di Maria Ricca
L'EVENTO - Impossibile immaginare ormai
altro luogo, se non il maniero “stregato” di Castel S. Elmo, per accogliere a Napoli
(è questo il terzo anno per la “location”) “Dignità Autonome di Prostituzione” di Luciano Melchionna.
Lassù, dove tutto sembra “affatato” e possibile, non solo toccare con un dito
dall’alto ogni punto della città partenopea, ma anche vivere completamente e
senza inibizioni le proprie emozioni, in uno slancio liberatorio, che è il
miracolo per accogliere la meravigliosa follia artistica dell’allestimento.
In
prima fila ogni sera (fino al 14 luglio) sempre lui, il regista ed autore Melchionna, seduto sul suo trono di “Papi”, a dirigere le sorti della casa
chiusa del Teatro, immaginata come format nel 2007, insieme all’attrice ed
autrice Betta Cianchini, e mai più abbandonata. Dalla tarda serata all’una di
notte, così, quasi in pellegrinaggio annuale (si è in tanti ormai a non voler
rinunciare all’appuntamento, divenuto un imperdibile “must”!), sfilano su per i
tornanti che portano alla piazza d’armi gli appassionati delle “pillole” di
piacere, i mini monologhi teatrali degli attori e delle attrici, che “vendono”
la propria arte nelle stanze del castello per i pochi finti dollarini,
distribuiti con il biglietto d’ingresso e divenuti anch’essi gadget dell’evento.
Quest’anno il tema dello
spettacolo, presentato da Teatro
Bellini di Napoli ed Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, in collaborazione con la Direzione
regionale Musei Campania e Castel Sant’Elmo - Museo del Novecento a Napoli, è dedicato “agli
ultimi – sottolinea Melchionna - a chi non può difendersi, a chi non c’è più, a
chi non sa a chi chiedere aiuto, a chi si perde e perde gli affetti più cari
fino a smarrire ogni riferimento su questa Terra.” Diviso sostanzialmente in
tre parti, (introduzione, monologhi recitativi a scelta degli spettatori, fra i
molti proposti, chiusura e gran festa finale) lo spettacolo alterna, come
sempre, momenti di grande intensità emotiva, irresistibili scambi di battute
fra attori ed astanti, sperimentazioni teatrali ed esperienze sensoriali, con il
ritrovarsi disordinato e festoso nella piazza centrale, ove a farla da padrone
è ogni volta un gruppo musicale diverso, che interagisce con il pubblico e con
gli interpreti stessi, offrendo virtuosismi spesso inaspettati, sempre
coinvolgenti. I moltissimi spettatori, complice la scelta delle musiche e delle
canzoni, note o reinterpretate in modo tale che non perdano però il
fulcro della loro essenza, si lasciano volutamente
coinvolgere in un’atmosfera profondamente catartica e liberatoria, tra esagerazioni
sceniche, verbali e gestuali, allusive certo, ma mai e poi mai volgari. E si conclude sempre
ballando sulle note di “New York New York”, formando il “Gran Cerchio di Papi”, tutti insieme attori e spettatori, ad agitare appassionatamente
mani e corpi. Poi il “maniero” chiude, non prima, però, che i protagonisti
salutino il proprio pubblico e si concedano ogni anno di più ad abbracci e a
selfie.
Star dell'edizione odierna e richiestissima performer è senz’altro Priscilla (l’attore
di teatro e volto televisivo Mariano Gallo, nella foto), “drag queen” promossa a
conduttrice, nel ruolo che fu di “Lia”, la quale, nello spazio relativo alle interpretazioni
personali, dà vita ad un applauditissimo monologo sulle discriminazioni di
genere, "Diversamente diverso", richiamando seriamente il pubblico all’importanza del Teatro e
alla sua necessità culturale. Infine, la sua versione molto scenografica, sguardo ieratico e costume nero ad ali spiegate, della "mistica" "Take me to Church", di Hozier.
Si distinguono, poi, nel cast di validissimi attori, fra cui la stessa co-autrice del format Betta Cianchini, anche la giovane e coinvolgente danzatrice Maria
Avolio e l’irresistibile Veronica D’Elia (in TV nel ruolo di “Nelide”, la
domestica arguta e dai modi spicci del “Commissario Ricciardi”), interprete di
un monologo difficilissimo e coinvolgente tratto da Giovanni Papini sulla
scuola italiana, attuale come fosse stato scritto oggi. Applauditissimi sempre anche i talentuosi Raffaella Anzalone, Antonio
Barberio (Dr. Nautilus), Carlo Caracciolo, Federica Carruba Toscano, Riccardo Ciccarelli, Vincenzo Colursi (Luk),
Cinzia Cordella, Marika De Chiara, Giampiero de Concilio, Valentina De
Giovanni, Renato De Simone, Dario Di Pietro, Annarita Ferraro, Alessandro
Freschi (Frè), Martina Galletta, Luciano
Giugliano, Gabriele Guerra, Her, Vincenzo Leto, Antonio Prestieri (Maldestro),
Claudio Marino (Klark Kent), Gianluca Merolli, Raffaele Milite, Antonella
Monetti (Dolores Melodia), Francesca Morgante, Pierfrancesco Scannavino, Irene
Scarpato, Simona Seraponte, Toto Traversa (Spaghetti Casanova), Gianluca Vesce,
Annarita Vitolo.