di Maria Ricca |
L'assessore Milena Masone e i corsisti |
L'EVENTO - Aiutare le donne a crescere personalmente, come individui socialmente inseriti, nell’ottica di conquistare autonomia e responsabilità, vuol dire ugualmente combattere autoritarismi e violenze da parte di chi, nell’universo maschile, non accetta il percorso di crescita personale e professionale di chi ha accanto.
E’ per questo che a Pietrelcina, accanto alle altre iniziative per ricordare la Giornata dedicata all’eliminazione della violenza sulle donne, si è voluto promuovere, presso il Centro Polifunzionale "Grazio Forgione" un corso di formazione pratica, rivolto a chi non ha esperienza nel settore, per imparare l’arte della Pizza.
Un titolo brioso, legato ai proverbi della tradizione, “Femmene e pizze hann ess massizz”, è stato scelto per caratterizzare simpaticamente il corso, promosso dal Comune, sotto l'egida del Sindaco Salvatore Mazzone e dell' Assessore comunale alle Pari Opportunità dott.ssa Milena Masone, in sinergia con il Centro Polifunzionale stesso e con la Presidente Maria Pilla (nella foto in basso).
L'iniziativa è stata seguita nei suoi particolari dall’Associazione no profit ASD (Scuola di Pizzaioli Sanniti), guidata dall'abile Maestro Rossano Rosella e dalla moglie, sig.ra Rosaria Romano, perfetta organizzatrice (nella foto in basso).
Ad introdurre i lavori è stata la professoressa Virginia Lanzotti, Docente del Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli, che ha illustrato la storia della pizza, confermando l’importanza degli ingredienti, che devono essere di qualità, in particolare il pomodoro e l’olio, rigorosamente extravergine, con la necessità di realizzare una preparazione e una cottura, secondo dei metodi validati, soprattutto in funzione della prevenzione dei tumori.
La prof.ssa Virginia Lanzotti , Facoltà di Agraria |
Al momento di sfornare le prime pizze, buonissime, grande è stato il piacere di gustarle insieme, scambiandosi i prodotti del proprio impegno, ed offrendoli anche a chi, di passaggio, come alcune persone di origine Rom, ha chiesto di assaggiare i saporitissimi tranci, realizzati con amore dalle corsiste, e ha regalato un'esibizione musicale con le proprie melodie slave, ricevendo offerte generose. Insomma, la conferma, una volta di più, della possibilità di creare scambi sinergici e proficui fra culture, nel segno anche dell'attenzione all'altro e dell'accoglienza, come è nel messaggio cristiano più profondo. Un'esperienza che sicuramente potrà essere ripetuta, per offrire ancora una volta alla comunità innovativi contributi alla formazione di giovani e adulti, con uno sguardo sempre fisso alla tradizione del territorio.