia, nella loro Campania, ma non solo, ed in Calabria, terra d'adozione per molti partenopei che vivono qui le proprie estati, sin da ragazzi.
Come avete scoperto la passione per la musica?
"Grazie alla produzione di Pino Daniele e alla "classica napoletana", è nata questa nostra voglia "pazza" di suonare e di cantare."
Quali sono stati i vostri primi passi nel mondo della musica?
"Il cammino è iniziato nell'adolescenza, suonando nelle "band", di locale in locale ."
Quando avete deciso di voler fare della musica un mestiere?
"In verità non l'abbiamo deciso noi! E' diventato un lavoro nella nostra più totale inconsapevolezza, semplicemente noi facciamo musica solo per la passione e l'amore che mettiamo nell’interpretazione."
Quali sono i vostri punti di riferimento musicali?
"La musica jazz e la musica classica napoletana".
Perché il nome "Napulèra"?
"Il nome "Napulèra" è nato appunto dopo la morte di Pino Daniele, prendendo spunto dal brano "Napulè " e naturalmente ripensando alle canzoni classiche napoletane."
Avete un repertorio molto vasto e coinvolgente, tra antico e moderno. Come scegliete la scaletta della serata?
"Nasce tutto al momento, dipende dal pubblico che abbiamo..."
Un aneddoto particolare, a proposito della vostra esperienza?
"Un aneddoto particolare, beh, ne abbiamo tanti! Ci siamo ritrovati a suonare sul palco dove poche ore prima aveva cantato Sting! E poi, grazie ad un passante che si trovò per caso ad ascoltarci in un locale all'aperto, arrivò la proposta di rappresentare la Campania all'Expo' di Milano"
Qual è la canzone che più vi rispecchia?
"Non c'e una canzone in particolare, ma una che la gente ama ascoltare da noi è "Tammuriata nera"
Che ne pensate dei Talent Show?
"Non abbiamo mai partecipato a selezioni e talent, forse perché non crediamo molto in questi programmi..."
Siete aperti a collaborazioni con altri artisti?
"Sì, prima del covid abbiamo fatto da apripista a serate di vari comici di Made in Sud e abbiamo collaborato con Gino Rivieccio, Alan de Luca, ecc."
Durante il lockdown avete continuato a tenere il contatto con il pubblico anche sui social. Che ricordo avete di quel periodo?
"Durante il lockdown abbiamo cercato di tener compagnia al pubblico dai social con le dirette e varie registrazioni. È stata un'esperienza molto particolare e bella, ma speriamo che questa pandemia resti solo un brutto ricordo..."
Vi farebbe piacere un'esperienza musicale all'estero?
"Ci farebbe piacere tanto suonare all'estero. Intanto Luciano già è partecipe di varie collaborazioni con Radio Montecarlo e Papa Musique"
Progetti futuri?
"Progetti futuri...ce ne sono!! Per ora abbiamo iniziato a suonare poi vedremo. Non escludiamo nulla..."