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06/08/21

PROSA - "Brividi d'Estate": Rosalba Di Girolamo e le donne forti e dolenti di Garçia Marquez, con sax di Giulio Martino

 


di Maria Ricca

NAPOLI - Donne intense e forti, consapevoli, ma rassegnate, insieme, ad un destino più forte di loro al quale si piegano, certo, conservando ironia e forza di carattere.

Sono le protagoniste di “Il cuore ha più stanze di un bordello”, in scena dai testi di Gabriel Garçia Marquez, per “Brividi d’Estate”, all’Orto Botanico di Napoli, rassegna promossa da “Il Pozzo e il Pendolo”. Protagoniste vive più che mai, fra tormenti, speranze, illusioni, nell’interpretazione di Rosalba Di Girolamo, accompagnata dagli interventi al sax di Giulio Martino.

 Pochi elementi sullo sfondo, una porta socchiusa, luci soffuse rosso arancio, l’atmosfera del patio di una calda dimora sudamericana. L’interprete, vestito immacolato e rosa rossa  fra i capelli, evoca con voce sapientemente modulata, ad una ad una, perché emergano,   le forti personalità che popolano le pagine dello scrittore.

E c’è così la vicenda delicata e surreale della prostituta Maria e del suo presagio di morte incipiente, vissuto con la leggerezza di chi si prepara ad un appuntamento galante, e deve risolvere ogni contrattempo, prima di abbandonarsi  all’inevitabile, dalla scelta della sistemazione e della lapide, previo incontro con l’impresario delle pompe funebri, alla devozione imposta all’adorato cagnolino, addestrato a piangere sulla sua futura sepoltura. L’amante storico, protagonista con lei di stanchi, periodici incontri,  prudentemente l’abbandona, prima di subire l’effetto delle sue manie, e lascia spazio ad un incontro inaspettato, casuale, con un giovane misterioso, che la condurrà fino alla porta di casa e alla fine tanto attesa.

Più dolente la vicenda della giovane di colore, che fino all’ultimo  rispetta le volontà del suo uomo, amato con una passione straordinaria e travolgente in gioventù, il quale, alle soglie della vecchiaia, decide consapevolmente di togliersi la vita. Una lettera infinita per raccontare le ragioni di una scelta solo apparentente inspiegabile all’amico medico, ma più di tutto le parole della donna, che ha saputo stargli accanto, senza giudicare e senza interferire, con un senso della fatalità e dell’arrendersi agli eventi  del destino, che tutto giustifica e assolve.

Intensa e studiata, con l’attenzione certosina alle sfumature, l’interpretazione di Rosalba Di Girolamo, accompagnata dal sax di Giulio Martino, che ha trasformato in musica, come si legge nelle note di regia di Annamaria Russo,  le suggestioni letterarie di Gabo, "moltiplicando le atmosfere e le emozioni delle parole, fuse insieme in maniera perfetta”.

Stasera e domani, 7 agosto, la rassegna chiude con "Vipera" di Maurizio De Giovanni: info@ilpozzoeilpendolo.it