NAPOLI - Opera affascinante e di
grande suggestione si conferma il “Rugantino”, approdato in questi giorni all’Augusteo
ed in scena fino a domenica prossima 10 aprile, con l’eccezione di venerdì 8. Vincente
la scelta di riproporre in chiave tradizionale il musical di Garinei e
Giovannini, che restituisce intatta l’atmosfera delle prime messinscene della
vicenda del giovane sfrontato che, al momento clou, sa affrontare da “omo vero” l’ingiusta sorte che gli spetta.
Michele La Ginestra è per la
terza volta il credibile interprete di un classico che compie 60 anni questo
2022, raccogliendo il testimone dei grandi, ed offrendo leggerezza al suo
personaggio, che si trasforma nel corso dell’opera, da sbruffone ad uomo d’onore,
mentre Serena Autieri, "Rosetta" attesissima nella sua città, si conferma ormai
artisticamente e pienamente matura in questa versione, dopo quella del 2018,
che la vide in scena con Enrico Montesano.
Si nota perfettamente come
entrambi gli attori sappiano dare in questa versione maggiori sfumature a
personaggi di cui storia e battute sono talmente note da poter inevitabilmente
risultare scontate. E invece, grazie alla personalità prorompente dei due protagonisti,
nuova linfa pare essere immessa nella vicenda e nuova freschezza.
Convincente ed innovativo anche
il "Mastro Titta" , che sa innamorarsi e deve cedere al destino di boia, ma che se
potesse farebbe diversamente, perché ben comprende l’animo e la sincerità di Rugantino,
solo apparentemente spavaldo, in realtà profondamente vero e coraggioso. Sempre
frizzante l’ "Eusebia" di Edy Angelillo, ormai veterana anche lei in quel ruolo,
che si mostra tenerissima e dal cuore grande.
Tutti gli attori si muovono
vestiti in costumi originali, sulle perfette scene di Giulio Coltellacci. La regia originale che fu di Pietro Garinei si è avvalsa della supervisione
artistica di Massimo Romeo Piparo.
La platea, naturalmente, si è
profondamente emozionata nei momenti topici e soprattutto nell’esecuzione delle
canzoni più note, su tutte “Roma, nun fa la stupida stasera…”, che i presenti
hanno accompagnato in maniera nemmeno tanto sussurrata, nel coinvolgimento
generale. Ed è quindi un successo, che mantiene inalterata la sua freschezza,
senza avvertire il peso degli anni che sono tanti, imperdibile per gli
appassionati e coinvolgente per le giovani generazioni.