PARLIAMO DI...


19/03/25

BENEVENTO, 21 marzo - Antonella Fusco e la sua "Trasparenza dello sguardo" per la 'Giornata Mondiale della Poesia'


di Maria Ricca

L'INTERVISTA - Il 21 marzo è la "Giornata Mondiale della Poesia". E l'Area Archeologica del Teatro Romano accoglierà alle 16,30 le emozioni e le  riflessioni di Antonella Fusco, poetessa e docente di Lettere presso il Liceo Statale "G. Guacci", autrice di "Trasparenza dello sguardo" (Kinetès Edizioni). Introdurrà l’incontro la giornalista Lella Preziosi, dialogheranno con l'autrice Marisinda Cirnelli, docente di Lettere presso il Liceo Statale "G. Guacci" e Ferdinando Creta, già direttore dell'Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento. Le letture saranno a cura di Mariarosaria Preziosi, regista del Gruppo Teatro "Casa di Giuseppe" di Benevento, mentre l'intermezzo musicale sarà affidato a Luigi Abate, docente di violino al Liceo Statale "G. Guacci". 

Ne parliamo con l'Autrice Antonella Fusco

 - Quanto si distacca questa nuova raccolta di poesie dalla tua produzione precedente e dunque quale significato particolare attribuisci alla "Trasparenza dello sguardo" nel contesto del tuo libro?

"La nuova raccolta di poesie rappresenta una evoluzione delle produzioni precedenti. Do forma letteraria alla mia ricerca sullo sguardo. Sguardo come un sentire sentimenti luminosi e come espressione di questa luminosità. Ecco la trasparenza dello sguardo."

- Parli di un "sentire interiorizzato" che si compie "nel momento in cui si dischiude alla profondità dell’esistenza". Quali emozioni e riflessioni ti hanno portato a scrivere queste poesie?

"Questo sguardo sullo sguardo è tensione d'anima, è meraviglia aperta alla vita. Una vita che va oltre, per cogliere una bellezza che non si vede, ma si sente. Un inno alla vita, luce che non si spegne mai."

- La prefazione del professor Felice Casucci, professore ordinario di diritto privato comparato presso l'Università degli Studi del Sannio e assessore alla semplificazione amministrativa e al turismo della Regione Campania, descrive il tuo stile come una "dissezione simbolica delle passioni più segrete". Quanto pensi che la poesia possa essere un mezzo per esplorare l’interiorità e comunicare emozioni intime?

"Sono grata al prof. Felice Casucci che ne ha curato la prefazione. La poesia lirica per me è tale quando sussurra, con garbo, una intimità sobria. Che diventa carezza d'anima."

- Il libro contiene anche due opere dell’artista Mario Lanzione, che realizzano visivamente l’essenza delle parole di te autrice. Il quadro in copertina è “La soglia dell’infinito” (1985). Come nasce questa collaborazione tra parole e immagini, e in che modo le sue opere visive contribuiscono a dar vita al tuo messaggio poetico?

"Le arti, nei loro diversi linguaggi, sono testimonianza di un sentire comune. Luogo della rivelazione dell'io più autentico. L'astrattismo dell'artista Mario Lanzione, nelle sue linee, nei suoi colori, nelle sue sfumature, nei suoi materiali, portano in me contemplazione attiva."

- "La soglia dell'infinito" è un concetto che si riflette nel quadro di copertina e nei tuoi versi. Cosa rappresenta per te questa "soglia" e come si collega alla visione che hai dell'esistenza e della poesia?

"La soglia è per me l'ingresso dell'anima, è luogo d'incontro che diviene infinito. La visione che ho della esistenza e della poesia la illustro con la poesia "Forza dell'amore": Due sguardi/ si incontrano/ sorriso/ e silenzio/ dialogano./ Ci scopriamo/ due esseri/ consonanti/ sulla soglia/ dell'infinito."

- La "Giornata Mondiale della Poesia" è l'occasione perfetta per presentare il tuo libro. Come vedi il ruolo della poesia oggi, in un mondo che sembra sempre più dominato da tecnologie e comunicazioni rapide?

"Oggi più che mai la poesia è uno strumento delicatamente forte. Ha un cuore che palpita: sa gioire e commuoversi."

- C'è una connessione tra la tua professione di docente di Lettere e la tua scrittura poetica? Come ti aiuta il tuo lavoro a riflettere sulla lingua e sulla letteratura nella tua produzione creativa?

"Sì c'è armonia tra l'insegnamento e la mia scrittura poetica. I giovani, nei quali credo, sono fonte di meraviglia e riflessione. Riflessione anche verso l'uso della parola. Sono per la parola semplice ed essenziale, perché nella essenzialità è l'autenticità."

- Quali sono i tuoi progetti futuri, sia come poetessa che come docente? C’è qualche nuovo libro o progetto artistico in cantiere?

"Amo ciò che faccio: insegnare e scrivere poesie. Mi lascio guidare dalla voce del cuore."